Sci di fondo: i 3 consigli per iniziare e divertirsi sulle piste

Sci di fondo: i consigli per iniziare

Se sei alle prime armi nello sci di fondo, ci sono 3 consigli per iniziare che potrebbero aiutarti. Pochi ma buoni: lo sci nordico è una bellissima e nemmeno troppo faticosa attività che si può praticare in inverno in montagna, ma anche in località vicino alle città (come Milano ad esempio): è la versione slow e meditativa dello sci alpino, da praticare su piste che si snodano tra boschi e radure innevate e silenziose, per il piacere dell’attività fisica oppure per andare alla ricerca di panorami suggestivi e degli animali che si possono incontrare anche in inverno nei boschi di montagna.

Sci di fondo: i 3 consigli per iniziare

A prima vista, a guardarlo da fuori, sembra anche facile, ma non bisogna illudersi: anche per chi già pratica lo sci alpino è tutto un altro mondo, e per chi non ha mai messo degli sci ai piedi serve sicuramente qualche lezione di tecnica per imparare a stare in equilibrio sugli sci, che sono stretti e lunghi, e a spingere, scivolare e frenare, che sono le cose essenziali da saper fare per divertirsi in tutta sicurezza.
Tecnica, abbigliamento e attrezzatura e regole sulle piste da sci di fondo: vediamo allora i consigli per iniziare a praticare sci di fondo e a godere degli innumerevoli benefici di questa bellissima attività (Qui ne abbiamo elencati almeno 8!).sci-di-fondo-consigli

1. La tecnica: stile classico alternato o pattinato?

Parlando di tecnica dello sci di fondo c’è una prima distinzione da fare, ed è quella tra i due stili con cui si pratica questa attività: il passo alternato o classico e il passo pattinato. Il primo, passo alternato o classico, è molto simile alla dinamica della camminata o della corsa, con gambe e braccia che avanzato alternandosi. In pratica il braccio destro avanti corrisponde e accompagna il piede sinistro avanti, e viceversa. Questo permette un movimento fluido ed elegante che consente anche di mantenere l’equilibrio sugli sci ed essere efficienti nella progressione.
Il secondo, passo pattinato o tecnica dello skating, è invece più simile alla tecnica del pattinaggio (su ghiaccio, che abbiamo spiegato qui, o in linea, che abbiamo spiegato qui): le gambe spingono all’infuori e in avanti mentre le braccia, tramite i bastoncini, aiutano la spinta in avanti. Questa tecnica è più difficile di quella classica perché richiede un buon equilibrio, dimestichezza sugli sci e ritmo nell’uso dei bastoncini.
Per chi comincia è senza dubbio più semplice e rapido imparare la tecnica classica alternata mentre quella pattinata, con il movimento laterale molto accentuato, rischia di far incrociare sci e bastoncini. Parimenti con la tecnica dello skating si procede più velocemente, con anche un maggior dispendio energetico.
Scegliere tra l’una e l’altra tecnica implica anche usare attrezzatura differente. Per il passo classico alternato ci vogliono sci più lunghi (si calcola in base all’altezza dello sciatore), scarpe più basse e morbide (quelle per il passo alternato sono più alte e rigide per aumentare la spinta dei piedi sugli sci) e bastoncini più corti (più o meno all’altezza delle ascelle, mentre per il passo alternato arrivano praticamente al naso). Qui comunque puoi approfondire l’argomento su sci e bastoncini leggendo i nostri 5 consigli per scegliere l’attrezzatura adatta per lo sci di fondo.

2. Come comportarsi sulle piste da sci di fondo

Se si procede con il passo classico alternato, lo si fa sui binari, o solchi, precedentemente battuti, mentre con il passo pattinato si procede su pista libera, anch’essa battuta dal gatto delle nevi ma senza binari. Le due piste possono trovarsi affiancate ed è ovviamente importante non “saltare di corsia” invadendo l’altra. Peraltro, siccome la tecnica skating tende a rovinare il fondo delle piste, in alcune è esplicitamente vietata: meglio sempre controllare o chiedere come comportarsi.
Importante da sapere per un principiante o chi è alle prime uscite con gli sci di fondo è che chi è davanti ha sempre la precedenza, quindi niente timori se si è lenti: è compito di chi arriva di uscire dal binario per il sorpasso e poi rientrarvi. Un po’ come succede in strada in pratica. Però è altresì importante non fermarsi e sostare sui binari o in mezzo alla pista: nel caso sia necessario basta accostare a bordo pista (un po’ come sulla corsia di emergenza) senza intralciare gli altri sciatori.
A proposito di piste per lo sci di fondo, qui trovi le 10 migliori d’Italia e qui le migliori località del nord Italia dove praticarlo, con un occhio di riguardo per il Trentino di cui parliamo qui, per l’Abruzzo, di cui descriviamo 7 piste qui, e per la Val Ferret, un autentico paradiso del fondo come scriviamo qui.

3. Abbigliamento sci di fondo

Dal punto di vista della tipologia di impegno fisico lo sci di fondo è molto simile alla corsa: una intensa attività aerobica, dinamica e continua, che fa sudare anche abbondantemente. Per questo serve un abbigliamento comodo ed elastico, non troppo pesante (no giacche imbottite, per esempio) e che copra le mani (con i guanti), le orecchie (con il cappellino o un Buff) e talvolta se è molto freddo le mucose di naso e bocca come fanno i ciclisti in inverno, e preferibilmente anche gli occhi, dai raggi UV se è una giornata soleggiata o dai cristalli di ghiaccio. In ogni caso se sei alle prime uscite con gli sci di fondo, insieme a sci e bastoncini puoi noleggiare anche scarpette e abbigliamento, avendo cura di mettere almeno un baselayer intimo tecnico e calze adeguate.
[Credits Photo: Pixabay]

 

Per approfondire:

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