L’aurora boreale resta uno degli spettacoli naturali più potenti che si possano vedere. E l’inverno 2025/26 ha tutte le carte in regola per regalare serate da ricordare: l’attività solare è ai massimi, la finestra stagionale è appena iniziata e alcune destinazioni artiche risultano particolarmente convenienti da raggiungere.
Tra le rotte più smart spicca la Norvegia con Oslo porta d’ingresso competitiva secondo il suo Summer Report. Periodo consigliato? Da settembre a marzo, con la “finestra magica” tra le 22 e le 2 del mattino.
Perché il 2025 è l’anno giusto per l’aurora boreale
Perché coincidono finestre lunghe di buio, picco solare e una buona accessibilità aerea verso i nodi del Nord. Tradotto: più probabilità di vedere l’aurora (anche intensa), più opzioni per costruire l’itinerario e più valore per ogni notte passata a guardare il cielo. Se il sogno era nel cassetto, è il momento di tirarlo fuori.
C’è una puntata del nostro divertentissimo podcast Due per Trek! dedicata proprio a un’avventura in Donegal alla ricerca dell’aurora boreale, con tutte le indicazioni su dove andare e cosa fare.
Ascoltalo qui !
Le 6 mete top per inseguire l’aurora boreale
1. Tromsø, Norvegia
Capitale informale dell’Artico, unisce infrastrutture e natura: qui l’aurora, statisticamente, compare una notte su due. Di giorno: slitte trainate da husky, escursioni e un’offerta urbana vivace. Base perfetta se è il primo “viaggio aurorale” e vuoi alternare città ed esplorazione.
2. Lapponia, Finlandia
Sopra il Circolo Polare Artico, regala oltre sei mesi di notti aurorali. Da Rovaniemi al Lago Inari, puoi scegliere tra lodge immersi nella foresta e igloo di vetro per osservare il cielo senza uscire dal piumone. Ottima per famiglie e per chi sogna un mix tra “villaggio di Babbo Natale” e natura artica.
3. Isole Lofoten, Norvegia
Falesie, fiordi profondi e villaggi di pescatori: le Lofoten sono un set naturale dove l’aurora rimbalza su acqua e montagne. L’assenza di inquinamento luminoso aumenta la probabilità di avvistamento intenso. Perfette per chi fotografa (e per chi ama i paesaggi “drama”).
4. Islanda
Dalla zona di Akureyri fino a Húsavík, l’aurora incontra geyser, cascate e bagni geotermici come la Blue Lagoon: se vuoi aggiungere giornate “on the road” lungo la statale 1 e serate di caccia al cielo, è la cornice giusta.
5. Svalbard, Norvegia
L’arcipelago abitato più a nord del mondo è sinonimo di cieli artici purissimi, ghiacciai, lunghe notti polari e un senso di frontiera che altrove non c’è. È l’opzione più “estrema” della lista: richiede pianificazione attenta, ma ripaga con scenari unici.
6. Abisko, Svezia
Un microclima particolarmente secco e limpido fa di Abisko una delle località con più alta probabilità di avvistamento costante. L’Aurora Sky Station è un osservatorio panoramico pensato per chi “vuole andare sul sicuro” nelle serate chiave.
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Quando andare (e perché adesso)
La stagione aurorale corre da settembre a marzo, quando le notti sono più lunghe e spesso più limpide. Nelle serate giuste, lo spettacolo tende a intensificarsi tra le 22:00 e le 2:00, con colori che variano dal verde al viola. Il 2025/26, complice il picco dell’attività solare, amplia la finestra delle probabilità anche a latitudini insospettabili: se puntavi da tempo un viaggio nel Nord, questo è l’anno da segnare in agenda.
La Norvegia — con Oslo come principale porta d’accesso — secondo Skyscanner è tra le mete più convenienti per volare nel periodo: significa poter combinare più notti artiche senza sforare il budget, magari volando su Oslo e poi salendo verso Tromsø o le Lofoten.
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Spoiler: ne mandiamo poche, ma buone!
Come organizzarsi: 8 consigli pratici
- Scegli una base “furba”
Tromsø, Rovaniemi o Akureyri offrono voli, servizi e tour guidati: riduci il tempo logistica e massimizzi le notti di caccia. Oslo è indicata da Skyscanner come hub conveniente per il periodo: valuta combinazioni e scali strategici. - Fuggi dalle luci
Allontanati dai centri abitati: buio + cielo limpido restano la variabile numero uno. Anche 15–20 minuti di auto possono fare la differenza. - Esci anche con meteo incerto
Le aperture improvvise di cielo capitano: i fotografi nordici insegnano che “la notte buona” spesso inizia dopo la mezzanotte. - Vestiti a strati (bene)
Termico, pile, guscio antivento, guanti e calze tecniche: il freddo è parte dell’esperienza; gestirlo bene significa restare fuori più a lungo. - Treppiede e manuale
Per fotografare: treppiede, tempi lunghi (es. 5–15”), ISO medio-alti, messa a fuoco manuale su infinito. Portare batterie di scorta (il freddo le “scarica”). - App e siti dedicati
Monitora previsioni di attività solare e copertura nuvolosa: anche i tour locali si basano su questi strumenti per decidere direzione e orario. - Pianifica 3–4 notti
Per alzare le probabilità: meglio più notti nello stesso luogo che un mordi-e-fuggi su tratte lunghe. - Abbina attività diurne
Husky, motoslitte, ciaspole, terme: se la notte non collabora, il viaggio resta ricco. A Tromsø e in Lapponia l’offerta è ampia e ben organizzata.
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