3mila km in Arabia Saudita in handbike, l’impresa di Matteo Parsani

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3mila km in Arabia Saudita in handbike in 30 giorni, l’impresa di Matteo Parsani è una grande avventura e la storia di un’eroica rivalsa personale sulle avversità della vita che diventa, per tutto il mondo, un simbolo di speranza, resilienza e determinazione.
Il Professor Matteo Parsani, docente di Matematica Applicata e Scienza Computazionale presso la King Abdullah University of Science and Technology (KAUST), ha concluso il suo viaggio “Athar: da est a ovest”.

3mila km in Arabia Saudita in handbike, l’impresa di Matteo Parsani

Partendo il 17 dicembre 2023, Matteo ha attraversato da est a ovest dieci città dell’Arabia passando per Dammam, Riyad, Al-Qasim (Burayda), Hail, AlUla, Red Sea Global, Medina, La Mecca, Gedda e concludendo il viaggio alla KAUST, percorrendo in handbike una distanza di oltre 3.000 chilometri, con una media di 150 chilometri al giorno. Il progetto, sostenuto dall’università saudita, ha un duplice obiettivo, quello di aumentare la consapevolezza sul tema della disabilità promuovendo lo sport e l’attività fisica e quello di fare luce sul tema del turismo accessibile.Prof Parsani a Jedda

Chi è Matteo Parsani

Sei anni fa, Matteo è rimasto vittima di un incidente che ha cambiato la sua vita, lasciandolo paralizzato nella parte inferiore del corpo. Dopo anni di meticoloso monitoraggio e riabilitazione, il Professor Parsani ha preso la straordinaria decisione di intraprendere una traversata senza precedenti in handbike, da costa a costa, attraverso il Regno dell’Arabia Saudita, al fine di promuovere l’attività fisica, lo sport e sensibilizzare le persone sul tema della disabilità. Questa titanica impresa non è solamente il simbolo di un trionfo personale sulle avversità della vita, ma rappresenta anche una grande fonte di ispirazione.

Il Professor Parsani ha visitato la sede dell’Authority for Persons with Disabilities e diversi centri di riabilitazione in tutto il Regno dell’Arabia Saudita, come l’Onaizah Association for Development and Human Services (Ta’heel) e la Children with Disabilities Association, entrando in contatto con persone con disabilità nei ristoranti AlBaik di Al-Qasim, Hail e al Jeddah Corniche Circuit. Durante tutto il suo viaggio e ad ogni tappa del suo percorso, il Professor Parsani è stato calorosamente accolto in ogni città, sperimentando quella che in Arabia Saudita chiamano “Hafawah”, la genuina ospitalità tipica di questi luoghi.

 

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Il Professore ha condiviso la sua preziosa esperienza con i residenti di ogni città visitata, immergendosi nelle tradizioni uniche di ogni regione ed esprimendo le sue sensazioni a riguardo: “Ho vissuto un’ospitalità calorosa ovunque io mi sia fermato. Ho fatto amicizia in diverse parti del Regno e questa è un’esperienza che custodirò dentro di me per sempre.” Inoltre, ha parlato delle sfide fisiche affrontate durante il viaggio e la motivazione che lo ha spinto a superarle: “È stato un viaggio impegnativo di 30 giorni, e sono felice di portare alto il valore del mio motto, ovvero “sognando in grande si può fare tutto ciò che ci si immagina.” Con il sostegno e la determinazione, sono riuscito ad affrontare ogni sfida.”

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