La Diga di Fusino e la Diga di Valgrosina si trovano nella Val Grosina, una delle valli laterali più affascinanti e meno battute dell’alta Valtellina. Siamo sopra Grosio, nel tratto di valle che sale verso Malghera, tra prati, abetaie, masùn restaurati e viste aperte sulla catena del Bernina.
È un angolo che ha conservato un carattere rurale forte, dove il paesaggio alpino convive con alcuni dei più importanti impianti idroelettrici italiani.
Diga di Valgrosina: la più recente e la più potente
Chi prosegue oltre Fusino raggiunge, dopo un ulteriore tratto di strada e un piccolo ponte, la Diga di Valgrosina, molto più moderna. È l’invaso più piccolo della valle, ma anche quello con il ruolo strategico più importante: chiude l’intero sistema idroelettrico dell’alto bacino dell’Adda e alimenta la centrale che produce la quantità maggiore di energia di tutto il complesso valtellinese.
È una struttura compatta, quasi mimetizzata nella roccia, affacciata su una conca dove in autunno i colori virano dal verde scuro al giallo, fino all’arancione dei larici più esposti. Da qui partono diversi sentieri verso Malghera, i laghi alpini della zona e gli alpeggi d’alta quota.
Diga di Fusino: il primo bacino “milanese”
Il lago artificiale di Fusino è uno dei simboli della storia industriale della valle. Fu il primo bacino costruito da AEM Milano in Valtellina, quando all’inizio del Novecento la città cercava nuove fonti di energia pulita per alimentare tram, fabbriche e illuminazione. L’invaso è incastonato in una conca ampia e verde, raggiungibile facilmente in auto o a piedi lungo la strada che sale da Fusino. 
Il colpo d’occhio è notevole: acqua chiara, boschi fittissimi e una serie di baite sparse tra i prati. È una zona perfetta per passeggiate autunnali, grazie ai larici che si accendono e alla luce limpida tipica delle mezze stagioni.
Una valle che racconta tutta la storia dell’idroelettrico
La Val Grosina è un manuale a cielo aperto sulla storia dell’energia idroelettrica in Valtellina. Le due dighe raccontano due epoche e due approcci diversi:
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Fusino è il passato: un’opera pionieristica, legata alla prima grande espansione elettrica di Milano.
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Valgrosina è il presente: un progetto recente, tecnologico, strategico, che permette di sfruttare al massimo la potenza dell’acqua dell’alto Adda.
Insieme rappresentano un sistema ancora oggi essenziale per la produzione energetica lombarda. Un frammento di storia che vive immerso in un paesaggio che non ha perso autenticità.
Passeggiata autunnale tra baite, larici e acqua azzurra
L’autunno è uno dei momenti migliori per visitare la zona. La strada fino a Fusino è panoramica, i parcheggi sono comodi e i percorsi a piedi sono adatti anche alle famiglie.
Salendo verso Valgrosina il paesaggio si apre e i larici diventano i veri protagonisti del panorama. L’atmosfera è silenziosa, l’aria è fresca e la luce radente esalta forme, colori e riflessi dell’acqua.
Un’escursione semplice, ma perfetta quando si vuole respirare un po’ di montagna lontano dai luoghi più frequentati.
Foto Di Gaggi Luca 76, CC BY 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=54002383, Tiziano gandola Valtellina
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