Isola del Giglio e Giannutri, due autentici paradisi per il diving

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L’Isola del Giglio ha acquistato negli ultimi anni una popolarità determinata più dal triste fatto di cronaca legato al dramma della Costa Concordia, il cui ‘fantasma’ aleggia tutt’ora nelle acque di Giglio Porto nonostante lo scafo sia stato rimorchiato a Genova da ormai alcuni anni. Ma da sempre le acque dell’Isola del Giglio e Giannutri e i loro fondali sono una meta ambita e ricercata dai subacquei e dagli appassionati di diving. Un’isola quella del Giglio che ha un’antica storia che parte dall’Età del ferro per passare al periodo etrusco fino alla dominazione romana della quale sono evidenti le tracce con i resti di splendide ville che hanno visto anche il passaggio di un personaggio come Nerone.

Isola del Giglio e Giannutri, paradisi per il diving per acque, fondali e biodiversità

Il mare che circonda l’Isola del Giglio è ricco di punti di interesse per chi voglia immergersi e il diving è adatto a tutti i livelli, dai cosiddetti principianti fino ai piu’ esperti. Varietà di fondali, una moltitudine di pesci e l’ampia biodiversità che queste acque offrono a chi vuole provare l’emozione di tuffarsi e farsi abbracciare dalla bellezza di questi luoghi.

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Immersioni per tutti i gusti

Molti i punti di immersione intorno a tutta l’isola come la Secca della Strega con fondali da -40 m a -80 m; Cala del Lazzaretto (-2 a -18); la nave (-15 a -50); Punta Campana (Secca dei Subbielli, -7 a -30); Secca di Spartaco (-29 a -60); Secca della Mela (-28 a -40); Secca della Croce (-5 a -100); Punta Fenaio (-5 a -100). L’elenco è molto piu’ ampio e le strutture di diving presenti al Giglio offrono corsi per chi vuole avvicinarsi a questa disciplina, cosi’ come immersioni piu’ tecniche per sub esperti.

Isola del Giglio e Giannutri

Giannutri, un’isola affascinante e speciale

Un altro paradiso del diving è indubbiamente anche l’Isola di Giannutri, la più a sud di quelle dell’Arcipelago Toscano e che si trova a circa 8 miglia marine dal Giglio. Un’isola che ha conservato la sua natura selvaggia, grande appena 500 metri in larghezza e cinque chilometri di lunghezza e che in inverno è abitata solo da una ventina di persone.

Anche due relitti nelle acque di Giannutri

L’Isola è molto apprezzata dai subacquei che qui trovano fondali e pareti ricche di gorgonie, spugne, coralli e tunicati. Proprio per la ricchezza dei suoi fondali, le immersioni hanno subito delle limitazioni per la creazione di zone protette dove è vietata la navigazione, la pesca, la balneazione e di conseguenza le immersioni, che continuano in ogni caso ad essere possibili in altre parti antistanti l’isola e dove è possibile vedere due relitti, l’Anna Bianca posta a 40-50 metri di profondità e il Nasim, a 60 metri.

Un vero ‘paradiso’ in profondità

Tra i punti di immersione più interessanti nelle acque di Giannutri si possono citare la Secca di Punta Pennello, dove è richiesta una certa esperienza anche per la possibilità di forti correnti e dove è facile avvistare anche qualche branco di barracuda. Un’altra secca segnalata per i piu’ esperti è quella di Zi Costante, dove il fondale è costituito da pinnacoli e scogli, mentre il fondo sabbioso si estende tra i 75 e i 90 metri. Tra gorgonie gialle e rosse è possibile incontrare tonni, ricciole, dentici e pesci luna.

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