San Andres, fare snorkeling a ritmo di calipso “sotto lo sguardo” del pirata Morgan

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Oltre 720 chilometri separano l’arcipelago di San Andres dalle coste della Colombia. Isole che hanno in sè un’incredibile multiculturalità storica che va dagli africani, ai britannici, dai francesi agli spagnoli, popoli che si sono affrontati combattendo in questo mare.

La magia del Mar dei Caraibi

Il mormorio del mare ricorda l’arrivo di leggendari navigatori, primo tra tutti il famoso pirata inglese Henry Morgan, che ha fatto di questi luoghi il suo migliore nascondiglio e anche quello dei suoi tesori. Ancora oggi si racconta di ricchezze infinite nascoste in caverne sommerse. Da qualsiasi angolo si guardi, San Andrés offre uno spettacolo naturale senza eguali. Un tripudio di azzurri e di verdi che rivelano la maestosità del mar dei Caraibi e che rende l’isola un vero e proprio paradiso terrestre. Tante spiagge e tutte magiche, a partire da quella ricca di alberghi e zone commerciali come Bahía Sardina, che si trova a nord dell’arcipelago. Una zona privilegiata con la sua spiaggia bianca e un’estesa barriera corallina.

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Immersione e snorkeling tra meraviglie sommerse

Altro luogo, quasi irreale, è Johnny Cay, un esotico isolotto all’ombra di grandi palme che proteggono una serie di pozzi di acqua salata. La brezza, il reggae, un serie di posti con cibo tipico e ovviamente tanto pesce, rendono questi luoghi ideali per un completo relax. Per godere delle meraviglie sommerse dell’oceano, c’è un acquario naturale dove un vero universo di colori appare a chi vuole immergersi o fare snorkeling per ‘incontrare’ pesci di ogni tipo, mante e tartarughe. Prendendo poi una barca e navigando per circa un’ora e mezza in mezzo alle onde e a splendidi pesci volanti, si arriva a Cayo Bolívar.

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Musica, cibo e relax

Un atollo vergine appare nell’oceano circondato da un acqua color turchese. Scesi dalla barca, in un acqua quasi calda, si cammina su una spiaggia di sabbia fine che corre verso una piccola foresta. Coralli, rocce, alghe, una straordinaria gamma di pesci circondano Cayo Bolivar, che al solo e unico suono delle onde, è il luogo più appartato e tranquillo di tutto l’arcipelago.

Al ritorno, quando il sole tramonta, il ritmo del calipso prende in consegna l’isola. Tamburi, campane, charrascas (strumenti fatti con mascelle d’asino), danno vita ad un genere musicale originario di Trinidad e Tobago, che viene accompagnato da balli che rivelano lo spirito gioioso dei sanandresanos. All’alba, i colori riprendono possesso di un mare e di un luogo che è un vero gioiello dei Caraibi.
[photo Foto di skeeze da Pixabay]

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