Sicuramente avete sentito tutti parlare almeno una volta nella vita di Castelluccio di Norcia per via della splendida fioritura di lenticchie, ma la verità è che questo luogo dell’Umbria è anche un borgo d’alta quota immerso nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. In poche parole, è circondato da altipiani carsici (Pian Grande, Pian Piccolo e Pian Perduto) che si aprono come un teatro naturale tra vette dolcemente arcuate e depressioni profonde.
La neve invernale, dunque, trasforma tutto in un paesaggio uniforme in cui anche le strutture umane sembrano ridotte alla loro essenziale presenza di pietra e storia. Ecco come scoprire al meglio Castelluccio di Norcia in inverno.
Vie d’alta quota e tracce antiche
Quando la neve scende copiosa, il Pian Grande si trasforma in un vasto piano immacolato, spesso battuto dal vento che dà vita a forme morbide e onde ghiacciate. Il cielo terso sopra le cime più alte (tra cui il Monte Vettore, con i suoi 2.476 metri) si stacca dall’infinito bianco dando profondità allo sguardo.
E proprio qui esiste un reticolo di itinerari che gli escursionisti chiamano percorsi panoramici: alcuni circondano le grandi piane, mentre altri si alzano lungo dorsali e colli. Sentieri come l’anello sul Pian Grande o sull’adiacente Pian Piccolo sono adatti anche a chi è alle prime esperienze con racchette da neve, strumenti che consentono di avanzare senza affondare nel bianco manto soffice.
Ciaspolate e natura
Il fenomeno della “ciaspolata” è una delle attività invernali più diffuse in zona. Gruppi e guide locali organizzano uscite sia sul vasto altopiano che lungo anelli che attraversano faggete e spianate innevate, permettendo di assaporare scorci sui pendii e dettagli naturali che sfuggono allo sguardo da valle.
Nel corso di questi tragitti si percepisce la continuità del mondo naturale: orme d’animali selvatici, forme delle rocce affioranti e la successione delle pendenze si uniscono in un racconto visivo che parla di geologia secolare e cicli climatici rigidi.
Principali rotte invernali attorno a Castelluccio di Norcia
Ecco una selezione concreta di percorsi escursionistici e ciaspolate, con distanze, tempi indicativi, dislivelli e difficoltà.
- Anello facile sul Pian Grande: proposta classica per chi vuole muovere i primi passi nella neve bianca senza spingere troppo oltre i limiti fisici. Distanza di circa 14 km, con durata di 4 ore e un dislivello quasi nullo.
- Anello del Pian Piccolo: breve ma scenografico e di più o meno 8 km. Sono necessarie 3 ore con un dislivello minimo.
- Itinerario Forca di Presta – Pian di San Lorenzo: percorso di ciaspolata leggermente più impegnativo, con saliscendi modesti e paesaggi più “selvaggi”. La distanza è di circa 9 km da affrontare in 4-5 ore. Il dislivello è di approssimativamente 200 m.
- Anello del Monte Veletta o Monte Argentella: qui possono servire anche piccozza e ramponi nei tratti più duri. La distanza tipica è di 8-12 km (variabile a seconda dell’itinerario scelto), la durata stimata 4-6 ore mentre il dislivello va dai 250 a oltre 400 m.
- Grande Anello Classico – Pian Grande, Lago Scomparso, Monte Ventosola: percorribile con ciaspole nei periodi di buona neve. È lungo più o meno 22 km, per cui servono dalle 5 alle 6 ore. Il dislivello, invece, è di 520 m.
Come vivere l’inverno qui
Vivere questi luoghi in inverno “costringe” a confrontarsi con condizioni estreme: le temperature possono scendere drasticamente e la neve può arrivare a coprire vaste superfici, rendendo indispensabile un abbigliamento tecnico adeguato e l’uso di racchette o bastoncini per affrontare percorsi che variano da brevi esplorazioni a salite graduali verso punti panoramici più elevati.
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