In queste colline del Piemonte il foliage è così intenso che sembra dipinto

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A novembre, le colline di Langhe, Monferrato e Roero si trasformano in un mosaico di colori. Qui l’autunno non è solo una stagione: è un’opera d’arte che si rinnova ogni anno, quando le foglie delle vigne si tingono di rosso, giallo e arancio.

Non esiste un giorno preciso in cui inizia lo spettacolo, perché il momento dipende dalla vendemmia e dal clima. Ma chi arriva in queste settimane trova un paesaggio struggente, in continuo mutamento.

Il foliage tra le colline del vino

Il cambiamento inizia quando i viticoltori staccano gli ultimi grappoli. Da quel momento, le foglie – ormai libere dal loro compito – si trasformano. Il Nebbiolo, da cui nascono Barolo, Barbaresco e Roero, vira verso un giallo intenso. Il Moscato segue lo stesso destino dorato, mentre il Dolcetto – sempre più raro – si accende di rosso fuoco.fliage-langhe
Le viti di Barbera e Freisa offrono sfumature più cupe, violacee, ma capaci di sorprendere nelle giornate limpide.

I luoghi migliori per ammirare il foliage

Nel Monferrato, i vigneti di Moscato disegnano paesaggi incantati intorno a Canelli e Santo Stefano Belbo. Dalla Torre dei Contini, a pochi minuti a piedi dal centro storico di Canelli, lo sguardo abbraccia colline che sembrano onde dorate.piemonte_foliage

Nelle Langhe e nel Roero, il viaggio continua lungo la Strada Romantica, 130 km di percorsi panoramici tra boschi, vigneti e noccioleti. Qui ogni curva regala una nuova prospettiva, tra le colline del Barbaresco e dell’Alta Langa. Per chi ama camminare, la Rete Sentieristica del Roero offre itinerari ideali per il trekking autunnale, immersi in una natura che alterna tartufaie e piccoli borghi sospesi sulle creste.

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I belvedere più spettacolari

Nella Langa del Barolo, i punti panoramici più suggestivi sono quelli di La Morra, dalla torre campanaria o dal belvedere, e di Monforte, Serralunga, Castiglione Falletto e Grinzane Cavour, dove il celebre castello offre una vista simbolo dei Paesaggi Vitivinicoli Unesco.Torre dei Contini_Davide Greco e Vanessa Vettorello_Parallelozero_Archivio Ente Turismo LMR
A Barbaresco, invece, la Torre panoramica di 36 metri permette di osservare dall’alto le distese di Nebbiolo e il lento mutare delle sfumature: una finestra a 360 gradi su uno dei paesaggi più iconici d’Italia.
Foto LMR_foliage_ credits dabun films, Davide Greco e Vanessa Vettorello_Parallelozero_Archivio Ente Turismo LMR

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