Le piste ciclabili di Milano: il Canale Villoresi


Oltre alle “bocche” ci sono altri curiosi congegni idraulici, come, per esempio, i “tomboni”, ovvero i condotti che consentono ai corsi d’acqua che seguono il naturale deflusso da nord a sud, lungo la debole pendenza della pianura, di sottopassare il canale senza confonderne le acque. Ne vedremo, vicino a Nerviano, nel caso dell’Olona, e a Paderno Dugnano nel caso del Seveso e in quelli minori del Bozzente e del Lura, corsi di scarsa portata che non hanno mai recato beneficio alle campagne.

L’acqua rallenta gradualmente la sua velocità stante la difficoltà del Villoresi di mantenere una debolissima pendenza in senso diverso dall’inclinazione naturale della pianura. Eugenio Villoresi (1810-1879) spese gran parte della sua vita attorno al progetto ed ebbe non pochi detrattori. Alla fine il canale portò il suo nome, ma non riuscì a vederne il compimento: si spense ancor prima dell’inizio dei lavori.

Fra Busto Garolfo e Parabiago, la ciclabile attraversa il Parco del Roccolo, un’area verde istituita nel 2007 su 1609 ettari di alta pianura, ricavata tra le frange edificate di questi e di altri comuni vicini. Si osservano un lembo superstite della pianura resa irrigua dal canale, i campi, le macchie di robinia, di ciliegio tardivo e di quercia rossa (specie introdotte dall’America nel corso degli ultimi due secoli), le siepi, i filari che corrono lungo i condotti secondari. Fra questi il “canale secondario” di Corbetta che si dirama alle “quattro bocche” di Busto Garolfo, un luogo evocativo delle funzioni irrigue e piacevole per il contorno di vegetazione e la piccola area di sosta. Il tratto di ciclabile all’interno del Parco assume anche il titolo di itinerario proprio (n. 2) che si aggiunge ad altri percorsi ciclo-campestri: il n. 1 del Roccolo, fra Busto Garolfo e Canegrate; il n. 3 fra Nerviano e Arluno, nell’area agricola più rilevante per la presenza di prati irrigui, di alcuni nuclei rurali e per la possibilità di accedere all’Oasi WWF del Bosco di Vanzago. Info: www.parcodelroccolo.it

Credits: Ediciclo

Andare in bicicletta sulle piste ciclabili dei dintorni di Milano: detta così non sembra un’avventura particolarmente affascinante. E invece il capoluogo lombardo ha numerosi percorsi per un turismo sostenibile, ecologico e attento alle realtà locali: per esempio il giro delle 30 cascine milanesi, o la ciclovia del canale Villoresi.

Le piste ciclabili di Milano: il Canale Villoresi

Il Canale Villoresi è una importante via d’acqua e canale d’irrigazione sviluppato nel corso del XIX secolo, che ha origine dal Ticino e corre per circa 60 km orizzontalmente da ovest a est nell’alta pianura di Milano per confluire poi nel naviglio Martesana e quindi nell’Adda.
Nella gallery sono descritti i tratti da Castano Primo a Monza e poi ancora fino a Groppello d’Adda, innestandosi nella ciclabile della Martesana.
Pubblichiamo questo itinerario grazie alla collaborazione con Ediciclo editore.
Il percorso è tratto dal libro Milano e i suoi parchi in bicicletta di Albano Marcarini

I 6 parchi di Milano in cui fare running e fitness

Se alcune zone milanesi possono essere affollate, in compenso in città c’è ampia scelta sui parchi in cui correre e allenarsi. Noi li abbiamo provati e ‘recensiti’:

Se vuoi, puoi cercare di fare kayak, canoa e canottaggio in città, trovando meno traffico.
O provare a uscire da Milano, sul Naviglio Martesana.
O ancora più fuori, nel Parco della Brughiera Briantea, o sulla bellissima ciclabile di Comabbio.

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