Cosa fare quando si hanno le mani gelate e la sindrome di Raynaud

Cosa fare quando si hanno le mani ghiacciate

Le mani gelate sono un classico dell’inverno. Quando si pratica sport all’aperto o anche quando si resta a lungo inattivi, è abbastanza frequente soffrire di freddo alle mani. Finché le mani sono fredde ma mantengono la sensibilità non è il caso di preoccuparsi, ma può capitare che le mani diventino gelate fino al punto da perdere di sensibilità e avere difficoltà di movimento. Cosa fare in questi casi? Innanzitutto capire il vero motivo per cui le mani sono così fredde.

Cosa fare quando si hanno le mani gelate

Ci sono almeno 3 motivi per cui le mani diventano eccessivamente fredde in inverno, rendendo difficoltosi i movimenti delle dita e togliendo sensibilità ai polpastrelli.

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La vasocostrizione: poco sangue alle estremità

La vasocostrizione, quel fenomeno per cui il nostro organismo riduce l’afflusso di sangue alle arterie e vene superficiali per minimizzare la dispersione di calore, è un meccanismo innato del nostro corpo che serve come difesa per la sopravvivenza. È quindi abbastanza naturale che quando la temperatura è prossima allo zero, o quando si pratica sport all’aperto in inverno, le mani diventio ghiacciate: oltre al naturale fenomeno della vasocostrizione c’è anche il fatto che i muscoli impegnati nello sforzo richiamano sangue, riducendone l’afflusso alle zone periferiche.

Cosa fare per contrastare la vasocostrizione alle mani

Il primo errore da evitare è quello di indossare indumenti troppo stretti, in particolare i guanti (ma nel caso dei piedi anche calze e scarpe): questi infatti non fanno altro che ridurre l’apporto di sangue, aggravando il fenomeno della vasocostrizione.
Sempre a proposito di guanti, è bene sceglierne un paio che siano allo stesso tempo traspiranti, per non trattenere il vapore del sudore che ghiaccerebbe, e fatti con materiali che isolano dall’esterno mantenendo stabile il microclima interno. Per esempio questi modelli.
Ci sono poi altre cause che provocano la vasocostrizione periferica: per esempio il caffè e il fumo sono riconosciuti come vasocostrittori e quindi da evitare nelle condizioni di basse temperature.

La sindrome di Raynaud

La sindrome di Raynaud è una vera e propria patologia: è estremamente rara (colpisce circa il 5% della popolazione), è caratterizzata da fenomeni di vasospasmo, ovvero di ridotto apporto di sangue alle arterie, e può essere di tipo primario, la cui origine è quindi sconosciuta, o secondario, causata cioè da altre patologie. Durante gli attacchi la pelle diventa biancastra o bluastra per un breve periodo di tempo per poi cominciare a pulsare e intorpidirsi.

Cosa fare per la sindrome di Raynaud

In quanto fenomeno di origine patologico, la sindrome di Raynaud deve essere trattata a livello medico, spesso con la somministrazione di farmaci vasodilatatori.

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Calo di peso, perdita di capelli, unghie fragili sono tutti fenomeni esteriori che possono far pensare a ipotiroidismo o anemia: anche queste sono malattie vere e proprie che possono provocare mani fredde in modo fastidioso. In questi casi è solo il medico che può prescrivere una terapia farmacologica adatta.

Mani gelate, i rimedi

Se l’abbigliamento, in particolare i guanti, è importante così come è bene limitare caffè e fumo di sigaretta, ci sono poi alcuni pratici rimedi per prevenire o lenire le conseguenze delle mani gelate.

1. Le docce a contrasto caldo – freddo

Alternare acqua calda e fredda è il principio base di molti trattamenti idroterapici, e il motivo è che questo contrasto migliora la circolazione del sangue. Che sia una vera e propria doccia oppure solo le mani sotto un getto d’acqua, l’alternanza di caldo e freddo è senza dubbio utile per riattivare e migliorare la circolazione del sangue alle estremità.

2. Tenere in movimento le mani gelate

Spesso, con le mani molto fredde, si pensa che il rimedio sia tenerle al coperto, per esempio in tasca. Oppure soffiarvi dentro, sfruttando il calore dell’alito (e questo è un grave errore, perché così le mani si inumidiscono e il freddo percepito aumenta). In realtà, trattandosi di vasocostrizione, è vero esattamente il contrario: bisogna muovere le dita, per esempio aprendo e chiudendo il pugno, o comunque facendo lavorare le mani, in modo da richiamare sangue e riattivare la circolazione.mani-gelate-consigli

3. Mangiare a intervalli regolari

La digestione non fa altro che richiamare sangue agli organi preposti, riducendone l’afflusso alle estremità del corpo. In condizioni di freddo intenso e pungente e di attività all’aperto è meglio allora mangiare poco ma a intervalli regolari, per avere sempre calorie disponibili ed evitare sovraccarichi dell’apparato digerente che potrebbero ridurre l’afflusso di sangue alle mani e ai piedi.

4. Ingerire cibo e bevande vasodilatatori

Mangiare piccante è una buona soluzione contro il freddo: il peperoncino infatti contiene capsaicina che ha appunto un effetto vasodilatante. Allo stesso modo anche piccole quantità di alcol, non a stomaco vuoto, possono avere un effetto vasodilatatore, ma senza esagerare: l’alcol in eccesso infatti provocherebbe una eccessiva vasodilatazione con la conseguenza di dispersione di calore corporeo. Anche la liquirizia, che aumenta la pressione sanguigna, è un buon rimedio, in piccole dosi e salvo controindicazioni. Infine, ed è sempre valido, occorre ricordarsi di idratarsi e bere regolarmente: benché faccia freddo, il nostro corpo ha sempre e comunque bisogno di liquidi.
Credits: Pixabay e Yan Krukau – Pexels, Anastasiya Gepp – Pexels

 

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