Quando mangiare carne fa bene: le ossa sono più forti

Le diete senza carne rischiano di rendere le ossa fragili per carenza di proteine, ma questo non significa dover mangiare carne tropo spesso

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Ci sono casi, in cui mangiare carne fa bene: le ossa di chi segue un regime alimentare, o anche una dieta per dimagrire, che prevede la carne, rossa o bianca, sono più forti, mentre quelle dei vegani sono più fragili. Questione di proteine, sostiene uno studio inglese.
Chi segue le diete senza carne rischia di avere le ossa più fragili e di essere più a rischio di fratture ossee, in particolare i fianchi. Lo rivela la ricerca più ampia mai condotta su questo rischio, ad opera di un team della Oxford University. L’effetto di una dieta senza carne rossa (o bianca) può provocare una mancanza di calcio e proteine, ma ciò non vuol dire mettersi a mangiare carne in maniera eccessiva. Ogni dieta ha vantaggi e svantaggi, benefici e punti deboli. Cerchiamo di capirne di più.

Quando mangiare carne fa bene: ossa più forti

Diversi studi precedenti avevano dimostrato che i vegetariani hanno ossa più deboli rispetto a chi mangia carne, ma non era chiaro se questo avesse un effetto sul rischio di fratture.
La ricerca inglese, pubblicata su BMC Medicine, ha utilizzato dati di uno studio di lunga durata (EPIC-Oxford), originariamente istituito per verificare se la dieta influenza il rischio di cancro: sono state seguite circa 65.000 persone nel Regno Unito dal 1993 in poi, registrando anche la dieta tipica delle persone e monitorando la salute attraverso le cartelle cliniche.
Si è scoperto che nel 2010, i vegani avevano rotto un’anca con un tasso di oltre il doppio dei mangiatori di carne, mentre i vegetariani e i mangiatori di pesce avevano un aumento del rischio un po’ minore. Vegani, ma non vegetariani e pescetariani, avevano un rischio maggiore di rompere anche altre ossa.
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I carnivori incamerano più calcio e proteine

Complessivamente sembra che il livello di rischio per i vegani sia relativamente basso, pari a circa 20 ossa rotte in più ogni 1000 persone in 10 anni. Ma è probabile che il tasso di fratture sia più alto negli anziani, che si rompono i fianchi più spesso.
I mangiatori di carne dello studio consumavano più calcio e proteine. Due elementi essenziali per al salute delle ossa: se il calcio è un componente importante delle ossa, le proteine aiutano l’assorbimento del calcio attraverso il cibo. “È è abbastanza improbabile che i vegani assumano un apporto sufficiente di calcio solo dalla dieta”, afferma Tammy Tong della Oxford University.
Ma è anche possibile che le persone che seguono una dieta vegana oggi abbiano livelli di calcio più elevati rispetto a chi praticava era vegano 30 anni fa: “Negli anni ’90, c’era meno fortificazione del latte vegetale”, spiega Tong.
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Pro e contro delle diete

Seguire una dieta senza carne non è necessariamente un male, anzi. Uno studio sullo stesso gruppo di persone aveva già dimostrato che essere vegetariani significa un rischio di cancro inferiore di circa il 10% dopo 15 anni e un tasso di malattie cardiache inferiore di circa il 20%, o un tasso di colesterolo più basso. Ma anche, ad esempio, un rischio maggiore del 20% di contrarre malattie cardiache e ictus. Del resto il tema ‘carne rossa sì o no’ è dibattito da anni.
Insomma la questione è complessa e non ha molto senso sostenere un regime alimentare rispetto a un altro per i suoi effetti benefici. Proprio perché ogni dieta ha i suoi pro e contro.
[foto Foto di Ann1992 da Pixabay]

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