Senza ombra di dubbio, Greccio si distingue per la sua unicità nel panorama dei borghi italiani grazie a un legame profondo con San Francesco d’Assisi e alla nascita del primo Presepe Vivente della storia. Ma questo non è di certo tutto.
Arroccato a circa 705 metri di altezza sulle pendici del Monte Lacerone, il paese offre una vista estesa sulla Valle Santa Reatina e sulle colline circostanti, tra boschi di querce e lecci, sorgenti cristalline e antichi edifici medievali.
Oltre alla bellezza paesaggistica, quindi, la sua fama si deve all’evento storico che qui si svolse nel 1223, quando Francesco scelse una grotta naturale per ricreare la Natività con un bue, un asino e la partecipazione degli abitanti. Da allora, Greccio è diventata meta di pellegrinaggio, simbolo di spiritualità e custode di una tradizione che ogni anno richiama visitatori da tutto il mondo.
San Francesco e i presepi
Il primo Presepe Vivente nacque dalla volontà di rendere tangibile il mistero della nascita di Gesù a un popolo semplice. Francesco, aiutato dal nobile Giovanni Velita, allestì la mangiatoia in una grotta naturale sul Monte Lacerone, creando una scena tanto semplice quanto suggestiva. Oggi quella caverna è la Cappella della Natività, parte del Santuario di Greccio, ornata da affreschi che riproducono il primo Natale e la Natività di Betlemme.
Dal 1972, la rievocazione storica consente di rivivere quell’accaduto tra atmosfere di luce e silenzio, mentre il Museo Internazionale del Presepe custodisce opere artistiche provenienti da tutto il globo, interpretazioni contemporanee che continuano a emozionare per la loro profondità. Durante le festività natalizie, il paese si anima con mercatini di artigianato e prodotti locali, trasformando le piazze e le stradine in un percorso tra arte, storia e sapori tradizionali.
Cosa vedere a Greccio
Il borgo medievale si sviluppa attorno al nucleo fortificato, con un impianto che risale all’XI secolo. Tra le sue possenti mura, si conservano i resti del castello originario, dove ancora si intravedono tratti della pavimentazione antica e alcune delle torri medievali che un tempo sorvegliavano l’ingresso al paese.
In cima al colle si erge la Chiesa Collegiata di San Michele Arcangelo, impreziosita da tele e affreschi cinquecenteschi, e la torre campanaria, costruita in posizione separata sui resti di una torre di cinta, aggiunge un elemento singolare allo skyline del borgo. Nella piazza principale, la Chiesa di Santa Maria del Giglio spicca per le sue decorazioni interne e l’architettura storica, testimonianza dei secoli di trasformazioni architettoniche.
Tra vicoli lastricati e scalinate si snoda il Sentiero degli Artisti, un percorso che muta le facciate delle case in tele a cielo aperto, con opere che intrecciano arte contemporanea e spiritualità francescana. Statue e affreschi celebrano San Francesco, immerso tra boschi e rocce, mentre poco fuori dal centro, sorgenti come Fonte Lupetta mettono a disposizione acque fresche e leggere, perfette per una pausa, accanto a spazi verdi attrezzati per pic nic e piccoli rifugi dove assaporare il silenzio dei monti.
Il vero cuore di Greccio, però, è il Santuario dedicato a San Francesco, complesso che sembra emergere dalla roccia stessa. Il nucleo originario è la Cappella del Presepe, edificata sulla grotta dove, nel 1223, Francesco realizzò, per l’appunto, la prima rappresentazione vivente della Natività.
Sotto l’altare moderno si conserva la roccia originale dove fu deposto il simulacro del Bambino Gesù, mentre affreschi raccontano la Natività a Greccio e a Betlemme, con figure di Giovanni Velita, la moglie Alticama e gli abitanti del luogo. Il Santuario custodisce numerosi tesori artistici e architettonici, con chiostri, cappelle e spazi per la meditazione, ed è tappa fondamentale del Cammino di San Francesco.
Itinerari escursionistici a Greccio
Greccio è anche impreziosita da una rete di sentieri grazie a cui esplorare il territorio tra storia e natura. Ne è un esempio il percorso verso la Cappelletta che sale fino a 1205 metri, raggiungendo il primo rifugio di Francesco tra faggete e carpini, con panorami che spaziano sulla Valle Santa e, nelle giornate limpide, fino alla cupola di San Pietro a Roma.
C’è poi il tragitto verso la Fonte Lupetta che si dirama tra boschi, fontanili e prati narrando leggende francescane come l’incontro con un lupo. Capo Peschio regala uno sperone roccioso con una croce e un belvedere sulla vallata, ideale per leggere il Cantico delle Creature e riflettere sul legame tra uomo e natura.
Per escursioni più lunghe, il sentiero verso Stroncone collega Greccio al paese umbro tremite colline e faggete, regalando viste sui Monti Reatini e sulla pianura sottostante.
Come arrivare
Parte della provincia di Rieti, Greccio è raggiungibile in auto tramite la SS79 o strade secondarie che costeggiano borghi e vallate.
Per chi preferisce mezzi pubblici, collegamenti locali uniscono il capoluogo ai paesi vicini. I sentieri e percorsi ciclabili della Conca Reatina permettono di avvicinarsi al borgo in bici o a piedi, immergendosi gradualmente nella sua atmosfera storica e naturale.
Foto Canva
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