Quando le foglie cambiano colore e il profumo di legna bruciata riempie l’aria, la Val di Taro diventa uno dei luoghi più suggestivi dell’Appennino parmense. I boschi si tingono di rosso, giallo e rame, i castagneti si riempiono di frutti e i borghi di montagna si animano di eventi dedicati alla natura e alla buona tavola.
È il momento perfetto per rallentare, camminare tra i sentieri e scoprire un territorio che conserva intatti i ritmi e i sapori dell’Appennino emiliano.
Tra castagni e foglie dorate: l’autunno in Val di Taro
Tra le esperienze più belle c’è l’anello della Via Francigena nel tratto che attraversa Collecchio e il Parco del Taro, parte del progetto “Dal Museo Guatelli al territorio”, che unisce arte, tradizione e gastronomia. Il percorso attraversa boschi e borghi, toccando luoghi simbolo come Ozzano, la Corte di Giarola e la Pieve di San Biagio a Talignano.
Durante la camminata, le soste diventano momenti di scoperta: degustazioni di prodotti tipici come salumi, busilan (la ciambella locale) e primi piatti emiliani si alternano a visite culturali e panorami immersi nel foliage.
I sentieri più belli del Taro
Oltre alla Via Francigena, la valle offre una rete di percorsi ideali per il trekking autunnale:
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Il Sentiero dei Castagni tra Bedonia e Compiano, che si snoda tra boschi antichi e piccoli borghi medievali;
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La passeggiata alle Gole del Taro, all’interno della riserva naturale, tra fiumi, ponti in pietra e castagneti secolari;
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Il percorso del Monte Penna, con viste spettacolari sulle Alpi Apuane e sull’Appennino ligure, perfetto per chi ama i panorami d’alta quota.
Ogni itinerario regala un’immersione totale nella natura e nella cultura del territorio, tra silenzi, profumi di terra bagnata e la luce morbida dell’autunno.
Sapori e tradizioni del bosco
In autunno la castagna è la regina della valle: protagonista di sagre, mercatini e menu a tema. Nei borghi di Borgotaro, Bedonia e Albareto, trattorie e ristoranti propongono piatti a base di farina di castagne, funghi porcini e miele di montagna.
Il Fungo di Borgotaro IGP è un’altra eccellenza da non perdere: raccolto nei boschi di faggio e castagno, profuma ogni piatto, dalle tagliatelle alle zuppe rustiche.
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Il Museo Guatelli e il tema del viaggio
Punto di partenza ideale per scoprire la zona è il Museo Guatelli di Collecchio, che racconta il mondo contadino attraverso oggetti, attrezzi e storie legate al viaggio e al lavoro. Le sue iniziative, come la rassegna autunnale dedicata ai cammini, invitano a riscoprire il territorio come esperienza di lentezza e memoria.
Un autunno da vivere passo dopo passo
La Val di Taro in autunno è un mosaico di esperienze: camminate nella natura, soste gastronomiche, incontri con la tradizione. Qui il foliage non è solo uno spettacolo per gli occhi, ma un invito a rallentare e riconnettersi con la terra, tra il profumo delle castagne e la luce dorata dei boschi.
Foto Parco Carrega – Casetta al Lago della Svizzera – di F. Lugli
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