Coronavirus Fase 3: dal 25 giugno ok a calcetto, basket, beach volley e ad altri sport di contatto

sport di contatto

Dal 25 giugno tornano gli sport di contatto all’aperto come il calcetto, il basket o il beach volley. Inizialmente, secondo le bozze di decreto pubblicate dal Corriere e da Repubblica, la data doveva essere quella di lunedì 15 giugno, ma un’accesa discussione durante il Consiglio dei Ministri di questa sera ha fatto slittare il tutto di dieci giorni. Secondo l’Adnkronos, la proposta di riprendere con gli sport di contatto da lunedì è stata avanzata da Vincenzo Spadafora (Ministro dello Sport), ma Roberto Speranza (Ministro della Salute) ha frenato bruscamente. Anche gli sportivi, dunque, si apprestano a fare un passo in più verso la normalità, considerando che la curva dei contagi sta rimanendo stabile (+379 casi nelle ultime 24 ore) nonostante le principali misure restrittive siano terminate da più di un mese. Il nuovo Dpcm, che verrà firmato a breve dal premier Giuseppe Conte, sarà valido da lunedì 15 giugno al 14 luglio.

Via libera agli sport di contatto dal 25 giugno

Da giovedì 25 giugno entrano in vigore delle novità importanti per gli sportivi. Nel nuovo Dpcm, infatti, ci dovrebbe essere l’ok per tutti gli sport all’aperto e/o di contatto: partitelle di calcetto, basket, beach volley e pallanuoto, incontri e allenamenti di box e arti marziali. Queste attività potranno svolgersi liberamente nelle singole regioni e nelle province autonome che, d’intesa coi Ministri della Salute e dello Sport, accerteranno la compatibilità di questo allentamento delle restrizioni con l’andamento della situazione epidemiologica nei rispettivi territori. Non è escluso, dunque, che non venga dato il via libera agli sport di contatto in Lombardia, dove ogni giorno viene registrata più della metà dei casi nazionali. Anche se, purtroppo, ormai da settimane i campetti da basket di ogni città della regione più colpita sono invasi da ragazzi che giocano assieme senza rispettare il distanziamento interpersonale.
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Approfondendo il discorso del beach volley, il nuovo Dpcm si riferisce chiaramente alle partitelle organizzate in campi pubblici sulle spiagge. Alcuni centri specializzati, infatti, hanno già riaperto questa settimana, dando il via libera solamente alle partite di 2 contro 2 con alcune rigide misure di sicurezza. È il caso del Beach Village di Scanzorosciate, in provincia di Bergamo (Piazza Unità d’Italia, Scanzorosciate BG). Il responsabile di questo centro sportivo, Mario Quintieri, ci ha raccontato brevemente com’è la situazione attuale:

“Siamo ripartiti questa settimana perché siamo un centro affiliato alla Federazione, la quale ci ha dato l’ok per i corsi in 2 contro 2. I limiti di gioco sono due: non andare a muro contro l’attaccante e non fare ricezione in zona di conflitto. Dal 3 contro 3 in su è ancora vietato allenarsi e fare partite. Come altre norme di sicurezza abbiamo: misurazione della temperatura all’ingresso, igienizzazione dei palloni ogni cambio turno e sanificazione degli spogliatoi. Negli spogliatoi non possono accedere più di 4 persone alla volta, e ai clienti facciamo firmare un’autocertificazione. Inoltre c’è l’obbligo di tenere la mascherina in ogni zona del centro, tranne ovviamente quando si gioca. Con il 2 contro 2 in un campo 8×8 è semplice mantenere le distanze

Riaprono anche le terme e i centri benessere. Niente viaggi fuori dall’Europa fino a fine giugno

Nel nuovo Dpcm è stata confermata la riapertura delle aree gioco per bambini nei parchi e nelle ville, dove potranno accedere anche genitori, nonni o accompagnatori pur nel rispetto del distanziamento interpersonale. Da lunedì, inoltre, riapriranno i centri termali, i centri benessere, i centri scommesse, le sale giochi e i comprensori sciistici. Inoltre, fino almeno al 30 giugno, gli italiani non potranno uscire dall’Europa (zona Schengen) per motivi di turismo. Via libera, invece, ai viaggi in Unione Europa, Gran Bretagna e Irlanda del nord, Andorra, Principato di Monaco, San Marino e Città del Vaticano; da martedì 16 ci si potrà recare anche in Serbia, Bosnia ed Erzegovina, Kosovo, Montenegro e Macedonia del Nord.
(Foto: Tim / Pexels)

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