Strada del Vino dell’Alentejo, i consigli per camminare e degustare

Strada dei Vini Alentejo. Foto vinhodsoalentejo

Mai sentito parlare della Strada del Vino dell’Alentejo? A meno che non siate appassionati di turismo eno-gourmet forse no, ma la regione che occupa un terzo del Portogallo continentale è una meta di quelle ancora da esplorare, vera e genuina. Si possono fare trekking in mezzo a panorami rilassanti, immersi nella natura e nella cultura rurale, fra strade dolci, ospitalità sincera attività outdoor. E naturalmente degustando vini fra i più interessanti del momento.

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Strada del vino dell’Alentejo, una meta di culto

Se la famosa guida Lonely Planet ha inserito l’Alentejo fra le migliori destinazioni del 2017 ci sarà un motivo. Abbiamo visto come la Rota Vicentina offra due fra i cammini più belli d’Europa, uno lungo al costa (il Sentiero dei Pescatori) e uno all’interno (il Camino Historico). La zona più orientale della regione è area di produzione vinicola di eccellenza e di città fra le più belle e folcloristiche del Portogallo, da Èvora a Marvão, da Estremoz a Moura. I distretti del vino sono anche impegnati un un lavoro sulla sostenibilità dell’area, come spiega il video qui sotto.

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Che cos’è la Strada del Vino

La Rota dos Vinhos do Alentejo è una serie di percorsi che si trovano nella regione portoghese a est di Lisbona. Si estende da nord a sud, dalla Serra de Sao Mamede (ai confini con la Spagna), fino alla zona di Magros (nei pressi del Parque Natural do Vale do Guadiana).
È un’area rurale di grande tradizione vinicola in cui fare trekking che uniscono il piacere della natura con quello della tavola. Se qui un tempo si coltivava il grano, ora il paesaggio è costituito da pianure ondulate ricoperte di querce da sughero e, soprattutto, da vigneti che producono vini dalla qualità costantemente in crescita. Nel frattempo c’è anche l’occasione di visitare alcune delle città storiche più caratteristiche del Portogallo.

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Strada dei Vini Alentejo. Foto vinhodsoalentejo

Le aree del vino

La zona è divisa in 8 aree di Denominazione di Origine Controllata: Portalegre, Borba, Redondo, Reguengos, Vidigueira, Évora, Granja/Amareleja e Moura. Sono tre i circuiti principali che fanno parte della Rota do Vinhos. Il più settentrionale (Alto Alentejo) è situato nel distretto di Portalegre e va dalla splendida cittadina di Marvão a Estremoz. Il secondo, nell’Alentejo Central, prevede due percorsi che ruotano attorno alla città medievale di Èvora, il centro più importante della regione. Il terzo nel Baixo Alentejo, parte da Viana do Alentejo e risale fino a Moura scavallando il fiume Guadiana.

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I vini

Nel corso degli ultimi anni i rossi e bianchi dell’Alentejo stanno crescendo in qualità e stanno ottenendo riscontri notevoli in fatto di critica e diffusione. La peculiarità dei vini è data dal terreno piatto con pochi rilievi, quindi privo di barriere rispetto all’umidità proveniente dal mare. Ognuna delle tre aree ha caratteristiche del terreno proprie, che può essere di tipo granitico, scistoso, calcareo. Il che significa vini decisamente diversi fra loro. Tutta la zona ha un elemento in comune: il sole. Le ore di luce e caldo durante l’anno sono fra le più alte d’Europa, con la conseguenza di una produzione vinicola dai sapori unici. I bianchi sono fruttati e piuttosto aromatici (qui trovi tutte le etichette di vino bianco prodotte lungo la Rota), i rossi intensi e robusti (qui trovi tutte le etichette di rosso prodotte lungo la Rota). Non mancano buoni rosè, spumanti e vini biologici. E i vini nell’anfora, un prodotto unico in tutto il mondo (vedi il video sotto)

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Come assaggiarli: le cantine

La Rota dos Vinhos do Alentejo è disseminata di 68 adegas, o cantine. Dalle più antiche e tradizionali alle più moderne e architettonicamente sofisticate, il percorso lungo le aziende vinicole è naturalmente il modo migliore per degustare i vini e acquistare le bottiglie. Non c’è che l’imbarazzo della scelta a seconda delle suggestioni e dei gusti personali. Oltre alle degustazioni, in diverse strutture ci sin può sedere a mangiare, come ad esempio nella magnifica antica villa con giardino della Herdade dos Grous, dove tradizione e nuove tecnologie vinicole si uniscono per produrre rossi e bianchi di qualità, mentre attorno si possono fare attività outdoor come kayak, passeggiate, mountain bike. Un modo per farsi un’idea e selezionare le cantine da andare a visitare è passare dalla Sala di degustazione dell’associazione dei viticoltori, che si trova a Èvora in Praça Joaquim António de Aguiar 20-21. La Sala de Provas do Vinhos do Alentejo offre anche informazioni utili sulle caratteristiche del terroir, le uve, i vini, le strutture.

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Come muoversi: la guida

Al di là dei tour organizzati, i tre circuiti si possono percorrere a piedi da un capo all’altro facendo tappa nelle adegas e nelle struttura lungo al strada. Anche la bici è un mezzo consigliato, ideale per muoversi più velocemente se si ha poco tempo a disposizione, e per godere dei dolci pendii della strada (siamo d’accordo con Paolo Kesissoglu sul fatto che la bici ha a che fare con la libertà e la felicità). Da Marvão a Moura sono circa 175 chilometri, da percorrere su strade asfaltate e su sentieri segnalati. L’alternativa è spostarsi di area in area con i mezzi pubblici (autobus) o in auto e tenere un centro cittadino come base per poi raggiungere le zone delle adegas di volta in volta.
Una buona fonte di informazioni è il sito ufficiale della Rota dos Vinhos do Alentejo, che fornisce dritte e indirizzi delle strutture con tanto di descrizioni e schede dei vini.

In alternativa alcune guide cartacee riportano indicazioni, come Portogallo, della Lonely Planet.

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Strada dei Vini Alentejo. Foto vinhodsoalentejo

 

Dove dormire

La scelta degli alloggi è variegata ma le strutture rurali non sono così tante da reggere l’impatto del turismo di massa (è proprio questo in realtà il bello dell’Alentejo). Non mancano alcuni campeggi (come l’Alqueva, lungo il fiume Guadiana) né (pochi) hotel classici, ma la soluzione migliore per soggiornare nella regione dei vini è costituita dalle Casas Brancas, una rete di tipiche case di campagna associate che offre ospitalità genuinamente portoghese. Si vive a contatto con le famiglie alentejane e si può cenare con loro.
Alcune cantine offrono anche ospitalità e se ne avete la possibilità vale la pena provare l’esperienza: in genere si tratta di grandi case in mezzo a ettari e ettari di campagna, con fattoria, corsi d’acqua, sale per la degustazione e ristorante. Come ad esempio la struttura Herdade do Sobroso (1600 ettari tra il Guadiana e la Serra do Mendro) e la Herdade do Vau, bellissima location moderna a 15 minuti da Beja, dove si produce un ottimo vino dal nome Riso. Più facile trovare posto in camere, B&B, hotel e case private in centri maggiori come Èvora, Portalegre, Vidigueira, Estremoz, Moura.

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Strada dei Vini Alentejo. Foto vinhodsoalentejo

Come vestirsi

Il periodo migliore per percorrere a piedi la Rota dos Vinhos do Alentejo è quello che va da maggio a ottobre. In questa fase dell’anno il meteo è favorevole alle passeggiate perché il sole è una presenza costante grazie all’anticiclone delle Azzorre che blocca le perturbazioni atlantiche. Nel preparare lo zaino non dimenticare un cappellino, la crema solare, una borraccia sempre piena e comunque sia, una giacca impermeabile.

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I consigli sulle città più belle: Marvão

Un’immagine idilliaca, un’icona del Portogallo rurale. Marvão è un piccolo villaggio in cima a un’altura dentro il Parque Natural da Serra de Sao Mamede: casette bianche, fiori sui balconi, un’atmosfera sonnolenta e la campagna solcata dai filari di viti. Qualche chilometro più a sud c’è la cantina Tapada do Chaves (Rangoneiro – Apt. 170, Portalegre), che da un secolo produce alcuni fra i migliori vini alentejani, il cui segreto è il suolo ricco di granito: tanto che da culto per pochi ora è diventata una delle cantine più amate in tutto il mondo.

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Strada dei Vini Alentejo. Foto vinhodsoalentejo

Estremoz

Si trova sulla strada diretta fra Lisbona e Madrid, a 160 km dalla capitale portoghese. È una cittadina ‘appoggiata’ su una bassa collina (425 metri slm) e vive di viti, granito e marmo, che qui è bianco come quello di Carrara e conferisce le sue caratteristiche al sapore del vino. Le case bianche sono dominate dal Castello di Èvora Monte, e soggiornare qui dà la possibilità di degustare i vini nelle piccole enoteche come nelle cantine, come ad esempio nell’elegante Adega do Monte Branco (Apartado 21) o da Tiago Cabaço (Quinta da Berlica – Mártires – Apartado 123), uno dei più promettenti produttori della zona.

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Èvora

Centro più importante dell’Alentejo orientale, Évora è una delle città medievali più belle e meglio conservati del Portogallo. Al di là del centro storico con la cattedrale, i chiostri e il tempio romano di Diana che ne fanno un Patrimonio Unesco e una città museo, Évora è un luogo molto vivace culturalmente perché sede di una antichissima universitaria (1599). rimane uno dei posti migliori per esplorare la zona, con una interessante vita notturna e tanti locali in cui mangiare e degustare i vini locali. Nei dintorni si può visitare il sito del Menhir dos Almendres, che risale al periodo megalitico. La cantina Dona Dorinda (Quinta Nossa Senhora da Conceição – Estrada de Arraiolos) immersa in una ampia struttura del XVIII secolo e in 23 ettari di vigne, produce vini biologici, soprattutto Syrah.

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Strada dei Vini Alentejo. Foto vinhodsoalentejo

Vidigueira

Piccolo centro (6 mila abitanti) che deva la sua fama a Vasco de Gama (fu conte di Vidigueira), a qualche rovina romana e araba, è un luogo strategico per visitare la Rota dos Vinhos do Alentejo nelle aree meridionali. Fra una cantina e l’altra, immerse nel verde delle querce e degli ulivi, si possono visitare il castello moresco di Alvito (XV secolo). Herdade Grande (Apartado 64) è un’azienda familiare attiva da un secolo che produce bianchi e rossi di qualità in un ambiente ricco di storia e bellezze naturali.

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