Mal di piedi dopo la corsa: le cause principali e i rimedi fai da te

Mal di piedi dopo la corsa

Avere mal di piedi dopo la corsa succede a tantissime persone, sia atleti allenati e abituati a correre che chi comincia da zero o corre anche solo pochi km a settimana. Il dolore ai piedi dopo la corsa può però avere diverse cause, alcune serie e gravi altre più banali e rassicuranti, e prima di tutto è importante capirne l’origine, per riuscire a stabilire i giusti rimedi. Essenzialmente sono 3 le cause del mal di piedi dopo la corsa:

  • Fascite plantare
  • Tallonite
  • Microfratture da stress

Mal di piedi dopo la corsa: le cause e i rimedi

Pur nella diversità, ciò che accomuna la fascite, la tallonite e le microfratture è il sovraccarico sul piede, che può portare a infiammazioni o microrotture ossee molto dolorose. Il problema però non è solo capire che il dolore è provocato da infiammazioni e microfratture da stress ma individuare che cosa provoca il carico eccessivo da cui scaturisce il dolore al piede: può essere una cattiva postura, un errato appoggio del piede, oppure molto spesso anche un eccesso di attività.

Mal di piedi dopo la corsa: la fascite plantare

La fascite plantare è la causa più comune di dolore ai piedi di chi corre. La fascite plantare altro non è che una infiammazione della fascia plantare, l’insieme di tessuti fibrosi che stanno sotto il piede, dal tallone alle dita. Non è da confondere con la tallonite perché il problema normalmente si localizza proprio sotto l’arco plantare, e normalmente i sintomi sono delle fitte dolorose percepite soprattutto in fase di spinta. Spesso il problema nasce da un paio di scarpe inadatte al proprio piede e al proprio modo di correre (qui come scegliere le scarpe da running più adatte a sé), ma talvolta può derivare dall’uso del tapis roulant o ancora da superfici di corsa troppo dure, come l’asfalto nel caso di scarsa preparazione. Altre cause della fascite plantare possono essere più strutturali, come ad esempio una muscolatura posteriore accorciata, in particolare nella zona del polpaccio e dei muscoli stabilizzatori delle caviglie, oppure il sovrappeso, tipicamente in chi comincia a correre per dimagrire.

Fare finta di niente sperando che passi non serve a nulla. Come per tutte le infiammazioni l’unica terapia è il riposo, insieme a ghiaccio e all’uso di applicazioni topiche esterne di antinfiammatori. Ma una volta che il dolore è passato rimane comunque da risolvere il problema alla radice della fascite plantare, che altrimenti si ripresenta anche abbastanza rapidamente.

Mal di piedi dopo la corsa: la tallonite

Anche la tallonite è una infiammazione dovuta a sovraccarico. In particolare il sovraccarico è dato dal tipico appoggio del piede che prevede la rullata tallone – punta, di cui abbiamo parlato qui. Per chi corre con questo tipo di appoggio del piede è necessario prevedere l’uso di calzature non solo ben ammortizzate ma anche protettive e contenitive, per dissipare l’impatto del piede con il terreno, che ha una componente verticale, in forze orizzontali che non diano un rinculo alle strutture ossee e tendinee del tallone. In questi casi, una volta passata l’infiammazione, sempre con riposo e terapia antinfiammatoria, sarebbe opportuno tentare di migliorare la propria tecnica di corsa, imparando ad appoggiare il piede in modo leggero, con una falcata più breve e più rapida, come spiegato qui.

Dolore sopra al piede durante e dopo la corsa

Se invece si accusa del dolore sopra al piede durante e dopo la corsa potrebbe essere una situazione di microfratture da stress a una o più ossa de metatarso. Il che è sicuramente più grave delle due situazioni di infiammazione da sovraccarico precedenti. le microfratture da stress sono causate nella stragrande maggioranza dei casi da attività eccessiva, e l’unica terapia che funziona è il riposo assoluto, evitando di stressare ulteriormente il piede con altra attività ad alto impatto. Normalmente in una decina di giorni i sintomi di dolore sopra al piede spariscono, ed è possibile riprendere con la corsa, meglio se in maniera blanda e progressiva.

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