Ritorna la silvoterapia, ovvero curarsi con gli alberi

Curarsi con gli alberi: potrebbe sembrare un rimedio recente e alla moda, ma camminare attraverso i boschi per temprare corpo e spirito è in realtà una medicina antichissima. I primi resoconti della silvoterapia – definita come il metodo olistico di cura e prevenzione delle malattie attraverso il contatto con gli alberi – risalgono ai tempi dei romani (per esempio, il medico Galeno intorno al 150 d. C. consigliava ai suoi pazienti di trascorrere più tempo nelle foreste di alloro, mentre Paolino suggeriva ai malati di epilessia di dormire sotto la chioma di tigli in fiore). Tuttavia è stato necessario attendere fino al 1927 perché la silvoterapia venisse riconosciuta ufficialmente come metodo di cura scientifico.

Silvoterapia attiva e passiva
Esistono due tipi di selvoterapia: quella attiva e quella passiva. La prima è destinata alle persone sane e consiste nel camminare, correre o praticare sport nel boschi per placare lo stress e la fatica accumulati. La seconda, una vera e propria cura, viene dispensata invece ai pazienti che soffrono di diversi disturbi, da quelli psichici a quelli respiratori e circolatori. Ai malati vengono prescritte passeggiate nel verde a 3-5 chilometri orari seguiti da un’ora di sosta sotto specifiche piante. Anche toccare la corteccia degli alberi abbracciandoli può contribuire a rendere più efficace la terapia.

Ioni negativi, effetti positivi
Ma come fa un bosco a curarci? Prima di tutto attraverso gli ioni. L’aria della foresta si caratterizza infatti per la grande presenza di ioni negativi di ossigeno, noti anche come “vitamine dell’aria” per il loro potere di stimolare i processi vitali, psichici ed emozionali. Per esempio alcune ricerche hanno dimostrato che un certo livello di ioni negativi può migliorare il sonno e il rilassamento, aumenta la capacità polmonare, normalizza l’equilibrio ormonale e migliora il processo di assimilazione delle vitamine B e C.

Sostanze fitocida
Le piante emanano poi – soprattutto in estate e autunno – una serie di sostanze fitocida, ovvero degli antibiotici naturali per proteggersi funghi e batteri. Questi elementi volatili sono benefici anche per il corpo umano: in particolare i fitocida prodotti dalle foglie del’albero di quercia producono distruggono il bacillo dissenterico, quelli emessi dalle conifere uccidono i bacilli della difterite e tubercolosi.

Foreste terapeutiche
Le“foreste terapeutiche”sono sempre più diffuse in alcuni paesi del mondo  (leggi In Corea ci si cura con le foreste). Si tratta di luoghi dove i pazienti possono ritrovare se stessi e godere dei benefici degli alberi soggiornando per alcuni giorni in rifugi di legno e praticano diverse attività. Dalla meditazione allo yoga (ecco come chi pratica yoga dimentica il dottore e le medicine), dal rilassamento alla tonificazione, in questi boschi-cliniche vengono organizzati programmi di cura per liberare dallo stress negativo le persone che alle medicine preferiscono la natura.

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