Apertura piste da sci: dal 18 gennaio e solo in zona gialla

Apertura piste da sci: dal 18 gennaio e solo in zona gialla

Apertura piste da sci dal 18 gennaio e solo in zona gialla: è il succo della lettera inviata ieri dal presidente della Conferenza delle regioni, il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, al Governo nelle persone dei ministri Francesco Boccia, Ministro per gli Affari Regionali, e Roberto Speranza, Ministro della Salute. E così, dopo mesi di tira e molla, di protocolli e monitoraggi, salterebbe definitivamente la data fissata al 7 gennaio per l’avvio della stagione sciistica. E questa volta a frenare non sono la FISI (la Fed.It.Sport Invernali) e l’ANEF (la Ass.Naz.Esercenti Funiviari che mette insieme il 95% degli imprenditori italiani del settore) ma le regioni che dicono espressamente che “non ci sono le condizioni per un avvio in sicurezza. Restiamo in attesa di nuove linee guida“.

Sul tavolo dell’apertura piste da sci ci sono ovviamente i dati dei contagi, come scrive espressamente Bonaccini a nome delle Regioni: “Allo stato attuale, causa anche il recente andamento epidemiologico a livello internazionale che non ha agevolato l’assunzione delle necessarie decisioni, si ritiene non ricorrano le condizioni tali da consentire iniziative e azioni programmabili per permettere l’apertura degli impianti il giorno 7 gennaio“. Ma non solo, perché anche il protocollo stilato dalle Regioni e dagli esercenti è stato “rimandato” dal Comitato Tecnico Scientifico, che ha richiesto alcuni adeguamenti. Quindi si è ancora in attesa delle “necessarie linee guida, quale documento indispensabile per l’avvio della stagione invernale” e appare assai difficile che queste siano pronte per consentire il via alla stagione sciistica il 7 gennaio, la data stabilita a inizio novembre con l’istituzione delle zone rosse, arancioni e gialle. Motivo per cui la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome propone al Governo, tramite i ministri agli Affari regionali e alla Salute l’apertura piste da sci dal 18 gennaio e solo in zona gialla. La limitazione alla zona gialla peraltro è già stata fissata lo scorso 24 dicembre, con le indicazioni del CTS per le linee guida per la riapertura degli impianti sciistici.

Considerato che la stagione invernale rappresenta una importante filiera economica dei territori dell’arco alpino e di montagna, e al fine di permettere ai vari attori economici e non, di organizzarsi al meglio per garantire la massima sicurezza agli ospiti e ai lavoratori del comparto, si chiede che le linee guida siano validate dal Comitato Tecnico Scientifico entro il 7 gennaio, affinché possano essere adottate e allegate al prossimo Dpcm” conclude la missiva firmata da Bonaccini a nome delle Regioni e Province Autonome Italiane. Ciò che non è detto nella missiva è se, ed eventualmente come, ci si potrà spostare tra regioni per andare a sciare: se varranno le regole già stabilite per le zone rosse, arancioni e gialle (il che limiterebbe l’accesso alle piste da sci solo ai residenti in regione o eventualmente a quelli di altre regioni gialle, e non si capisce se limitrofe o anche distanti) o se ci sarà qualche forma di testing per consentire agli sciatori di regioni rosse o arancioni di raggiungere i comprensori sciistici in sicurezza.

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