Scarpe trekking The North Face buone per la montagna e la città, la nostra recensione delle Activist Futurelight

Le scarpe da trekking The North Face Activist Futurelight meritano una recensione: sono buone per la montagna e per la città, sono nuove nel concept, nel materiale (che la casa dichiara il top in fatto di impermeabilità e traspirazione) e anche nel look, con un approccio molto più urban che mountaneer nel design. Inoltre hanno un prezzo abbastanza azzeccato, e ancora di più se le acquisti online.

Le scarpe trekking The North Face buone per la montagna e la città, la nostra recensione delle Activist Futurelight

The North Face le presenta come scarpe da trekking adatte a parchi urbani, strade cittadine, vie di campagna e anche escursioni sui sentieri di montagna. E parla di “Comfort paragonabile a un paio di scarpe da ginnastica”. È davvero così? Le abbiamo messe alla prova per capirlo.
Spoiler: potrebbero non piacere ai puristi, ma a noi sono piaciute. Non sono scarponcini da montagna per imprese complicate in condizioni estreme, ma sono leggere, traspiranti e comode per le uscite di tutti i giorni o anche i trekking lunghi; sono impermeabili e sicure anche sui terreni impervi e bagnati; e fanno la loro figura anche in città.
Vai avanti a leggere per saperne di più.

The North Face Activist Futurelight, le caratteristiche

Le nuove scarpe da trekking The North Face lanciate nella stagione 2019-2020, come le Activist, hanno fra le caratteristiche principali la tecnologia proprietaria Futurelight. Ovvero il materiale traspirante e impermeabile più avanzato del settore: è frutto di un processo di Nanospinning che aumenta l’impermeabilità della membrana attraverso dei fori di dimensione “Nano”, impercettibili ala vista, ma che rendono il tessuto eccezionalmente poroso (e quindi traspirante) ma anche assolutamente impermeabile.
Futurelight è stato lanciato a inizio 2019, come raccontiamo qui, ed è la nuova tecnologia che la casa americana implementa sui suoi capi outdoor, non solo sulle scarpe.scarpe-trekking-north-face-recensionLe scarpe da trekking Activist, che esistono in formato mid e low, hanno dunque le caratteristiche di un tessuto impermeabile che è una barriera davvero efficace contro l’acqua e l’umidità. E riescono a mantenere alta la traspirabilità, regolando la temperatura corporea per poter camminare in modo confortevole.
Grazie a Futurelight, The North Face ha lavorato anche sulla leggerezza (uno scarponcino da 393 grammi non è affatto male) e sulla stabilità, con la sua tecnologia sul tallone.
La tomaia è in mesh senza cuciture e con inserti in Tpu; c’è anche una mascherina protettiva sulla punta.
La soletta è la collaudata OrthoLite Hybrid, leggera e lavabile; l’intersuola in Eva a densità unica; la suola ha sistema di trazione EXTS, per un grip in grado di adattarsi su (quasi) tutti i terreni.
>> LEGGI ANCHE: Scarpe da trekking, come sceglierle

Scarpe trekking The North Face Activist Futurelight, la nostra prova

Ho usato le scarpe trekking The North Face Activist Futurelight, modello mid, per i mesi scorsi in estate. Facendo passeggiate né lunghe né eccessive (non si tratta di scarpe per imprese impegnative in montagna, sia chiaro), ma variando su percorsi di diverso genere e intensità. Escursioni in Liguria come il Sentiero delle Batterie di Camogli, il percorso dei 5 Campanili di Zoagli (a est di Genova), la scarpinata sulla cima del Monte San Primo (sopra Bellagio in provincia di Como), trekking da Madesimo al Lago Emet, passeggiate nei parchi (Monza, Parco del Ticino, Parco del Curone a Montevecchia), semplici camminate su strade urbane.

Come vanno le nuove scarpe da trekking di The North Face?

Risposta secca: bene.
Nel senso che avevo qualche perplessità sulla leggerezza, sulla tenuta del tallone e dell’intersuola su alcuni tipi di terreno (rocce scivolose su terreni ripidi) e sulla capacità della tomaia di avvolgere il piede come un guanto. Invece no: se con delle calze leggere estive è vero che l’aderenza al piede non è il massimo, è bastato indossare calze più corpose da trekking per avere il collo del piede ben ‘coperto’.
Il collarino sagomato, la linguetta a soffietto e l’allacciatura modello Ghillie sono un trittico che rende lo scarponcino facile da calzare e allacciare, e in grado di rimanere saldo al piede con la stessa forza per un bel po’ di tempo quando cammino su terreni regolari.

Scarpe trekking The North Face Activist Futurelight, comode in cammino

Sui percorsi più irregolari e ripidi, come le Batterie e il San Primo, le Activist, una volta adeguate alla forma del piede sono state compagne affidabili.
È molto importante sapere che calzano strette e bisogna abbondare senza spaventarsi se si acquistano online: sono dovuto passare dalla taglia 44 al 44,5 (dalla 10 alla 11 americana). Questo perché fare salite ripide con appoggi complicati potrebbe diventare difficile se non trovi la taglia giusta. Una taglia corretta invece mi ha permesso di affrontare senza problemi anche sentieri miste terra-rocce con tratti infestati da radici affioranti, dove era necessario puntare il piede.scarpe-trekking-north-face-recension-suolaLa leggerezza, unita alle caratteristiche del Futurelight che adatta la membrana al ritmo del cammino, è stata naturalmente un vantaggio: in marcia il piede non risente di umidità e sbalzi di temperatura.
E alla fine di ogni escursione, di mezza giornata o di una giornata intera, il piede non era troppo stressato e non ho sentito alcun dolorino fuori dal normale.

Le scarpe trekking North Face Activist su bagnato e rocce

In discesa dal Monte San Primo il sentiero bagnato, con fango e pietre umide, rendeva difficile scendere. Temevo un po’ la tenuta e se da un lato la suola è forse un po’ troppo ‘media’ per poter affrontare passaggi più cattivi in montagna, qui mi è stata d’aiuto la scelta di un’intersuola a densità unica, che distribuisce in modo equilibrato il peso sul piede e ammortizza molto bene. E la mascherina che protegge la punta, pur non rigidissima (cosa che rende queste scarpe adatte anche alla vita di tutti i giorni), ha fatto assolutamente il suo lavoro su questo tipo di passaggi.
>> LEGGI ANCHE: La scala di difficoltà dei sentieri escursionistici

Le scarpe North Face Activist si possono portare in città?

Nel corso dei mesi The North Face ha rilasciato versioni dalle diverse colorazioni, per conquistare anche il mercato delle scarpe da città invernali, un’idea interessante che apprezziamo: ci piace poter usare le scarpe da trekking sull’asfalto senza le rigidità dello scarponcino classico.scarpe-trekking-north-face-recension-prezzoIl comfort in marcia e la protezione di Futurelight sono due begli argomenti a suo favore e possono diventare un’ottima soluzione per l’autunno e l’inverno in città con pioggia e neve, anche se non devi fare trekking. Penso proprio che le userò anche in queste situazioni: alla fine è un po’ vero che il comfort è quello di certe sneaker.

Scarpe trekking The North Face Activist Futurelight, il prezzo

Le scarpe da trekking Activist Futurelight di The North Face hanno un prezzo ufficiale di 155 euro per il modello mid e 140 euro per quello low, in linea con i migliori modelli di scarponcino, sia in versione da uomo che da donna. Ma si trovano a prezzi scontati ad esempio sullo store di The North Face su Amazon.
Ci sono sia il modello Activist Futurelight low, che il modello Activist Futurelight mid, e altre scarpe e scarponcini e api outdoor realizzati con la tecnologia Futurelight.
[photo Martino De Mori, The North Face]

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