San Vigilio / San Martin: le Dolomiti a misura di famiglia

Dove la montagna è family friendly: tante belle escursioni anti noia, la spiaggia alpina, il parco dei gufi e lo yoga nella yurta mongola

San Vigilio / San Martin: le Dolomiti a misura di famiglia

La vacanza in montagna fino a qualche decennio fa era spesso associata alla fatica. Le salite sono faticose, non ci sono dubbi. Negli ultimi tempi, la vacanza in montagna si è ammorbidita: le salite non sono state spianate, sia chiaro, ma tante idee hanno reso la montagna più fruibile per tutti. Persino per i bambini.

San Vigilio / San Martin: le Dolomiti a misura di famiglia

Anche San Vigilio / San Martin, località dolomitica in Alto Adige, ha escogitato proposte che strizzano l’occhio alle famiglie in vacanza con lo scopo di fare felici i bambini e quindi i genitori. A cominciare dall’attività per eccellenza che si pratica sulle Alpi: l’escursionismo, che diventa family friendly.

il “Tru dles Liondes”, la camminata delle leggende

In questo territorio dove le Dolomiti hanno disegnato un ambiente fiabesco, molte passeggiate sono dedicate ai più piccoli, come il “Tru dles Liondes” (camminata delle leggende), percorribile anche con il passeggino, dove si scoprono le incredibili leggende del misterioso “Regno del Fanes”, il cui popolo si era alleato con le marmotte. Si scopre il coraggio della figlia della regina, Dolasilla, dotata di magici poteri ed armi forgiate dai nani e di tutti i personaggi che animano le montagne intorno a San Vigilio. Un divertente quiz (da ritirare all’ufficio turistico o al centro parco) intrattiene i bambini e li facilita a memorizzare storie e personaggi del magico Regno del Fanes. 10 stazioni con cartelli colorati descrivono le leggende ladine di Fanes: un’occasione per imparare qualche nome ladino e approfondire la cultura del territorio.

E il “Tru Vistles” a San Martino

Il “Tru Vistles” a San Martino attira per i numerosi giochi lungo il percorso, ragion per cui invece di un’ora si impiega più tempo a percorrerlo: ogni sosta è un momento divertente per arrampicare, stare in equilibrio, scavalcare ostacoli e mettersi alla prova.

I sentieri circolari “Col dl’Ancona”

I sentieri circolari “Col dl’Ancona” offrono tante scuse perfette per fare lunghe pause: giochi, altalene giganti, amache, carrucola, percorso di equilibrio, scivoli, dondoli, castelli, labirinti di tronchi, installazioni in legno e uno speciale punto d’osservazione con cannocchiale attirano l’attenzione dei piccoli camminatori mentre i genitori ammirano il maestoso paesaggio sulla Putia. Grazie alla cabinovia Piz de Plaies si raggiunge facilmente la cima del Col d’Ancona, dove si può camminare e rifocillarsi ai rifugi. Su questa altura panoramica si salta sul trampolino gigante Nokian munito di photopoint per immortalare i salti dei bambini. Non manca al rifugio “Utia al Cir” un mini zoo con conigli, caprette e pony.

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Un’altra escursione che scongiura la fatidica domanda “Quanto manca?” è quella della Val di Morins di Longiaru, ovvero l’incantata valle degli 8 antichi mulini, dove si cammina accanto al torrente Seres e si fa sosta ad ogni mulino. Nemmeno i più piccoli restano immuni dalla bellezza del luogo.

Castelli di sabbia in montagna

A San Vigilio la vacanza alpina promette un angolo che diventa il pezzo forte per chi vuole costruire castelli di sabbia anche in montagna: si tratta di Ciamaor, una spiaggetta lambita dal torrente San Vigilio, che sgorga da ben 40 sorgenti chiamate “les fontanes”. A piedi nudi sulla sabbia, circondati da un paesaggio dolomitico di grande bellezza, si gioca con l’acqua e si modella la sabbia. In questa splendida “valle dai Tamersc” si può trascorrere una giornata intera tra giochi d’acqua, sonnellino sulle amache, picnic sui tavoli o sull’erba: l’ampia area è attrezzata e un chiosco in legno dall’architettura alpina riserba golose merende.

San Vigilio / San Martin: le Dolomiti a misura di famiglia

L’acqua non è mai alta e priva di corrente: anche i più piccoli possono divertirsi in sicurezza. In uno dei piccoli “laghetti” è stata installata una nave dei pirati in legno: galleggiando sull’acqua le avventure prendono altre forme fantasiose. Il torrente dei pirati? Il fiume dei corsari? E se pensiamo ai pirati, il pensiero vola ai pappagalli, compagni di imprese temerarie. Vicino alla spiaggetta, non ci sono propriamente pappagalli ma un centinaio di gufi, civette, allocchi. Lo stupendo”Owl Park San Vigilio” ospita più di 80 rapaci di 30 specie diverse. La guida Mario Kelemina spiega ai bambini le diverse caratteristiche di ogni specie: dove vivono, di cosa si nutrono, le abitudini sociali e come la loro presenza costituisca un anello importante nell’ambiente alpino.

Yoga a misura di bambino

Anche lo Yoga è a misura di bambino: speciali lezioni dedicate ai bambini vengono tenute al parco di San Vigilio, un luogo fresco anche in estate, all’ombra di grandi pini e abeti, accanto al torrente. Proprio nel cuore di questo parco è stata montata un’autentica yurta mongola dove gli insegnanti organizzano diversi workshop e corsi.

San Vigilio / San Martin: le Dolomiti a misura di famiglia

San Vigilio / San Martin: alla scoperta della cultura ladina

San Vigilio – Dolomites è la cooperativa turistica nata per promuovere questo speciale territorio che si estende tra i paesi di San Vigilio di Marebbe e di San Martino in Badia. Oltre alla bellezza della natura alpina, questa incantevole regione votata al turismo, possiede delle caratteristiche che pochi altri luoghi alpini hanno: la lingua, la tradizione e la cultura ladina. L’ospitalità, la cucina, l’atmosfera, l’accoglienza sono impregnate di un flair speciale che si percepisce fin da subito dal dolce suono della lingua ladina: il buongiorno mette di buon umore con un “Bun De” e l’arrivederci suona con un incomprensibile “A s’odëi” che strappa un sorriso. La vacanza diventa una scoperta non solo di zone di grande bellezza ma anche di un patrimonio immateriale che non si tocca con mano ma si vive.

San Vigilio è un vivace centro turistico che non ha perso il suo carattere di paese alpino; comprende anche le minuscole frazioni di Pieve di Marebbe (il nucleo più antico), Longega (nei secoli era il punto dove sostavano i viaggiatori e i commercianti e Rina (un pugno di case isolate che orgogliosamente si mantengono in vita, nonostante la lontananza dai piccoli centri).

E del Parco naturale di Fanes-Senes-Braies

San Vigilio è adagiato sul versante più soleggiato del Plan de Corones, (tra i più rinomati comprensori sciistici dell’Alto Adige), circondato dal Parco naturale di Fanes-Senes-Braies. Il paese di San Martino in Badia, un tempo sede giurisdizionale, è celebre per il suo castello “Ciastel Tor” e la sede dell’Istituto culturale ladino “Mircurà de Rü”. Le sue frazioni sono Piccolino, con le sue residenze signorili d’epoca, Longiarü, recentemente nominato “villaggio degli alpinisti” e Antermoia, posti in posizione idilliaca verso il passo delle Erbe. Il paese di San Martino è inserito nel Parco del Puez-Odle, una cartolina dolomitica, proprio come il Parco Fanes-Senes-Braies. La zona privilegiata, immerso in due parchi naturali, l’attenzione per l’ambiente, il rispetto per la natura e la gestione in chiave ecologica hanno permesso a “San Vigilio – Dolomites” di conseguire, per primo in Alto Adige, la certificazione internazionale per il turismo sostenibile GSTC (terza in Italia).

San Vigilio e San Martin sono tra le zone più incontaminate delle Dolomiti, “Patrimonio mondiale naturale dell’Umanità UNESCO”, offrono panorami straordinari e costituiscono la porta d’ingresso per due dei sette Parchi naturali altoatesini.
I comuni di Marebbe, e quindi San Vigilio, sono in gran parte inclusi nel Parco naturale di Fanes – Senes – Braies, che si distende per 25.453 ettari ed è, per superficie, il secondo dei parchi naturali altoatesini.
Gran parte del territorio di San Martino in Badia è ospitato dal Parco naturale Puez-Odle, che è definito un libro di storia della Terra. All’interno dei suoi 9.400 ettari circa di estensione, ad una quota media di poco inferiore ai 2.500 metri, questo ambiente presenta anfiteatri naturali, austere caverne, pinnacoli di roccia e bizzarre forme di erosione: luoghi come il “Col dala Soné” sull’Altipiano della Gardenaccia o sul “Col de Puez” custodiscono gli unici resti di depositi risalenti al Giurassico e al Cretacico di tutte le Dolomiti.

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