Portare i bambini a sciare: ora ci pensano le scuole!

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Portare i bambini a sciare grazie alla scuola statale e avvicinarli allo sci tramite dei corsi scolastici extracurriculari dedicati agli sport invernali: è questo l’obiettivo di “100 classi sulla neve”, l’iniziativa di alfabetizzazione sportiva presentata ieri presso il palazzo della Provincia a Trento. La novità prevede dei corsi (dopo le lezioni) organizzati dalle scuole per i bambini delle primarie, con l’obiettivo di rendere più semplice e accessibile l’apprendimento di discipline sportive che, generalmente, sono accantonate dai programmi di educazione fisica. È la mossa giusta per rendere lo sci ancora più appetibile?

Come avvicinare i bambini allo sci

Sciare con la scuola non è una novità assoluta. Nei piani di offerta formativa di alcuni licei sportivi ci sono delle ore di “materie sportive” che comprendono anche lo sci, il quale viene concepito come una disciplina curriculare. Tutto, ovviamente, dipende dalle risorse economiche dell’istituto e dalla volontà dei docenti di prendersi la responsabilità dei ragazzi durante le uscite fuori porta.
Al liceo Marie Curie di Meda (MB), ad esempio, alcuni professori portano gli alunni a praticare freeride e sci alpino nella zona di Madesimo.
“100 cassi sulla neve”, però, ha provato a fare un passo indietro (è per i bambini delle elementari e non delle superiori), senza inserire lo sci all’interno del programma scolastico obbligatorio. L’iniziativa, infatti, prevede dei corsi facoltativi di sci alpino, sci di fondo e snowboard per gli alunni di 100 classi di scuola primaria della Provincia di Trento, che sperimenteranno il progetto prima di una sua eventuale estensione a livello regionale o nazionale (dove c’è fisicamente la possibilità di attuarlo).
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Lezioni di sci organizzate dalla scuola, subito dopo le lezioni

Un aspetto molto interessante dell’iniziativa è che le lezioni di sci inizieranno subito dopo la scuola. Insomma, come se fosse un “rientro” pomeridiano. Come specifica il sito del Sole 24 ore, i pullman (luogo di ritrovo: davanti agli istituti) partiranno attorno alle ore 13/13.15 e raggiungeranno le piste alle 14. Alle 14.30 cominceranno le lezioni (quotidiane) di due ore, e il rientro è previsto per le 17.30/45.
Per far partecipare i figli ai corsi, le famiglie della Provincia di Trento dovranno pagare di tasca propria solo 70 euro (45 se hanno già lo skipass): un prezzo senza dubbio accessibile, facendo un paragone con le classiche iscrizioni alle scuole sci. Questo grazie alla compartecipazione alla spesa da parte della Provincia di Trento.
Il progetto è stato portato avanti dai seguenti enti: Coni, FISI Trentino, Collegio maestri di sci del Trentino e Servizio istruzione e dall’ufficio Attività sportive del Servizio Turismo e Sport della Provincia. I corsi si terranno lungo sei diverse piste da sci della Provincia.
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Far tornare i bambini sulle piste da sci

Negli ultimi anni, a causa degli sbalzi di temperatura (la neve rimane per pochi mesi) e dei prezzi elevati, il numero di bambini e famiglie sulle piste da sci ha subito una frenata. L’obiettivo del progetto e “fare in modo che i ragazzi trentini che vivono nella provincia più sportiva d’Italia tornino a sciare”, ha spiegato Roberto Failoni, assessore provinciale allo sport e turismo.
Le ore di educazione fisica, in Italia, prevedono spesso delle attività monotone e raramente riescono a spaziare. Così è difficile che i bambini si appassionino a sport che siano in grado di farli entrare in contatto con la natura, soprattutto se provengono da famiglie che non possono permettersi di mandare i figli a sciare. L’iniziativa “100 classi sulla neve” è stata pensata per ovviare a questo problema attraverso due modalità: rendere l’iscrizione ai corsi più semplice (si fa tutto tramite la scuola) e accessibile a livello economico.
(Foto di copertina: PIRO4D / Pixabay)

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