7 posti in Italia lontani dal caos e nella natura selvaggia dove andare questa estate

Ci sono 7 posti in Italia lontani dal caos e nella natura selvaggia dove fare una bella avventura, un trekking emozionante,
Non serve avere la preparazione di Reinhold Messner per fare una vacanza un po’ avventurosa in mezzo alla natura, muovere il nostro fisico come non facciamo durante il resto dell’anno e sentirsi un po’ esploratori. 
Lo possono fare tutti (e sappiamo bene quali sono i benefici di un viaggio), a patto di scegliere le mete giuste e gli itinerari più adatti. 

7 posti in Italia lontani dal caos e nella natura selvaggia

Per scegliere le mete più adatte a una bella vacanza in Italia che ci faccia tornare un po’ bambini e un po’, appunto avventurieri,  abbiamo pensato a 4 criteri principali: natura, movimento,  esplorazione, emozioni.
Il tutto in posti con poca densità di esseri umani, cosa non facilissima da ottenere in Italia.
Dopo una ricerca, abbiamo selezionato 7 luoghi che rispondono a queste caratteristiche.
Prima o poi nella vita vale la pena raggiungerle tutte.

1.Fiume Tirino, Abruzzo

Il fiume più limpido d’Europa sta in Abruzzo, è lungo 25 km e se lo percorri in canoa probabilmente non te lo dimenticherai mai più. Il Tirino è una perla nascosta di’Italia che si snoda fra le province di Pescara e L’Aquila. Ha la peculiarità di una natura carsica e di tre sorgenti incontaminate e risorgive, che mantengono l’acqua sempre pulita (oltre alla mancanza di traffico e inquinamento nei dintorni).

Una vacanza qui, unita ad altre nei parchi selvaggi della regione, è un toccasana per il corpo e lo spirito. Lungo il corso del Tirino si possono fare escursioni a piedi e in mountain bike adatte a famiglie con bambini, si può fare un giro al Centro Visita del Lupo, e soprattutto si può navigare sulle acque trasparenti insieme alle guide ambientali (si parte da Capestrano), tuffarsi per una nuotata, bere direttamente l’acqua di fiume e lasciarsi trasportare dalla corrente in assoluto silenzio: chi l’ha fatto racconta che è un’esperienza incredibile.

2. Via Postumia, Nord Italia

Tracciata da un gruppo di appassionati trekker (ne abbiamo parlato in un articolo di approfondimento), la Via Postumia è considerata la parte italiana del Cammino di Santiago.  Parte da Aquileia e attraversando tutto il Nord Italia fino a Genova e si collega al celebre Camino  proseguendo fino al tratto frontaliero con la Francia che poi continua in Provenza e aggancia la via maestra a Roncisvalle.

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È un percorso lungo (poco meno di mille km) e molto variegato, che tocca città d’arte (Treviso-Vicenza-Verona-Mantova-Genova e altre) e borghi storici di cui è disseminato il tracciato. E si percorrono foreste e pianure finora rimaste fuori dai cammini classici e proprio per questo pressoché intonse.
Un’avventura non necessariamente estrema ma per chi ha grande curiosità e un vero spirito da esploratore.

3. Sentiero Selvaggio Blu, Sardegna

Il Sentiero Selvaggio Blu è uno dei più spettacolari percorsi escursionistici in Italia: si snoda per quasi 50km nel Supramonte sardo, lungo il golfo di Orosei. È stato aperto negli anni ’80 da due alpinisti innamorati dei luoghi selvaggi e non è proprio per tutti: prevede alcuni tratti in arrampicata e calate in corda doppia e non ha veri e propri punti d’appoggio se non quelli garantiti dai servizi di alcune organizzazioni locali.

Sentiero Selvaggio Blu

Per questo un viaggio da queste parti è una vera avventura outdoor dove incontrare poca gente e dove vivere esperienze emozionanti , come ammirare alcune delle più belle spiagge del Mediterraneo (Cala Luna, Cala Sisine o Cala Goloritzé) e attraversare territori fatti di falesie, grotte, macchia mediterranea e passaggi difficili.
Ne abbiamo parlato più diffusamente qui: il percorso è organizzato in 7 tappe, come suggerisce la  più importante guida al Sentiero Selvaggio Blu: La mappa di Selvaggio Blu, di Mario Verin e Giulia Castelli ma per escursionisti esperti nulla vieta di concatenare tra loro alcune tappe.

4. Alpe Aria Trail, Friuli Venezia Giulia

Ok, non è tutto in Italia perché si snoda tra Austria, Slovenia e Friuli Venezia Giulia. E, ok, forse non sarà l’itinerario più solitario dell’estate ma quest’anno c’è un motivo grande come una casa per fare un giro sul sentiero dell’Alpe Adria: le ultime imperdibili celebrazioni della Prima Guerra Mondiale.

Panorami piu belli Alpe Adria Trail

Lo abbiamo raccontato in vari articoli: si tratta di uno dei trail più lunghi d’Europa (750 km circa dal Großglockner, la montagna più alta d’Austria, alla spiaggia di Muggia sul Mar Adriatico). Ma è anche uno dei più facili, adatto a tutti, con tratti pensati per non andare oltre le 6 ore di cammino (sono 43 tappe da max 20 km l’una), dislivelli contenuti e frequenti punti di ristoro e pernottamento.
Ogni tappa può anche essere un’esperienza naturalistica completa in un vero e proprio giardino dell’Eden, con l’incontro di luoghi magici e perle paesaggistiche in cui godere della natura con ogni senso, dai ghiacciai delle montagne austriache ai laghi, ai boschi e ai fiumi della Slovenia fino ad arrivare alla varietà del Friuli, fra i monti e il mare.

5. Parco delle Alpi Marittime, Piemonte

Foreste vergini, natura potente e il lupo che è tornato a popolare queste terre, come abbiamo raccontato in un articolo.
Il Parco delle Alpi Marittime in provincia di Cuneo si unisce al Parco del Mercantour oltre il confine francese in un unico grande spazio selvaggio dove camminare lontani da tutto.

Trekking Lupo Alpi Marittime Mercantour

Si parte da Entracque dove c’è anche il Centro Faunistico Uomini e Lupi, e si percorrono 10 tappe del cosiddetto Trekking del Lupo, fra laghi, bivacchi, cascate, camosci. Ne parla la guida Il Trekking del Lupo per Grandi e Piccini di Franco Voglino e Annalisa Porporato, con carte dettagliate, descrizione del percorso e indirizzi per il pernottamento è in vendita a 13,50 euro.
Un motivo in più per andarci adesso: l’Italia ha candidato le Alpi Marittime del Mediterraneo a entrare nel Patrimonio Unesco nel 2019. Questo, oltre a confermare l’eccezionalità del luogo, significa che dovesse farcela, il Parco potrebbe diventare molto, ma molto più frequentato e non è detto che sarà ancora possibile girarlo senza incontrare troppa gente.

6. Magna Via Francigena, Sicilia

Come la Via Postumia, anche qui ci si è messo di mezzo un gruppo di appassionati che ha ricostruito le antiche tratte dei pellegrini in Sicilia e ha tracciato un percorso davvero fuori dal comune e dalle solite vie battute nella regione. Ne abbiamo parlato in un articolo di approfondimento: in sostanza, alcuni pellegrini che partivano da Canterbury e arrivavano a Roma, proseguivano verso Gerusalemme passando da qui, ma in realtà questo è un sistema di sentieri antichissimo, già utilizzato da Greci, Romani, Bizantini, Arabi e Normanni.

La Magna Via Francigena in Sicilia

Il network di strade della Magna Via Francigena ha il sentiero principale fra Palermo e Agrigento (160 km), ma tantissime diramazioni che portano il reticolato di stradine a oltre 900 km fra montagne (Madonie e Nebrodi), mare (Mazara del Vallo, Marsala, Siracusa). Natura, tradizioni, accoglienza mediterranea e buon cibo sono le caratteristiche di questi cammini ancora poco conosciuti e per questo ancora molto da scoprire.

7. Alta Via dei Parchi, Emilia Romagna e Toscana

L’Appennino è ricco di mistero, suggestioni e luoghi remoti. C’è un cammino di 500 km che va da Berceto (Parma) alla rupe della Verna (Forlì Cesena) per chiudersi poi all’eremo del Monte Carpegna (Rimini): è l’Alta Via dei Parchi.

Alta Via dei Parchi trekking Appennino Emilia Romagna Toscana Marche

Il percorso tocca due regioni in 27 tappe (ne parliamo più diffusamente qui) e si inoltra nelle foreste casentinesi tra circhi glaciali, laghi e praterie d’alta quota, foreste e torrenti, rupi vulcaniche e falesie di gesso. Sono 8 i parchi della Via, di cui due nazionali (Appennino Tosco-Emiliano e Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna), nel cuore dell’Appennino più selvatico.
I più in forma possono continuare sui Monti Liguri grazie al Passo della Cisa, o sulla Via Francigena a Berceto (qui trovi tutti gli articoli sulla Via Francigena) o anche la Via Romea Peregrinorum al Passo di Serra.
C’è una guida dettagliata che segnala luoghi di ristori, bivacchi, mezzi di trasporto e tutte le tappe nel dettaglio

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