Suunto Ambit3 Vertical: la recensione della nostra prova

Abbiamo avuto la possibilità di tenere al polso per un mese intero l’orologio Gps Ambit3 Vertical di Suunto, l’ultimo arrivato nella famiglia dell’azienda finlandese di orologi per lo sport e l’outdoor. In particolare l’abbiamo utilizzato durante l’attraversamento del ghiacciaio dell’Ötztal in occasione dei 25 anni dal ritrovamento di Ötzi (qui l’approfondimento), nel corso dell’ascensione al glacier du Ruitor in Francia e infine durante un lungo trekking per andare alla riserva di Sasso Fratino, l’area wild integrale nel cuore delle Foreste Casentinesi.
Ora, l’Ambit3 Vertical di Suunto costa (prezzo ufficiale al momento del lancio) 469 euro (compresa la fascia cardio, ma online si trova anche a prezzi sensibilmente inferiori e il modello senza fascia cardio costa 419) e la domanda che inevitabilmente ci siamo posti più volte è: vale davvero la pena spendere almeno 400 euro per questo orologio? Abbiamo cercato la risposta elencando questi 8 motivi.

1. L’Ascent History

Se si chiama Vertical un motivo c’è, ed è che è pensato per chi ama il mondo verticale. E chi ama i dislivelli vive il feticcio del conteggio quotidiano, settimanale, mensile, annuale, di una vita intera dei metri di dislivello superati. Ecco l’Ascent History è questo, un registro storico delle salite riassunte in un grafico diviso per settimana, mese, anno che tiene insieme ogni attività fatta ed è dopamina allo stato puro.

2. La Sincronizzazione avviene via Bluetooth

Possedere un orologio di questo tipo significa anche installare l’App corrispondente sul proprio smartphone o installarla sul proprio computer. Nel caso di Suunto si tratta di Movescount. Ora, se la sincronizzazione dei dati con il computer avviene tramite il cavo USB in dotazione, per quella con lo smartphone Suunto ha abbandonato ANT+ in favore del più diffuso Bluetooth. Il che è decisamente meglio e rende il tutto più facile. E volendo, a dispositivi sincronizzati, è anche possibile ricevere le notifiche di sms e chiamate direttamente sull’orologio. Attenzione: l’App e la sincronizzazione sono validi solo per iPhone e dispositivi Android.

PS: e se siete molto social si possono anche estrarre dei move video con la descrizione dell’itinerario secondo la traccia Gps.

3. Si possono personalizzare le schermate

Gli orologi hi-tech per lo sport come l’Ambit3 Vertical sono una miniera di informazioni ma, diciamo la verità, a volte queste informazioni sono quasi troppe. Non in generale, perché una volta a casa gingillarsi con km, pendenze, velocità, medie e quant’altro è in fondo il motivo per cui li compriamo. Ma quando siamo nel pieno dell’azione alla fine le informazioni che ci servono davvero si contano sulle dita di una mano, o forse meno. Ecco, con lo smartphone, l’App Movescount e il collegamento Bluetooth è davvero un attimo scegliere e personalizzare quello che viene visualizzato sull’orologio anche cambiando in base all’attività che si sta per praticare.

4. I pulsanti hanno anche toni e vibrazioni

Ora, tutte le funzioni si attivano e interrompono pigiando i 5 pulsanti che si trovano intorno alla ghiera e che sono ottimi, ovvero morbidi il giusto e sensibili il giusto. Poi però un conto è farlo a casa spippolando sull’orologio, diverso è quando lo devi fare dopo km e km di attività, con le mani bagnate, le dita fredde, il sudore che rende tutto scivoloso o quello che è. Ecco perché toni e vibrazioni sono davvero utili (anche per segnalare distanze e tempi se, per esempio, indossiamo un guscio che copre anche i polsi). Rovinano la concentrazione? Basta disattivarli, semplice.

5. 10 ore di autonomia

Parliamo di autonomia con l’impostazione del Gps a “Best”, ovvero alla massima accuratezza: è quella dichiarata da Suunto ed è effettivamente quella riscontrata in tutte e 3 le situazioni in cui abbiamo messo alla prova l’Ambit3 Vertical. Il che è una buona notizia se si tratta di un’escursione di una giornata e poi si torna a casa, meno se poi ci si trova a non poterlo ricaricare e a doverlo utilizzare anche il giorno successivo. Però 10 ore è un’autonomia tra le più alte di queste fascia di mercato e al momento non è pensabile avere di meglio. Diverso invece il discorso nell’uso quotidiano: l’orologio non si spegne mai veramente, al massimo va in modalità sleep e si riattiva non appena l’accelerometro percepisce un movimento in questa modalità l’autonomia di è di circa 2 settimane, mezza giornata più, mezza giornata meno.

6. Il profilo altimetrico in tempo reale

L’Ambit3 Vertical è soprattutto l’orologio Gps per il trail runner, e questa sua indole si vede soprattutto nella funzione con il profilo altimetro live. Occorre prima di tutto caricare la traccia Gps ma poi, percorrendola, il Gps registra in tempo reale la posizione rispetto al profilo altimetrico colorando la parte sottostante al percorso già fatto e segnalando sia i metri di dislivello fatti che quelli ancora da fare. Il che, se non utile, è decisamente molto divertente e pure stimolante.

7. L’antenna Gps è integrata nella cassa dell’orologio

Questo accorgimento tecnico e tecnologico ha almeno 2 conseguenze. La prima è che il design è estremamente pulito e lineare, anche grazie alla ghiera in metallo a filo con il vetro e ai pulsanti appena sporgenti. Il secondo è che per un orologio di questo genere, che normalmente ha delle dimensioni importanti per sua natura, qui rimaniamo nei 5 cm di diametro per 1,5 cm di spessore e 74 grammi di peso. Se poi si aggiunge il cinturino davvero morbido e con fori molto frequenti e quindi facilmente regolabile al polso, ecco che anche un orologio importante nelle dimensioni come il Suunto Ambit3 Vertical al polso non ci si accorge nemmeno di averlo.

8. Sì, è multisport

Ora, vero che è pensato per gli amanti del mondo verticale e magari è perfetto soprattutto per i trail runner, però poi ci sono le funzioni specifiche non solo per il running ma anche per il nuoto (è resistente all’acqua fino a 100 metri), la bicicletta e, per gli indecisi, multisport, con il sistema di switch da un’attività all’altra e tutte le schermate di riepilogo finale.

Alla fine, insomma, vale la pena acquistare il Suunto Ambit3 Vertical? Se amate la montagna nella sua dimensione vertical, se la vivete nella sua essenza più sportiva, se avete bisogno di uno strumento configurabile, flessibile e personalizzabile per trastullarvi con dati, informazioni, grafici, statistiche, percentuali e tutto quanto fa sport e prestazione in montagna e se infine non siete fissati con una, una sola attività sportiva, la risposta è sì, ne vale la pena.

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