Omar Visintin: dalle montagne al mare non smetto mai di fare sport all’aperto

Omar Visintin Snowboard Cross Coppa del Mondo

È il nuovo campione del mondo di snowboard cross, quella disciplina della neve a tutta adrenalina in cui un gruppo di snowboarder parte da un cancelletto e gareggia fino a tagliare la linea del traguardo. Poteva anche mettere le mani su una medaglia olimpica a Sochi 2014, se nella semifinale non fosse stato tirato giù da un avversario. E comunque è l’unico italiano ad aver vinto una Coppa del Mondo di Specialità invernale in questa stagione sportiva.

Insomma, Omar Visintin, 24enne altoatesino di Lagundo, è uno che sulla neve con una tavola ai piedi ci vive parecchi mesi all’anno. Perché è il suo lavoro e perché, se vuoi arrivare ai vertici, di fatica e di sacrifici ne devi fare parecchi. Ti aspetteresti anche che, quando finisce la stagione, un atleta di questo livello stacchi la spina: relax, energie da ricaricare, muscoli da rigenerare, testa da svuotare e niente, niente tavola.

E invece no, per ricaricare le pile, distrarsi, divertirsi e recuperare dalle fatiche Omar ha un segreto: non smette di fare sport. “Mi piace stare all’aperto, fare sport, provare nuove emozioni. Certo, in inverno sono fissato con lo snow che è il mio lavoro, però quando finisce la stagione invernale e ho più tempo a disposizione mi piace esplorare nuovi luoghi e nuovi sport. Faccio kitesurf, surf da onda, mi diverto con la slack line, gironzolo con il longboard skate.”

Cosa ti spinge a provare tutti questi sport? 

Per me è importante cambiare e avere un equilibrio sia fisico che mentale tra l’inverno, quando sono al 100% sul mio lavoro, e l’estate, quando posso sfogarmi con altre cose. Se facessi sempre le stesse cose finirei per annoiarmi. L’inverno è lungo, a fine stagione sono stanco fisicamente e svuotato mentalmente, e ho il desiderio di cambiare atmosfera, paesaggi, sensazioni.

È un modo per ricaricare le batterie?

Sì, assolutamente: mi permette di pensare anche ad altre cose, non solo alla velocità e alla tecnica sullo snowboard. Mi distraggo, mi diverto e quando arrivo a settembre ho di nuovo una voglia incredibile di neve e snowboard.

Ti aiuta anche fisicamente?

Certo. Variare gli sport e le tavole sotto i piedi mi aiuta a migliorare. Ovviamente non posso dire che il gesto tecnico sia lo stesso, ma tra una stagione e l’altra è importante mantenere allenato il fisico, le doti di equilibrio e aumentare il bagaglio di capacità motorie: fare sport diversi è molto importante perché provi nuove sensazioni e aumenti le tue capacità motorie.

Com’è cominciata la tua passione per la tavola?

Io vivo in montagna, ho cominciato a sciare e 2 anni, poi ho visto la prima tavola e mi son detto che volevo provare. I miei genitori mi hanno incoraggiato e da quel momento è stato solo amore e passione.

Riesci ancora a divertirti al di fuori di allenamenti e competizioni?

Certo! Sulla tavola ci vado anche solo per mio piacere. La stagione è lunga, ci sono tanti allenamenti e tante gare, poi però mi piace ritagliarmi dei momenti in cui andare sullo snow per conto mio. Per esempio, appena finita la stagione di Coppa del Mondo ho fatto i test dei materiali a Chiesa Valmalenco e ho potuto surfare senza la pressione della gara, solo per il piacere. Io mi godo ogni momento in cui ho la tavola sotto i piedi, se non sono in gara scendere con lo snow mi rilassa tantissimo.

Cosa cerchi nello sport outdoor?

Sia l’emozione della natura che un po’ di brivido. Per esempio se vado per conto mio a fare freeride, ci sono giorni in cui voglio rilassarmi e godermi il paesaggio e altri in cui punto alla velocità e all’adrenalina. Mi alleno anche indoor, ma fare sport all’aperto è un feeling totalmente diverso, provi altre emozioni: a volte è la tranquillità di stare nella natura, altre è l’adrenalina che ti spinge a fare cose nuove e cercare i tuoi limiti.

Dove ti piace andare in modo particolare?

In inverno, per fare snowboard mi piace tantissimo la Norvegia, oltre ovviamente a Merano, che è un posto speciale perché è dove ho cominciato. In estate mi piace tantissimo il Portogallo, dove vado a fare surf da onda.

Quale sport ti tenta ultimamente?

Mi piacerebbe provare il parapendio, anche se soffro un po’ di vertigini.

Ti frena la paura?

Non posso dire di non provarla mai, perché le situazioni in cui cerchi l’adrenalina ti danno inevitabilmente una sensazione di incertezza strana. Ce l’ho anche con lo snowboard, per esempio quando affronto una nuova pista da gara e vedo un salto che mi sembra tosto, oppure quando vedo il mare molto mosso. L’importante è avere coscienza che quelle sensazioni servono a gestire i limiti. Sono sensazioni che provano tutti e che alla fine, quando riesci a fare quel salto o surfare quell’onda, ti danno sensazioni e piaceri più intensi.

Come affronti gli sport che non hai mai praticato?

L’unico consiglio è quello di provare. Non ha senso pensare alla tecnica: se vuoi provare lo snowboard, prendi una tavola e vai. Poi se ti piace fai un corso, ma l’importante è buttarsi: neve o acqua, l’importante è non aver paura e provare. Io faccio così, soprattutto quando vedo qualcuno fare un trick nuovo: mi ci metto, provo e riprovo finché non riesco a farlo anche io, magari meglio.

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