Dpcm e zone rosse, serve l’autocertificazione per fare sport? Per ora no

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Nelle norme del nuovo Dpcm del 3 novembre si spiega se serve autocertificazione per fare sport nelle zone rosse? Risposta veloce: no, non serve. Almeno per ora. E naturalmente a meno che non ci stiamo muovendo in deroga ai divieti.
Le misure restrittive per gli spostamenti fanno differenza fra le attività che si possono fare a livello nazionale e quelle pi restrittive dedicate alle zone a più alto rischio.
Dopo l’attribuzione delle categorie di rischio alle regioni e provincie (zone gialle, arancioni, rosse), e misure anti Covid del nuovo Dpcm entreranno in vigore dal 6 novembre e dureranno fino al 3 dicembre, nella speranza di poter passare le feste Natalizie con una maggiore libertà.

Dpcm e zone rosse, serve autocertificazione per fare sport?

Sul sito del Ministero dell’Interno si trova il modulo di autocertificazione da esibire a giustificazione degli spostamenti sui territori regionale.
Ma sul testo del Dpcm non si leggono per ora indicazioni su autocertificazioni per chi fa sport, passeggiate o esce di casa a correre per una sesione di running.
Non è chiaro cosa devono fare i cittadini della Lombardia, dove vige l’obbligo di autocertificazione fino al 14 novembre, e per Campania e Lazio la Lombardia, dove c’è l’obbligo fino al 24 novembre.
Qui c’è da considerare che le ordinanze regionali sono prevalenti rispetto a quelle nazionali e dunque è lecito pensare che in queste regioni rimanga valido l’obbligo di autodichiarazione fino alle date stabilite.

Nuovo Dpcm 3 novembre, gli spostamenti

Fra 5 novembre e 3 dicembre sono vietati spostamenti in entrata e uscita dai territori ad alto rischio (zone arancioni e rosse).
Nelle Regioni classificate a grado 3 di rischio (arancioni) non si potrà quindi viaggiare se non per comprovate esigenze lavorative o per motivi di salute, mentre nelle aree a rischio più alto (rosse) sarà invece proibito qualsiasi spostamento (sia con mezzi di trasporto pubblici che privati) in una provincia o in un comune diversi da quello di residenza, domicilio o abitazione.
Ci sono alcune eccezioni, ovvero le comprovate esigenze lavorative, di studio, i motivi di salute e le situazioni di necessità.
Sono comunque consentiti gli spostamenti per andare a scuola per chi ha la possibilità di assistere a lezioni in presenza e è consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
>> LEGGI ANCHE: Mascherina obbligatoria per l’attività motoria all’aperto: che cosa significa

Nuovo Dpcm, lo sport nelle zone rosse

Le restrizioni per chi fa sport sono simili a quelle della primavera 2020: come spieghiamo in questo articolo approfondito, nell’articolo del Dpcm dedicato alle misure per le aree a massimo rischio si legge che “è consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie”. Inoltre è “consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto ed in forma individuale”.
Le passeggiate (“attività motoria”) quindi si potranno fare solamente vicino a casa propria, ma l’attività sportiva sarà consentita anche lontano da casa, purché da soli, all’aperto e senza uscire dal proprio comune di residenza.
Niente calcio e a basket al parco, sì invece la corsa e la bici e anche lo sci di fondo (in solitaria e senza l’ausilio di impianti). Sospese anche le attività nei centri sportivi all’aperto, finora risparmiati del Dpcm del 24 ottobre.
Una raccomandazione: è bene porre particolare attenzione a come ci comportiamo quando facciamo sport, per evitare i rischi: possiamo seguire i consigli del professor Fabrizio Pregliasco, virologo e sanitario dell’Irccs Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano.
A livello nazionale, le regole inerenti allo sport rimarranno invariate rispetto alla situazione attuale: sarà consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, “purché nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività salvo che non sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti”. In queste aree l’attività motoria (passeggiate) si potrà svolgere anche lontano da casa.
[photo Foto di skeeze da Pixabay]

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