I trekking più emozionanti delle Dolomiti

Trekking e percorsi di più giorni nelle Dolomiti trentine, veri e propri viaggi a piedi alla scoperta delle più belle montagne del mondo

Translagorai in Val di Fiemme

Il Lagorai è una catena montuosa che parte dal Passo Rolle e dal Colbricon, scende fino a Bellamonte e Predazzo lungo il Parco di Paneveggio, costeggia l'Avisio per una ventina di chilometri lungo tutta la Valle di Fiemme e la Val di Cembra, fino all'inizio della Valsugana. Stiamo parlando di una quarantina di chilometri di lunghezza e di una decina di larghezza (sull'altro versante ci sono il Vanoi e il Primiero) di natura selvaggia. Praticamente non c'è un rifugio (ma i sentieri sono segnati benissimo). Di qui passano gli orsi quando migrano a fine stagione e si può camminare zaino in spalla per ore senza incontrare anima viva. I locali che conoscono meglio la zona organizzano escursioni di più giorni, o scendendo a valle ogni sera o dormendo in tenda sotto le stelle.

Val-di-Fassa
Torre-di-Pisa-Latemar-Fiemme
Palaronda-Castrozza
Lagorai-Fiemme
Folgaria

I trekking più emozionanti delle Dolomiti sono tanta roba. Dovreste saperlo: il dizionario della lingua dell’outdoor definisce con la parola “trekking” un’escursione a piedi della durata di più giorni consecutivi. Qualcosa più della semplice “escursione”. Ecco, non è necessario percorrere il Cammino di Santiago o la Via Francigena per fare un vero trekking. Il solo Trentino conta una manciata di escursioni di più giorni, a spasso tra le vette delle Dolomiti, certamente impegnative ma alla portata di tutti e che tolgono il fiato soprattutto per la bellezza dei panorami, più che per i dislivelli.

I trekking più emozionanti delle Dolomiti

Un modo diverso, più intenso, di vivere la montagna e il contatto con la natura: vedere un tramonto in assoluto silenzio sotto le Torri del Vajolet non è come vederlo dal paese a Pozza di Fassa; svegliarsi alle sei del mattino e bere un caffè a piedi nudi nell’erba davanti a un rifugio con l’aria frizzante del mattino non dà le stesse sensazioni di una colazione in albergo, per quanto elegante; incontrare un camoscio o un’aquila mentre ci si siede su un masso a riposare a pochi metri dal Lago dell’Antermoia, a quasi 3000 metri, non è come incrociare uno scoiattolo in fondovalle.

 

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