La raclette è uno dei grandi piaceri dell’inverno. Non è solo formaggio fuso: è un rito che scalda, un gesto da baita, una tradizione che sulle Alpi ha ancora un valore culturale forte.
La si prepara ovunque, ma ci sono luoghi in cui la raclette è fatta come si deve: lenta, profumata, cremosa, servita porzione dopo porzione.
Ecco i luoghi dove non si mangia “una raclette”, ma ‘la’ raclette.
Come si mangia davvero la raclette
La versione autentica non ha nulla a che vedere con le piastrine elettriche da tavola.
La raclette originale si mangia à la meule: mezza forma viene scaldata davanti alla fiamma, la superficie inizia a sciogliersi e il maestro racletteur raschia il formaggio filante direttamente nel piatto. 
Da lì, il rito:
– patate lesse (intere, con la buccia)
– cetriolini e cipolline per bilanciare la ricchezza
– pane locale, spesso di segale
– e la possibilità di chiedere “un’altra raschiata” finché si ha voglia
Si mangia a piccoli giri, senza fretta, aspettando la porzione successiva. Ogni servizio ha un sapore leggermente diverso, perché cambia la tostatura della crosticina. È questo che rende la raclette così irresistibile. Oltre alla sua base: il formaggio raclette.
Valais (Svizzera): la patria della raclette
Tutto parte da qui: dal Canton Vallese, dove la raclette ha un nome protetto, Raclette du Valais AOP, e una lunga storia legata agli alpeggi.
Dove mangiarla al top:
Le Mayen – Crans Montana
Qui si propone la degustazione comparata di 4 diversi formaggi da raclette dop del Vallese, che cambiano di settimana in settimana.
Twin Peaks – Crans Montana
Si torva all’interno dell’Alaia Lodge: raclette dop a discrezione in un ambiente giovanile e conviviale.
Le Mazot – Nendaz
Probabilmente il tempio della raclette vallesana. Servita porzione dopo porzione, come in una liturgia gastronomica.
Le Gruyérien – Sion
Semplice, pieno di locali, raclette fatta con precisione artigianale.
Vieux-Chalet – Crans-Montana
Atmosfera calda, formaggi impeccabili, servizio alla fiamma.
Haute-Savoie (Francia): la raclette più golosa
In Francia la raclette è vissuta con entusiasmo, soprattutto in Savoia. Qui le porzioni sono più ricche e i formaggi più vari.
Dove provarla
La Table des Dames – Morzine
Raffinata e piena di personalità, con selezione di formaggi savoiardi.
Le Flocon – Chamonix
L’idea di baita in centro città. Raclette sontuosa, di grande comfort.
Ferme de Montvalezan – La Rosière
Formaggi d’alpeggio, latte crudo, ambiente di montagna autentico.
Valle d’Aosta: la migliore raclette italiana
La tradizione non nasce qui, ma i valdostani l’hanno fatta propria, grazie alla loro forza nel lavorare latte e formaggi. Dove andare:
La Rasella – Gressoney-Saint-Jean
Raclette ricca, atmosfera walser, formaggi locali strepitosi.
L’Abri du Ski – Champoluc
Porzioni generose, ambiente caldo, perfetto dopo una giornata sugli sci.
Alpi svizzere centrali: la versione più rustica
Qui la raclette è campagnola, essenziale, quasi spartana. Ed è proprio questa la sua forza.
Bärghuis Niederhorn – Beatenberg
Vista incredibile sul trittico Eiger-Mönch-Jungfrau, raclette pulita e perfetta.
Fromagerie de Gruyères – Gruyères
Più nota per la fondue, ma la raclette con formaggi della zona è sorprendente.
Dove mangiare la raclette al fuoco vivo
I luoghi che mantengono la fusione tradizionale sulla fiamma sono sempre meno, e per questo ancora più preziosi.
Café du Pont – Val d’Hérens (Svizzera)
Rito intatto, atmosfera d’altri tempi, raclette che “si raschia” finché vuoi.
Les Rousses – Jura francese
Una delle zone dove la tradizione del taglio manuale è ancora sacra.
Perché mangiarla adesso
Perché la raclette è inverno allo stato puro, montagna, neve, camino.
È il piatto che dà un senso alla neve, ai rifugi, alle mani fredde dopo una giornata fuori.
Funziona ovunque, ma sulle Alpi diventa un’esperienza: un modo per sedersi, rallentare, condividere e assaggiare formaggi che parlano davvero del loro territorio.
Foto Canva, Crans Montana
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