Le 8 montagne: ecco perché il libro di Paolo Cognetti è davvero da leggere, anche dopo il film

Le otto montagne, il libro di Paolo Cognetti, è diventato un film di successo al cinema, grazie all’interpretazione di Luca Marinelli, Alessandro Borghi e Filippo Timi e a una regia sobria e antispettacolare di Felix Van Groenivgen e Charlotte Vandermeersch.

Le otto montagne: ecco perché il libro di Paolo Cognetti è davvero da leggere, anche dopo il film

Anche se hai visto il film prima di leggerlo, vale la pena recuperare il volume, e non solo se ami la lettura, la montagna, le storie classiche, le contraddizioni del rapporto fra uomo e natura. Il titolo è tornato in alto nelle classifiche dei bestseller letterari . Ecco cosa c’è da sapere.

Chi è Paolo Cognetti

Paolo Cognetti vive in montagna, in Val D’Aosta, ma è nato nel 1978 a Milano e prima di scrivere si è occupato di cinema con la sua società di produzione video (Cameracar), specializzandosi in documentari di tipo sociale. Alcuni dei titoli dei suoi video: Vietato scappare, Isbam, Box, La notte del leone, Rumore di fondo. Sempre il cinema lo ha ispirato nella scrittura dei libri: ha iniziato dopo aver visto L’attimo fuggente e dopo aver trovato la sua strada stilistica, ha pubblicato il primo libro nel 2004 (Manuale per ragazze di successo), seguito da Una cosa piccola che sta per esplodere (2007). Nel 2010 arriva New York è una finestra senza tende, nel 2013 Il ragazzo selvaggio (un diario dei suoi eremitaggi in montagna) e nel 2014 Tutte le mie preghiere guardano verso ovest.

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Le otto montagne, il libro

La trama di Le 8 montagne ruota attorno alla figura di Pietro, un ragazzo che cerca la sua strada nel mondo. Passa le estati in una valle un po’ nascosta della Val D’Aosta, lontana dai luoghi più mondani; qui frequenta Bruno, l’unico ragazzo del paesino, e vive piccole grandi avventure fra boschi, torrenti e nelle case disabitate della valle.le-8-montagne-film
Nel frattempo segue il padre, uomo ricco di contraddizioni, in escursioni in montagna che creano in lui sentimenti contrastanti. Anni dopo la morte del papà e dopo la gioventù passata in città, Pietro torna in montagna e ritrova Bruno e le pareti rocciose, che lentamente diventano parte della sua vita e lo spingono in profondità dentro se stesso. Il loro rapporto cambia, si evolve, fino all’amaro epilogo finale. 

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Non solo sulla montagna

Le otto montagne è stato un caso letterario: alla Buchmesse di Francoforte ha suscitato un tale interesse da essere venduto in 30 paesi ancora prima di uscire in Italia. La narrazione ampia di Cognetti fa di questo romanzo di formazione in mezzo alla natura una storia universale, che riporta alla mente altri libri in grado di andare oltre l’ambiente in cui sono calati, ad esempio Nelle terre Estreme di Jon Krakauer, Il richiamo della Foresta di Jack London, Una passeggiata nei boschi, di Bill Bryson. Attenzione: siamo nel campo del romanzo puro, niente a che vedere con i libri dedicati solo alla montagna come ad esempio Non ti farò aspettare (di Nives Meroi) o Nanga, fra rispetto e pazienza (di Simone Moro).
L’edizione con copertina rigida costa 16 euro.

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