Altro che favole: gnomi e fate negli X-Files della Forestale

Probabilmente avete smesso da un pezzo di credere a gnomi, folletti, elfi e compagnia, ma a quanto pare non sono solo i bambini a prendere sul serio l’argomento. L’agenzia di notizie Adnkronos ha scoperto che gli uomini del Corpo Forestale dello Stato custodiscono un fascicolo catalogato come “Gnomi e fate dei boschi”, dove confluiscono informazioni sui presunti avvistamenti di spiritelli e altre creature fantastiche.

Non è un pesce d’aprile ritardato: la cartellina verde, intestata al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, esiste da 15 anni e raccoglie segnalazioni e fotografie provenienti da un’area specifica, l’Appennino tosco-romagnolo, zona ricca di leggende e antiche tradizioni. Gli X-Files riguardano soprattutto due comuni: San Piero in Bagno e Bagno di Romagna. Si tratta comunque di segnalazioni datate, che non hanno avuto seguito negli ultimi anni e non comportano indagini – solo materiale documentario.

Adnkronos ha anche sbirciato nel fascicolo riportando un paio di casi che non mancheranno di far sorridere i più scettici. Ad esempio un verbale, datato 2 agosto 2001, registra l’avvistamento di “un essere alto circa 25 centimetri” da parte di un uomo, tale Pierluigi Ricci, nel Parco dell’Armina. Con tanto di identikit dello gnomo: sembianze umane, barba bianca, casacca azzurra, pantaloni marroni, stivali di pelo beige, e cappello rosso – se da piccoli avete seguito la serie televisiva David Gnomo, la descrizione vi sembrerà familiare.

Sorpresa tra le sorprese, spunta anche una foto di un altro essere mitologico. È stata scattata di notte, nell’Appennino forlivese, da un testimone giudicato attendibile (G.F., banchiere di Cesena): è un’immagine sfocata che ritrae quella che sembra una figura china sulla neve con le orecchie a punta (le orecchie si intuiscono appena, a onore del vero). È in archivio con la dicitura “elfo”, ma c’è chi giura che si tratti dello spirito senza pace di un ragazzino morto anni prima.

La vicenda, indubbiamente curiosa, sta godendo di un grande tam-tam sui media. Il fatto che sia saltata fuori proprio ora, però, non è del tutto casuale: sta infatti per uscire una pubblicazione di Stefano Cazora, capo dell’ufficio stampa del Corpo Forestale dello Stato, intitolato Luoghi della meraviglia, che racconta gli itinerari del fantastico nascosti in Italia.

E proprio la zona degli Appennini è una delle più famose per le storie che riguardano fate, streghe e altre creature da libri di favole. Nel Parco dell’Armina le leggende sugli gnomi hanno dato vita a un business fantasioso capace di attirare ogni anno numerosi turisti, desiderosi di respirare il mistero che circonda il Sentiero degli Gnomi e il Bosco di Gnomo Mentino.

Credits immagine: Richard Doyle (via Flickt/sofi01)

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