Brooks Levitate, la prova delle scarpe da corsa che aumentano la spinta

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Le Levitate sono la prima scarpa Brooks di una nuova serie dedicata al genere neutral con la promessa di un notevole ritorno di energia. Le abbiamo provate e abbiamo trovato pregi e difetti.
Ecco cosa ne pensiamo.

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La nostra prova delle Brooks Levitate

Le avevamo aperte scoprendo un packaging davvero intrigante.

Poi abbiamo provato la Levitate per oltre 3 mesi, tra asfalto, tratti di sterrato e sessioni di tapis roulant, percorrendo una media di 25-30 km a settimana. La premessa è che si tratta di una nuova scarpa nel panorama dei modelli Brooks, che segue la tendenza del boost lanciata da Adidas (qui le nostre prove delle Adidas Boost), con una serie di innovazioni interessanti sia nella tomaia (in fit knit) che nell’intersuola (con una nuova schiuma ) e nel design del battistrada.

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Comfort e sicurezza

Brooks propone le Levitate come scarpe in grado di adattarsi a tutti e ideali per i lunghi chilometraggi. Non sono leggerissime (317 grami) e hanno una tomaia knit senza cuciture, davvero traspirante, che le rende molto adatte alla corsa in estate (qui puoi imparare i trucchi giusti per riuscire a correre con il caldo). Il piede è ben avvolto, l’avampiede molto libero e chi è un runner neutral può sentire una sensazione di sicurezza, mentre chi ha bisogno di più struttura può sentire la mancanza di stabilità.

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La suola ha un nuovo layout a freccia, per favorire i cambi di direzione, che in effetti scorrono veloci e fluidi. Qualche problema si avverte sul bagnato: la linearità del disegno penalizza il grip in queste situazioni.
Le levitate sono scarpe soprattutto da strada: lo sterrato non è il loro ambiente naturale, l’approccio neutral tende a farti sentire tute le asperità del terreno sconnesso.

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Versatilità e ammortizzazione

Rispetto alle Ghost 10 che abbiamo già recensito, le Levitate hanno una intersuola di nuova concezione (DNA AMP), costituita da una schiuma in poliuretano di cellule dalla maggior densità e peso, avvolta in un materiale termoplastico che evita la dispersione dell’energia e la spinge anzi verso l’alto. Brooks ha lavorato 7 anni con Basf per realizzarle provandole su centinaia di runner per riuscire a restituire l’energia di spinta: la casa calcola che correndo con queste scarpe si ottenga il 72% di energia in più rispetto a quella ottenuta dalla tradizionale tecnologia DNA.

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In strada, percepiamo il dinamismo della calzatura e un ritorno di energia, la rullata è veloce, favorita dalla nuova intersuola e dal drop di 8 mm, anche se la spinta non ci sembra così pronunciata come immaginavamo.
Da pronatore, sento la mancanza di sostegno strutturale che mi offriva ad esempio l’approccio cushion delle Glycerin, di cui la Levitate vuole essere la ‘gemella’. Questo può essere dovuto anche al tallone, che trovo troppo stretto.

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In conclusione

Le Brooks Levitate sono scarpe per molti ma non per tutti come possono essere le Ghost 10 o le Adrenaline GTS17 (per noi le migliori in fatto di versatilità).  Hanno i pregi di buon comfort e di una buona spinta e sono adatte a chi corre prevalentemente sull’asfalto.
Sono veloci, adatte ai runner neutral (qui spieghiamo cosa sono le scarpe neutral) che si allenano su lunghe distanze, ma non sono quella scarpa tuttofare e strutturata che offre sostegno extra di cui hanno bisogno diversi runner. Per capire quali sono le scarpe più adatte a te, ecco i nostri consigli sugli errori da non commettere quando le devi scegliere.

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Il prezzo

Le Brooks Levitate hanno prezzo ufficiale di 170 euro.
Ma qui le abbiamo trovate anche a 30-40 euro in meno.

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