L’autunno è la stagione perfetta per scoprire i luoghi che di solito restano ai margini delle classifiche più cliccate.
Mentre le folle scelgono sempre le stesse città d’arte, molti borghi, città di provincia e vallate vivono il momento migliore: temperature miti, colori intensi, vigneti in vendemmia, tariffe più basse e un ritmo decisamente più lento.
Destinazioni sottovalutate: perché l’autunno è il momento giusto
Le tendenze di viaggio recenti confermano che sempre più europei stanno scegliendo mete meno note e periodi di spalla per evitare l’overtourism senza rinunciare alla qualità dell’esperienza.
Ecco sette destinazioni italiane sottovalutate dove l’autunno diventa una scusa perfetta per un weekend di due o tre giorni.
Brescia e la Franciacorta: arte, colline e bollicine
Brescia è passata a lungo sotto il radar, ma oggi è indicata come una delle città italiane più interessanti da scoprire fuori dai soliti giri, grazie al mix di rovine romane, centro storico elegante e una scena gastronomica vivace.
In autunno la città si lega naturalmente alle colline della Franciacorta: vigneti gialli e rossi, cantine aperte per degustazioni, agriturismi e percorsi tra castelli e piccoli borghi.
Un weekend permette di alternare visita culturale, camminate tra i filari e una sosta in trattoria per piatti di tradizione bresciana.
Gubbio e l’Umbria silenziosa
L’Umbria è la “classica alternativa” alla Toscana, ma alcune sue città restano sorprendentemente tranquille. Gubbio, borgo medievale perfettamente conservato ai piedi del Monte Ingino, è uno degli angoli più affascinanti e meno affollati della regione, ideale in autunno per il clima fresco e le luci radenti sulle pietre antiche.
Dalla città partono sentieri verso l’Eremo di Sant’Ambrogio e il Parco del Monte Cucco, perfetti per brevi escursioni giornaliere. In tavola arrivano funghi, tartufo e vini locali, con un’atmosfera che resta autentica e poco “costruita” rispetto ad altre mete di richiamo.
Macugnaga e il versante “segreto” del Monte Rosa
In Piemonte, tra le valli che guardano al Monte Rosa, Macugnaga è una meta che in autunno si svuota rispetto all’estate e all’inverno, ma regala una combinazione rara di foliage, ghiacciai sullo sfondo e borghi walser. È una delle località di montagna citate tra le più scenografiche per l’autunno in Lombardia e Piemonte, grazie alla presenza di lariceti e specchi d’acqua incastonati tra le montagne.
Le passeggiate verso il Lago delle Fate o lungo i sentieri che costeggiano i torrenti sono adatte anche a chi cerca percorsi moderati, con possibilità di abbinare rifugi, alpeggi e piccole strutture a gestione familiare.
Lago Fiastra e le Lame Rosse: il “piccolo canyon” marchigiano
Nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, il Lago di Fiastra è una meta ancora poco conosciuta rispetto alle località costiere delle Marche. In autunno le sponde del lago e i boschi circostanti si tingono di colori intensi e il sentiero verso le Lame Rosse – una formazione di pinnacoli e pareti erose che ricordano un piccolo canyon – diventa particolarmente suggestivo, con luce morbida e temperature ideali per camminare.
È una destinazione perfetta per chi cerca un weekend outdoor con trekking facili, fotografie, pranzi in agriturismo e la possibilità di spostarsi poi verso borghi come Camerino o Sarnano.
Modica e il barocco di fine stagione
In Sicilia, Modica è spesso associata al cioccolato e al barocco, ma in autunno la città vive una fase più autentica, con meno turismo estivo e un clima ancora mite. Viene sempre più spesso citata fra le città alternative per un break culturale e gastronomico, lontano dalle folle delle destinazioni più note.
Le giornate ancora lunghe permettono di esplorare i vicoli, le scalinate, le chiese e le vicine spiagge del ragusano, godendosi il mare d’autunno e le campagne interne. È una meta ideale per chi vuole unire cibo, cultura e brevi escursioni sulla costa.
Tropea e Capo Vaticano fuori stagione
La Calabria ha ancora molte zone percepite come “per intenditori”. Tropea e Capo Vaticano, ormai famosi in estate, cambiano volto in autunno: meno affollamento, mare spesso ancora tiepido, luce radente sulle falesie e un ritmo più rilassato nei piccoli centri affacciati sul Tirreno.
Una base in zona permette di abbinare giornate di mare “fuori tempo massimo” con escursioni nell’entroterra, tra borghi collinari, uliveti, vigneti e le prime sagre autunnali dedicate a prodotti locali come cipolle, fichi e vini calabresi.
Panarea e le Eolie quando l’estate è finita
Le isole Eolie sono una destinazione iconica dell’estate italiana, ma alcune isole come Panarea offrono il meglio proprio quando le alte stagioni si sono spente. Pur essendo conosciuta, l’isola resta un “gioiello laterale” rispetto alle rotte più battute, con un’atmosfera che in autunno torna quella di un piccolo paese di mare affacciato sui vulcani.
Il clima del Tirreno può ancora essere mite fino a novembre, le passeggiate tra le case bianche e le baie sono più tranquille e i collegamenti con le altre isole permettono di organizzare mini-traversate di uno o due giorni all’interno dell’arcipelago.
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