Manarola, uno dei borghi più antichi e sorprendenti delle Cinque Terre, si adagia sul mare con le sue case color pastello che sembrano sfidare la gravità. La collina su cui poggiano le abitazioni digrada verso l’acqua salata con terrazze di vigneti sorrette da muretti a secco che raccontano secoli di lavoro paziente e tradizione contadina. Un paesaggio emozionante, ma che in inverno cambia quasi completamente (e in meglio): dal 7 dicembre fino al 18 gennaio, il paese si anima grazie a un’opera luminosa in grado di far mutare il panorama in una scena di Natale unica.
Qui, infatti, prende forma il presepe luminoso di Manarola che estende le sue figure tra pendii e terrazze, integrandosi con la morfologia naturale e creando un equilibrio tra architettura del paese, coltivazioni storiche e il mare sottostante. Un’opera straordinaria, al punto da essere riconosciuta come il presepe luminoso più grande del mondo.
La storia e perché è il più grande del mondo
Tutto ebbe inizio nell’ormai lontano 1961, quando Mario Andreoli, ferroviere nato nel 1928, accese per la prima volta le Tre Croci sopra Manarola per esaudire il desiderio del padre. Negli anni successivi, quell’iniziativa privata crebbe fino a diventare un progetto di grande portata, destinato a cambiare per sempre il volto del borgo. Dal 1976 fino al 2022, Andreoli realizzò e posizionò quasi 300 figure tra pastori, contadini, pescatori, angeli e Re Magi.
Ogni personaggio fu modellato con materiali di recupero e collocato sui ripidi pendii sopra l’antico abitato, rendendo oggetti semplici dei piccoli capolavori luminosi. Migliaia di lampadine percorrono 7 chilometri di cavi elettrici, illuminando 4000 metri quadrati di terreno e dando vita a una delle installazioni di arte ambientale più vaste e celebri d’Italia. A seguito della morte di Andreoli, avvenuta nel 2022, la tradizione non si e fermata, mantenendo vivo il suo spirito creativo.
E, anzi, continua anche adesso grazie all’Associazione Presepe di Manarola – Mario Andreoli, sostenuta dal Parco Nazionale delle Cinque Terre e dal Comune di Riomaggiore, che ne garantiscono la conservazione e la manutenzione.
Come è fatto
Le figure prendono forma da materiali semplici, come legno, ferro e stoffa, che vengono trasformati in opere d’arte illuminate, pronte a brillare lungo i versanti del paese. Le luci attraversano le terrazze vitate e i muretti a secco, mettendo in scena profondità e prospettiva che modificano il paesaggio in un quadro luminoso sospeso tra terra e mare.
Dal sagrato della chiesa di San Lorenzo e dai sentieri panoramici che collegano Manarola a Riomaggiore, chi osserva può cogliere l’intera estensione del presepe e la sua armonia con il paesaggio circostante.
Date da mettere in agenda per il 2025-2026
Il 7 dicembre 2025, l’inaugurazione prenderà il via alle 17.20 con la fiaccolata del CAI sulle Tre Croci, seguita dai saluti delle autorità, dallo spettacolo pirotecnico e dall’accensione del presepe. I mercatini di Natale organizzati dalla Pro Loco saranno aperti dalle 9 alle 20, mentre la banda Filarmonica G. Puccini terrà esibizioni itineranti dalle 14.30.
Alle 15.30 si svolgerà il concerto gospel con The Smiling Faces Choir nella Chiesa di San Lorenzo e il mulino storico di Piè de Campu aprirà dalle 16 alle 19 grazie all’impegno dell’associazione Radici.
A rimanere aperto dalle 16:00 alle 18:30 sarà anche l’oratorio, dove si potranno visionare mostre fotografiche dedicate alla storia del presepe e alle tradizioni della processione di San Lorenzo. La collina dove si sviluppa il gigantesco presepe rimarrà illuminata ogni sera dal tramonto fino alle 22 del 18 gennaio 2026.
Via dell’Amore gratuita
Ma non è di certo finita qui, perché il 7 dicembre l’accesso alla Via dell’Amore sarà gratuito dalle 15:00 fino alla chiusura. Si tratta di un’interessante scelta che nasce dal coordinamento tra associazione, Parco Nazionale delle Cinque Terre e Comune di Riomaggiore, tramite la quale scorgere il presepe da uno dei punti panoramici più celebri della costa ligure.
Il sentiero, infatti, mette a disposizione una vista completa del borgo e delle colline illuminate, completando l’esperienza del presepe con il fascino naturale e storico del paesaggio circostante.
Foto Canva
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