Piste ciclabili sicure: ecco come devono essere

Più piste ciclabili significano meno traffico, meno inquinamento e più movimento delle persone. Ma anche più incidenti tra ciclisti, pedoni e auto. A meno che non siano sicure, cioè separate dal resto della carreggiata

Foto: Slash224/Pixabay

Delle piste ciclabili sicure migliorerebbero il traffico nelle città, permetterebbero di fare più movimento alle persone, e ridurrebbero anche l’inquinamento. Purtroppo però non tutte le piste ciclabili sono sicure, e questo è causa di incidenti fra ciclisti, fra ciclisti e auto, e fra ciclisti e pedoni. Uno studio condotto da due ricercatori (John Pucher della Rutgers University e Ralph Bueler di Virginia Tech) racconta quello che molti ciclisti già sanno: il modo più efficace per ridurre gli incidenti è costruire piste ciclabili sicure, cioè fisicamente separate dal resto della strada.

Incidenti: Usa a rischio

È evidente come più piste significano più ciclisti e più incidenti: i due ricercatori hanno confrontato i dati degli incidenti in strada in diversi paesi, raccogliendo informazioni su morti e infortuni. E sono emerse differenze macroscopiche fra Europa e Stati Uniti. Ad esempio, nel 2010 su 100 milioni di chilometri percorsi in bici, il tasso di morti è di 4,7, mentre in Olanda, paradiso dei ciclisti e della qualità della vita, è di 1, in Danimarca 1,1, in Germania di 1,3. quanto a innfortuni, in Usa sono stati 207 per 100 milioni di km, contro i 44 della Germania. E i dati sono in costante aumento, logicamente quanto paradossalmente collegati alla crescita del numero di piste ciclabili.

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Le soluzioni

Così, di fronte a un allarme del genere, si rende necessario un intervento strutturale. La separazione fisica delle piste è il modo migliore e forse meno invasivo per limitare i danni. L’esempio potrebbe arrivare dall’Olanda, ma anche da città come Toronto, dove sono state fate corsie dedicate alle bici isolate dalla carreggiata delle auto. Come? Con barriere fisiche in cemento, cordoli di una certa altezza, paletti che separano e dissuadono. Questo renderebbe le piste per bici più sicure dell’89% rispetto a quelle integrate alla strada. I due autori propongono anche di convertire i parcheggi lungo al strada in corsie per bici, il che potrebbe incoraggiare i cittadini a utilizzare di più le bici. Cosa però non esattamente facilissima da far passare come legge.

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