All’estremità meridionale del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga si apre una vasta superficie d’acqua che in inverno assume un aspetto severo e stranamente familiare a chi ha visto immagini di latitudini più settentrionali. Parliamo del Lago di Campotosto, una bacino situato a oltre 1300 metri di altitudine e che corrisponde al’’invaso artificiale più esteso dell’Abruzzo. Con i suoi circa 14 chilometri quadrati e una fascia costiera lunga oltre 40 chilometri, è anche uno dei più grandi d’Europa.
Quasi tutte le stagioni portano con sé un’identità diversa per questo angolo della regione, ma l’inverno lo riveste con una sorta di monocromia glaciale. Alle prime gelate, infatti, l’acqua si indurisce fino a bloccare vasti tratti della superficie, una trasformazione che, secondo alcuni, richiama i paesaggi dell’Alaska con distese ghiacciate, silenzi profondi e montagne imbiancate che sembrano provenire da un mondo lontano. Eppure, siamo ancora nel cuore dell’Appennino.
Esperienze outdoor e natura selvaggia
Anche durante la stagione fredda, il Lago di Campotosto invita a fare attività all’aperto: dalla fotografia naturalistica all’osservazione degli uccelli, dalle escursioni lungo i percorsi che costeggiano il bacino all’esplorazione dei piccoli corsi d’acqua che lo alimentano. Il silenzio tipico di questa stagione amplifica il suono dei passi sulla neve e il crepitio del ghiaccio, rendendo ogni spostamento un‘esperienza sensoriale completa.
Per chi desidera avvicinarsi alla fauna, i margini del lago e le radure circostanti offrono scorci privilegiati. È comune scorgere gruppi di oche selvatiche o cigni che si riposano sulle acque ghiacciate, mentre i rapaci sorvolano le vette vicine alla ricerca di prede.
Tra le escursioni e le traversate percorribili anche nei mesi freddi (condizioni climatiche permettendo e con la giusta cautela ed attrezzatura) si possono considerare:
- Giro del Lago di Campotosto: il tracciato completo si estende per decine di chilometri ed è uno dei percorsi classici per chi ama camminare con ciaspole o scarponi robusti.
- Salita dal piazzale della diga del Rio Fucino verso l’altopiano del Coppo e il Peschio Menicone: un percorso panoramico con scorci sul lago ghiacciato e sulle creste circostanti. Spesso occorre affrontarlo con le ciaspole fino al piano e attrezzatura tecnica nelle parti più alte.
- Variante verso Monte di Mezzo con partenza da Campotosto: tragitto più impegnativo, indicato agli escursionisti esperti e praticanti di escursionismo invernale.
- Tappa del Cammino Naturale dei Parchi da Campotosto al lago: itinerario panoramico di alcune ore che collega vallate e spazi aperti dell’Appennino centrale. Anche se parte del percorso è più popolare in altre stagioni, può essere affrontato con attrezzatura adeguata e condizioni di neve sicure.
Architettura e borghi tra ghiaccio e storia
Molto interessanti sono anche i centri abitati intorno al lago. Ne sono degli esempi Campotosto e Mascioni che custodiscono chiese antiche, fontane in pietra e portali scolpiti che raccontano storie di comunità montane e pratiche agricole tradizionali.
Visitandoli ci si rende conto che le costruzioni civili e religiose sono realizzate con materiali locali, resistenti al freddo e al vento, testimoni di come l’uomo abbia adattato l’architettura al clima rigido e al territorio montano.
Consigli pratici per visitare il Lago di Campotosto in inverno
L’inverno qui è freddo e con temperature tra circa ‑5 °C e 4 °C con nevicate frequenti. Questo tipo di clima nasce dal fatto che il lago si trova a 1313 metri di altitudine all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, e che quindi può ghiacciare totalmente o parzialmente. Per questo motivo vi consigliamo:
- Abbigliamento e attrezzatura: vestiti termici e resistenti al vento. Indumenti a strati con intimo tecnico, pile, giacca pesante antivento/impermeabile e guanti. Scarpe robuste con buona tenuta su neve e ghiaccio sono raccomandate. In alcune circostanze bastoncini da trekking e ciaspole possono fare la differenza, soprattutto in presenza di neve compatta o profonda.
- Logistica e sicurezza: la zona è relativamente isolata e i servizi come bancomat o negozi possono essere limitati, quindi avere contanti e bene organizzato il proprio equipaggiamento è una scelta molto prudente.
- Attenzione al meteo: in montagna può mutare rapidamente in inverno, con venti forti e improvvisi cambi di temperatura. Ciò vuol dire che controllare le previsioni poco prima della partenza e adattare piani e attrezzature alle condizioni reali è sempre importante.
Foto Canva
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