Sì, l’ho fatto davvero. Sono sceso dal Monte Bianco in bici!

Il ghiacciaio è inciso in profondità da seracchi e crepacci che lo rendono totalmente impraticabile in estate. In inverno le nevicate abbondanti riempiono le cavità e le nascondono alla vista. Davanti agli occhi si spalanca una vallata incantata, coperta da una coltre soffice, che però nasconde tante insidie: basta un passo falso e la neve cede, rivelando l’abisso sottostante. Noi ci muoviamo in superficie, ma non sappiamo se sotto di noi ci sono un metro o 20 metri di vuoto, e la tenuta della neve è fondamentale. All’epoca della prima traversata, nel 1990, uno dei noi scivolò in un crepaccio, restando fortunatamente aggrappato alla bicicletta rimasta di traverso sull’apertura, e riuscimmo miracolosamente a salvarlo.

Il nostro amico Mariano Pettavino di Snowbike.vda.it ne ha combinata un’altra delle sue: avete presente che si diletta ad andare sulla neve con la mountain bike? Bene, questa volta la neve era quella del Monte Bianco, e in sella a una bicicletta è sceso direttamente dal ghiacciaio.

Cliccate sulle foto e leggete il suo racconto!

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