A novembre, nel nostro Paese, il foliage si fa più raro. I colori resistono solo in alcune aree: parchi esposti al sole, colline chiuse dal vento e boschi di castagno ancora carichi. Le foglie durano poco, l’aria si fa più tagliente e le giornate corrono. Serve arrivare nel momento giusto.
Il premio è semplice: quiete, pochi turisti e borghi rallentati. In questo periodo non c’è l’esplosione di ottobre, però il giallo e il rosso tornano vivi nella luce chiara del pomeriggio. Un viaggio breve basta per coglierli e sfogliando la gallery si possono scoprire i luoghi d’Italia migliori in cui ammirare il foliage di novembre.
Val d’Orcia, Toscana
Colline larghe, file di cipressi e vigneti che perdono tono un giorno dopo l’altro. A novembre il paesaggio cambia pelle: meno contrasto, ma più sfumature. Il rosso dei filari diventa marrone, il giallo si attenua e qualche pioppo tiene duro lungo i fiumi. Le strade bianche della Val d’Orcia restano vuote, i borghi si muovono lenti e le botteghe lavorano senza fretta. Contemporaneamente, la luce è corta ma pulita, taglia i campi al pomeriggio e accende quello che è rimasto.
Oasi Zegna, Piemonte
Presso l’Oasi Zegna l’autunno non fa rumore. Le pendici si colorano piano e novembre lascia in giro quello che resta: larici dorati, faggi scuri e qualche ciuffo rosso tra i castagneti. La strada panoramica taglia i versanti e basta fermarsi nei belvedere per osservare il bosco cambiare tono con la luce. La maggior parte dei gruppi è già tornata in città, perciò si cammina senza folla, con la montagna che sembra spenta ma ancora viva negli ultimi colori. Foto di Federicoamato73 – Opera propria, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia
Foresta Umbra, Puglia
Il nome inganna, perché ci troviamo in Puglia: la Foresta Umbra, a novembre, esplode di querce, faggi e agrifogli con chiazze gialle e ramate sui versanti più freddi. L’umidità sale dal sottobosco, la luce filtra bassa e il terreno è scuro e soffice. La strada che entra nel parco è già un assaggio: curve strette, muri di alberi e tappeti di foglie che inghiottono ogni rumore. Novembre qui non promette miracoli, però qualche sfumatura la strappa ancora prima che il vento ripulisca tutto.
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Monti Cimini, Lazio
Boschi fitti, strade ombrose e castagni alti che tengono ancora qualche foglia. A novembre, i colori dei Monti Cimini non sono brillanti come quelli di ottobre, ma resistono sulle colline chiuse dal vento: rame, ruggine e giallo spento. Il Lago di Vico resta calmo, riflette tronchi nudi e macchie scure di bosco. Poca gente, parcheggi vuoti e, soprattutto, silenzio vero. È un autunno onesto: niente scenografie esagerate, solo sentieri corti e un ultimo strato di foglie che copre tutto.
Lago Federa, Veneto
Il Lago Federa è piccolo e caratterizzato da pareti chiare intorno e larici che a novembre tengono l’ultimo oro. L’acqua è ferma, quasi vetro: riflette rami spogli, qualche ciuffo ancora acceso e le creste che sembrano già inverno. Non c’è frenesia. Il sentiero che sale è ripido quel tanto che basta, terra fredda, odore di resina e aghi ovunque. L’atmosfera è pulita ed essenziale. Colori pochi, ma netti: giallo chiaro, marrone di bosco e azzurro scuro del lago.
Strada del Sagrantino, Umbria
Per ultimo, vi consigliamo di ammirare il foliage di novembre in Italia presso la Strada del Sagrantino, con le sue colline morbide, i vigneti ordinati e qualche bosco sparso tra i filari. In questo mese i colori che più emergono sono rame e arancio spento, mentre qualche quercia resiste tra i campi. L’aria è fresca, secca, e il silenzio avvolge i borghi piccoli che punteggiano la zona. Le strade seguono le curve dei pendii e i pochi turisti si fermano ai meravigliosi belvedere.
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