D’inverno il Lago Maggiore cambia ritmo. Le sue acque si fanno più scure, il Golfo Borromeo resta sospeso in un silenzio quasi teatrale e i borghi sembrano respirare più lentamente. In questo scenario, fino al 6 gennaio 2026, l’Isola dei Pescatori si accende con “Isole di Luce – Trame d’acqua sul Lago Maggiore”, trasformando uno dei luoghi più iconici del lago in un paesaggio da fiaba moderna.
Un’installazione diffusa fatta di luci, colori e proiezioni che raccontano storia, tradizioni lacustri e il rapporto millenario tra l’isola e le sue acque. È un invito a visitarla proprio adesso, quando il turismo rallenta e la magia del lago cresce.
Un borgo che d’inverno sembra un presepe sull’acqua
L’Isola dei Pescatori – “borgo lacustre d’eccellenza” e unica isola del Golfo Borromeo stabilmente abitata – in inverno appare come un piccolo presepe sospeso sull’acqua.
Vicoli acciottolati, case strette una all’altra, barche ormeggiate, tetti di scandole, il suono del lago che rimbalza tra le facciate.
E quando cala il buio, le installazioni luminose trasformano il suo profilo in un’opera visiva emozionale che risalta ancora di più nella quiete della stagione fredda.
È il momento migliore per esplorarla con lentezza: entrare nella chiesa romanica di San Vittore, percorrere la via Ugo Ara, scendere fino alla “coda” dell’isola, affacciarsi dal belvedere mentre le luci si riflettono sull’acqua.
Perché è così speciale: un tema che nasce dal lago
Il tema di quest’anno – “Trame d’acqua” – racconta davvero l’identità dell’isola: le reti da pesca, la tintura della canapa, i fornelli dove, dal 1948, si immergevano le reti per renderle più resistenti.
Una pratica che richiedeva fuoco vivo, castagne essiccate e ore di lavoro: tradizione e tecnica, acqua e legno, montagna e lago.
Le installazioni riprendono proprio i colori del fuoco e le texture delle reti, con giochi di luce che dialogano con il paesaggio e con il piccolo e prezioso Ecomuseo della Pesca.
È un racconto visivo che dona profondità alla visita: mentre cammini, non vedi solo luci, ma storie.
Da non perdere: i presepi degli abitanti
Nel mese di dicembre, gli isolani espongono presepi artigianali nelle corti e nelle finestre, una tradizione che rende la visita ancora più intima.
La combinazione tra luci artistiche, vicoli in penombra e presepi diffusi crea un’atmosfera unica in tutto il Golfo Borromeo.
Un evento che valorizza tutto il lago
“Isole di Luce” è diventato in pochi anni un appuntamento atteso non solo dai residenti ma anche dai visitatori che cercano un modo diverso di vivere il Lago Maggiore.
L’illuminazione è visibile da tutto il Golfo Borromeo, anche dalle frazioni collinari: un’idea che permette di godere dello spettacolo anche da punti panoramici meno noti.
E mentre l’isola brilla, anche Stresa, Baveno e Verbania animano il loro inverno con installazioni, mercatini ed eventi, creando un percorso diffuso che rende la visita ancora più ricca.
Perché andarci proprio adesso
Perché l’inverno è la stagione più sincera del Lago Maggiore.
Quando il vento è leggero, le acque riflettono le luci come un velluto scuro.
Quando cammini sulle passerelle dell’isola, senti solo i tuoi passi e lo sciabordio del lago.
E quando torni sulla terraferma e riguardi l’isola illuminata da lontano, capisci perché qui l’inverno è più magico che altrove.
È un viaggio breve, semplice, perfetto per chi cerca un momento di luce in mezzo alla stagione più quieta dell’anno.
Foto Distretto dei Laghi
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