Quando l’autunno cala il suo velo dorato sulla Slovacchia, il Castello di Spiš diventa un luogo quasi magico, dove le torri medievali emergono tra boschi infuocati di rosso e arancio. Le mura antiche sembrano riscaldarsi sotto i raggi bassi del sole e ogni cortile risuona dei passi dei pochi visitatori che osano sfidare il vento fresco di ottobre. Scegliere Spiš in autunno è come immergersi in un quadro vivo, in cui storia e natura danzano insieme al ritmo lento della stagione.
Castello di Spiš, storia e leggende
Ogni torre del Castello di Spiš sembra custodire un segreto. Camminando tra le sue stanze, si ha la sensazione che il passato sia più presente che mai. Una delle storie più note, per esempio, è quella di Hedwig, giovane nobildonna innamorata di un cavaliere che non poteva sposare. Disperata, si dice che abbia scelto di gettarsi dalla torre più alta. Il suo amore impossibile è diventato leggenda e ancora oggi, nelle notti nebbiose, alcuni giurano di sentire il suo pianto lontano tra le pietre.
Ma il castello non custodisce solo amori tragici. Si racconta di guerrieri caduti in battaglia che ritornano a difendere le mura nei momenti di pericolo, e di figure spettrali che camminano silenziose tra le stanze vuote. Alcune cronache medievali parlano di intrighi tra famiglie rivali, segreti di potere e antichi tesori nascosti. In sostanza, Spiš non era semplicemente una fortezza, era un teatro di passioni e strategie politiche che decidevano il destino di intere comunità.
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Il Castello di Spiš sul grande schermo
Torri e cortili del Castello di Spiš catapultano il visitatore in una sorta di set naturale. Non vi sorprenderà sapere, infatti, che diverse produzioni cinematografiche hanno scelto questa location per raccontare le loro storie. Le sue mura imponenti e i panorami autunnali offrono uno sfondo perfetto per epiche medievali, thriller e documentari storici.
Dal film “Dragonheart” a varie serie televisive dedicate al folklore e ai cavalieri, la fortezza si presta a trasformarsi in qualsiasi epoca o racconto, confermando il suo fascino senza tempo e la capacità di far vivere la storia direttamente davanti agli occhi dello spettatore.
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Andare alla scoperta del Castello di Spiš in autunno ha un fascino unico. I boschi circostanti si tingono d’oro, il vento porta con sé l’odore delle foglie secche e passeggiare tra le torri si rivela un’esperienza quasi mistica.
L’ingresso principale conduce a cortili che un tempo brulicavano di cavalieri e mercanti, mentre si ammirano viste spettacolari sulla valle del fiume Hornád e sui villaggi circostanti.
All’interno, il museo ospita armi antiche, armature e reperti che tracciano la vita quotidiana nel castello. Non bisogna perdere la cappella gotica e il palazzo del signore, per poi fare una passeggiata sulle mura e respirare l’atmosfera di difesa e potere che avvolgeva l’intero complesso.
Per raggiungere il Castello di Spiš ci vuole un po’ di pianificazione, soprattutto se lo si vuole esplorare senza fretta. Il castello è aperto al pubblico tutti i giorni fino al 17 novembre, con orario dalle 8:00 alle 16:00 e ultimo ingresso alle 15:00 (a ottobre l’ultimo accesso è alle 16:00 e la chiusura alle 17:00). Dal 18 in poi, invece, rimane chiuso fino a data da destinarsi (il tutto dipende dal meteo).
Perciò, se si decide di programmare una gita autunnale tra i colori caldi delle colline della Slovacchia, conviene arrivare prima del tramonto per vivere pienamente i corridoi, le torri e i cortili del castello. Consigliamo, inoltre, di controllare sempre il sito ufficiale per eventuali aggiornamenti sugli orari.
Ad ogni modo, arrivarci è un viaggio che mescola comodità e avventura: in auto si percorrono strade panoramiche che serpeggiano tra colline e boschi, mentre chi preferisce i mezzi pubblici può optare per treni o autobus fino a Levoča e da lì brevi corse locali fino al maniero. L’ingresso è ben segnalato, e il sito dispone di parcheggi e punti informazioni.
Foto Di Civertan – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=11755272, Di Civertan – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=11755286, Di I, Joxy, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=2431413, Di Pierre Bona – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=5389837
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