La nuova pista ciclabile a Milano sul Naviglio Pavese

Lungo il tratto milanese del Naviglio Pavese, nasce un percorso ciclabile di 4,2 chilometri che farà parte della VenTo, il progetto  della una ciclovia che collega Venezia a Torino

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A Milano arriverà una nuova pista ciclabile sul Naviglio Pavese: i lavori sono ufficialmente partiti.
In una Milano sempre più a misura di bici grazie alle nuove (e molto discusse) bike lane, sono partiti da poco i lavori per una pista ciclabile che permetterà di percorrere in piena sicurezza, pedalando, una zona molto affascinante della città. Lungo il tratto milanese del Naviglio Pavese, infatti, sta sorgendo un percorso ciclabile di 4,2 chilometri che farà parte della VenTo, ossia l’ambizioso progetto (ancora in via di realizzazione) riguardante una ciclovia che collegherà Venezia a Torino. I tempi per il completamento dell’intero percorso (sono circa 680 chilometri) sono ancora lunghissimi e indefiniti, ma pian piano si stanno facendo importanti passi avanti verso un risultato finale che si prospetta straordinario.

A Milano arriva una nuova pista ciclabile sul Naviglio Pavese: 4,2 chilometri solo per le bici

Questa settimana, all’altezza del ponte ferroviario dell’Alzaia Naviglio Pavese, sono partiti i cantieri che faranno sorgere il tratto milanese della VenTo: 4,2 chilometri di pista ciclabile, a doppio senso di marcia, lungo il pittoresco Naviglio Pavese. Il percorso inizierà in Darsena e terminerà alla fine del territorio facente parte dei confini del capoluogo lombardo. I lavori, come si legge in una nota del Comune di Milano, sono divisi in tre lotti: “il primo, quello attualmente in fase di realizzazione, è il più complesso, corre lungo l’Alzaia tra l’intersezione con via Darwin e quella con via Fra Cristoforo. Se per il secondo e il terzo tratto, almeno in una prima fase, sarà sufficiente eseguire interventi semplici relativi a segnaletica, inserimento di dissuasori e piccole opere stradali, per il primo lotto la progettazione è più complessa”.
Lungo il tratto iniziale, che verrà terminato entro la fine del 2020, verrà infatti creata una sede protetta riservata alle bici. La frazione milanese della VenTo garantirà ai ciclisti uno spazio separato dalle auto e dai pedoni, e la ciclabile sarà sempre ad almeno 1,5 metri dal naviglio. Grazie a questo nuovo percorso sarà possibile immettersi nella ciclabile (già esistente) del Naviglio Pavese che porta fino a Pavia.

Che cos’è la VenTo: la (futura) ciclovia da Venezia a Torino

Come già detto, questi 4,2 chilometri milanesi fanno parte dei 679 chilometri della VenTo, un progetto promosso dal Politecnico di Milano nell’ottica di realizzare una ciclovia che collega Torino a Venezia. E la VenTo, a sua volta, è inserita dentro un itinerario ciclabile ancora più importante: l’EuroVelo 8, ossia la ciclabile di 5200 chilometri che parte da Cadice (Spagna) e termina a Limassol (Cipro), toccando ben 11 paesi. Attualmente la VenTo non è un’unica e lunga ciclabile, ma un progetto nato dieci anni fa che deve ancora essere completato. Lungo il tracciato, infatti, si trovano ciclabili già esistenti (il 15% del percorso, 102 chilometri), tratti pedalabili solo agendo sulle regole d’uso (42%, 284 chilometri) e tratti che necessitano di interventi più o meno complessi (43%, 293 chilometri). Il 43% dell’itinerario, dunque, non è ancora percorribile dai ciclisti in totale sicurezza, dunque chi decide di imbattersi in questa avventura deve mettersi in testa di dover fare diversi chilometri di fianco alle auto.
Gran parte della VenTo si svilupperà lungo il Po, regalando panorami suggestivi che sono stati il teatro di un film dedicato proprio a questo progetto del “PoliMI”. I lavori per rendere ciclabili tutti i 679 chilometri da Venezia a Torino, come testimonia il tratto milanese, sono ufficialmente ripresi dopo il lockdown. I tempi per terminare il tutto sono ancora indefiniti, anche perché gli ostacoli burocratici sono sempre dietro l’angolo. Serve ancora tanta pazienza ma, una volta terminata, la VenTo è candidata a diventare un vero e proprio pellegrinaggio per gli amanti dei cicloturismo.

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