Registro delle biciclette di Milano contro i furti: come funziona

registro biciclette Milano

È notizia di qualche settimana fa che a Milano arriverà un registro antifurto delle biciclette che sarà collegato alle centrali di polizia, così da scoraggiare la ricettazione e facilitare il recupero dei mezzi a pedali rubati.
I proprietari dovranno registrare le loro biciclette su un’apposita piattaforma, dopodiché verrà loro fornito un voucher da validare per avere la cosiddetta marcatura: un codice in grado di distinguere un mezzo dall’altro. Insomma, una specie di targa che permetterà alla polizia di risalire alla bici rubata ed eventualmente individuarla. Il problema è che la maggior parte delle bici non dispone di un codice identificativo univoco, perciò c’è stata la necessità di creare dal nulla un sistema comunale per fornire a ogni bici una marcatura. Oggi sono partite le simulazioni per accedere al registro delle biciclette, che presto (in primavera) sarà ufficialmente aperto a tutti gli interessati. Cerchiamo di capire come funzionerà.
>>LEGGI ANCHE: Marco Mazzei: “Le bici a Milano e i diritti dei ciclisti: è ora di togliere spazio alle auto”

Registro biciclette Milano: come funziona il sistema per contrastare i furti di biciclette

Innanzitutto, come spiega l’edizione odierna di Repubblica, i codici che distingueranno le biciclette registrate sul portale del comune di Milano verranno apposti da degli enti autorizzati (al momento sono tre e diventeranno quattro). Uno di questi sarà ad esempio Milano Bicycle Coalition. I suddetti enti, chiamati “marcatori”, saranno abilitati da una commissione tecnica specializzata che approverà o meno i bandi che, da circa un anno, si possono inviare al comune.
Passiamo ora alle procedure che il cittadino dovrà seguire per inserire la propria bici all’interno del registro antifurto delle biciclette:
-Per registrarsi serve lo Spid, che abbiamo conosciuto bene durante le registrazioni per il buono mobilità, o un profilo sul fascicolo del cittadino del comune di Milano.
-Una volta registrati, bisogna creare una sorta di profilo per la propria bici inserendo: foto, marca, modello e colori del mezzo.
-Dopo aver inserito queste informazioni, il portale genererà un voucher con un codice da validare da uno dei quattro marcatori autorizzati.
-Dopo la validazione da parte del marcatore, la bici sarà contraddistinta da un codice. Questo codice servirà alla polizia nel caso in cui si dovesse segnalare un furto.

I possibili problemi del registro biciclette di Milano

Il registro antifurto delle biciclette a Milano sarà accessibile non solo ai cittadini, ma anche ai marcatori e alle forze dell’ordine. Questa novità è stata accolta con entusiasmo dalle associazioni di categoria, dato che si propone come una delle poche soluzioni concrete per scoraggiare i furti di biciclette. Ora, però, il comune deve avviare una campagna di comunicazione adeguata per valorizzare l’iniziativa e informare a dovere i cittadini.
Per trasformare questa iniziativa in un successo, il comune dovrà poi collaborare a stretto contatto con i marcatori ed evitare che le richieste per marcare i mezzi si accavallino: “Il rischio che all’attivazione del registro si formino le code di persone davanti ai rivenditori per farsi marcare la bici o anche solo per chiedere informazioni è molto alto. Serve una comunicazione ai cittadini per scaglionare le richieste. Puntiamo a schedare tutte le bici dei milanesi entro un anno, ma serve organizzazione e il Comune in questo senso deve aiutarci”, ha detto Marco Mazzei, presidente di Milano Bicycle Coalition, in un’intervista a Repubblica.
[Photo by: FOTOKALDE / Pixabay]

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