Scarpe comode per correre: i 5 segreti per trovarle

Scarpe comode per correre_Asics_Evoride

E così stai cercando delle scarpe comode per correre. È una buona idea, perché la corsa deve essere prima di tutto divertimento e piacere. E siccome per correre serve essenzialmente una cosa – un buon paio di scarpe specifiche da running – è su questo che conviene concentrarsi. Il problema è che non è tutto oro quello che luccica. E districarsi tra centinaia di modelli, tipi e marche di scarpe da running è una vera selva oscura. Ora, qui non ti diremo la miglior marca o il miglior modello di scarpe comode per la corsa. E il motivo lo capirai alla fine. Ma con questi 5 consigli infallibili potrai entrare in qualunque negozio di running, guardare quel magico espositore pieno di modelli bellissimi e colorati di calzature per il running, e trovare le scarpe comode per correre più giuste per te.

1. Quanta gomma ti serve
L’equazione è facile: gomma = comodità. E non è sbagliato. Solo che c’è una quantità giusta di gomma. Intanto mettiamola così: se ce n’è poca sono scarpe veloci, per quelli che sanno correre davvero e lo fanno forte. E no, la comodità non è la loro caratteristica principale. Diciamo che 3 cm di intersuola è il minimo per parlare di scarpe comode (la gomma è l’intersuola, che poi non è nemmeno gomma ma un materiale plastico espanso con caratteristiche di ammortizzazione e propulsione). Se sei normolineo/a con un indice di massa corporea nella norma possono bastare e forse avanzare. Se ti porti in giro un po’ di zavorra o sei sopra la media per altezza e peso allora potresti andare anche verso qualche mm in più di intersuola. Se non propriamente verso le suole maxi.

2. La misura giusta
Non ti fidare dei numeri. Tra numerazione americana, inglese, francese ed europea i conti non tornano quasi mai. Soprattutto da un marchio all’altro se non anche tra diversi modelli di uno stesso marchio. La misura giusta è quella espressa in cm, e la trovi riportata sulle scatole delle scarpe. La buona notizia è che ormai non è più necessario fare come una volta, cioè comprare le scarpe per correre di mezza o una taglia in più per evitare le unghie nere e spaccate. Praticamente tutti i modelli sono leggermente lunghi in punta proprio per lasciare un po’ di spazio. Quindi misurati il piede in lunghezza e cerca la scarpa comoda per correre in base a quello.

3. La larghezza giusta
Questo è già un problema più difficile da risolvere. Perché due persone possono avere lo stesso “numero” di piede ma avere piedi molto diversi per larghezza. E la misura delle scarpe in larghezza non c’è. La buona notizia è che ci sono marchi famosi per avere la pianta larga e marchi famosi per avere la pianta stretta. E anche qui è una questione di trovare la larghezza giusta: scarpe strette ti massacrano i piedi, ma scarpe troppo larghe sono ingestibili, e finisci per ciabattare mentre corri, slittare nei cambi di direzione e curare le vesciche una volta a casa. Attenzione però: la larghezza si misura nel mesopiede, cioè in mezzo alla scarpa. Perché ci sono anche scarpe da running che sono larghe in punta, per lasciare libertà alle dita di lavorare bene durante l’appoggio. Sono le cosiddette wide toe, o toe box, sono una tendenza per lo più americana e potrebbe essere interessante scoprirle. La scarpa da running comoda quindi è quella che contiene bene il piede, senza stringere ma anche senza troppo spazio vuoto in mezzo e sul tallone. E qui passiamo al punto 4.

4. Quanto sono grossi i tuoi piedi?
I piedi si misurano in lunghezza, larghezza e volume. Cioè ci sono piedi grossi e piedi sottili, anche a parità di lunghezza e larghezza. Anche questa non è una misura segnalata sulla confezione, ma anche in questo caso ci sono scarpe con più volume della tomaia e altre con meno. Il problema è che una tomaia troppo stretta diventa fastidiosa quando si gonfia il piede. Perché il piede, correndo, un po’ si gonfia. E quindi? Quindi le scarpe le devi provare e sicuramente non le devi sentire strette già a riposo. Poi c’è un trucchetto che ti può aiutare: ci sono tomaie con più sostegno (a volte hanno le cuciture, a volte dei rinforzi in plastica, altre dei rinforzi incollati) e queste più di tanto non si deformano; poi ci sono tomaie senza cuciture e senza rinforzi, in tessuto elastico, e queste sono decisamente più confortevoli.

5. Uomo o donna?
Last but not least: sei uomo o donna? Perché le scarpe da running sono diverse per i due sessi (sì, l’abbiamo spiegato qui) e non è solo una questione di colori, è proprio la forma e la densità della schiuma a cambiare. E se sei donna è un dettaglio da non sottovalutare quando si tratta di comodità delle scarpe da running.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità

Potrebbe interessarti anche...