L’Eremo di Santa Caterina del Sasso, a Leggiuno, è uno dei luoghi più iconici dell’intero Lago Maggiore. Lo si vede comparire all’improvviso, incastonato in una parete di roccia che scende a strapiombo sull’acqua, come se fosse appeso sul blu del lago.
Il momento per visitarlo è novembre, quando oltre ai colori dell’autunno, è avvolto da una musica celestiale. Scopri perché e quando.
Un eremo sospeso tra acqua e roccia
La posizione è talmente scenografica da sembrare quasi irreale: un balcone naturale che cattura la luce dell’autunno e d’inverno, quando il sole scende basso e accende pareti e archi con sfumature calde.
Arrivarci è già parte dell’esperienza. Si scende attraverso una lunga scalinata vista lago oppure si sceglie l’ascensore scavato nella roccia. In entrambi i casi, si passa gradualmente dal mondo “di sopra” alla dimensione più raccolta e silenziosa dell’eremo.
Le origini tra leggenda e storia
La nascita dell’eremo è legata alla figura di Alberto Besozzi, un mercante locale scampato – secondo la tradizione – a una tempesta mentre attraversava il lago. Sopravvissuto per miracolo, scelse questo tratto di costa per ritirarsi in solitudine. Da quella scelta personale nacque una piccola comunità religiosa, che nel tempo costruì chiese, porticati e ambienti che ancora oggi conservano la loro essenza originaria.
L’eremo è un insieme di piccoli spazi collegati fra loro: i chiostri affacciati sul vuoto, la chiesa con frammenti di affreschi medievali, la terrazza panoramica che guarda verso la sponda piemontese. Tutto parla di raccoglimento, di lentezza, di un rapporto diverso con il paesaggio.
Perché visitarlo in autunno e inverno
L’Eremo di Santa Caterina del Sasso è affascinante tutto l’anno, ma in questa stagione acquisisce un’atmosfera particolare. Le giornate più corte rendono i colori più morbidi e il lago più quieto. Il turismo rallenta, il silenzio diventa protagonista e la vista sul Maggiore – soprattutto nelle ore del tramonto – assume toni quasi pittorici.
È il periodo migliore per chi cerca un luogo dove fermarsi, respirare, ascoltare. E per vivere l’eremo come era stato pensato: una finestra sulla natura dove l’essenzialità è tutto.
Visita guidata e concerto d’Avvento del 30 novembre
Il momento più speciale arriva alla fine di novembre, quando l’eremo ospita due appuntamenti consecutivi pensati per introdurre allo spirito dell’Avvento.
Il 30 novembre, infatti, è prevista:
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una visita guidata alle 15.00, per scoprire storia, ambienti e simboli del complesso;
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un concerto alle 16.00, con i canti del Coro Nives di Besozzo, eseguiti nella chiesa dell’eremo.
Un pomeriggio che unisce cultura, paesaggio e musica in un luogo già di per sé carico di spiritualità. Brani tradizionali e melodie dedicate all’attesa natalizia risuonano fra archi e affreschi, creando un’atmosfera semplice e intensa. Un modo diverso per vivere il lago e per entrare, senza fretta, nel clima delle feste.
Il concerto costa 3 euro e si può acquistare qui.
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