Chi ama i gatti lo sa: non ci si innamora solo dei loro occhi o del morbido pelo, ma di ogni piccolo gesto, dalle fusa delicate ai salti improbabili sul divano. E in mezzo a tutto questo affetto, c’è sempre quella domanda che torna nella mente di ogni proprietario: quanto vivrà il mio migliore amico? Per provare a dare una risposta, un recente studio del Royal Veterinary College di Londra, insieme alla National Chung Hsing University di Taiwan, ha raccolto e analizzato migliaia di dati clinici di gatti con l’obiettivo di capire quali razze tendono a vivere maggiormente e quali richiedono un’attenzione extra, offrendo spunti utili per chi vuole prendersi cura dei propri felini nel modo migliore possibile. Scopriamo insieme la classifica delle 7 razze di gatti che vivono più a lungo.
Burmese
Il Burmese è un gatto incredibilmente affettuoso e socievole, sempre alla ricerca di compagnia umana. Secondo lo studio, ha la media di vita più alta tra le razze analizzate, 14,42 anni, il che significa che nella realtà quotidiana tende a vivere più a lungo dei gatti di altre razze, anche se il potenziale massimo di alcune altre razze può superare questa cifra.
Foto Jgroland2 – Opera propria – CC BY-SA 3.0 – via Wikipedia
Birmano
Elegante e dolce, il Birmano ha un carattere tranquillo e si affeziona profondamente ai proprietari. La sua aspettativa di vita media è anch’essa di 14,39 anni: in pratica, questo gatto ha buone probabilità di accompagnare il proprietario a lungo, con una longevità costante più prevedibile rispetto ad altre razze più “variabili”.
Foto di Adina Voicu da Pixabay
Crossbred (gatto meticcio)
I Crossbred, cioè i gatti meticci senza pedigree definito, sono spesso i più comuni nelle case. La loro vita media nello studio è 11,89 anni. Pur avendo una media inferiore ai Burmese e ai Birmani, molti meticci superano i 20 anni, grazie alla maggiore diversità genetica che riduce il rischio di malattie ereditarie.
Foto di Iqbal Nuril Anwar da Pixabay
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Siamese
Il Siamese è vivace, comunicativo e molto legato ai proprietari. La sua vita media, stando a questo studio, è di 11,69 anni. Sebbene alcuni Siamese possano superare i 20 anni, la ricerca mostra che la maggior parte degli individui vive meno dei Burmese, perché la media considera anche i decessi più precoci.
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Persiano
Tra le razze di gatti che vivono più a lungo troviamo anche il Persiano, noto per il suo carattere calmo e il pelo lungo e soffice. Con una vita media di 10,93 anni, questa razza mostra una longevità inferiore rispetto alle prime quattro, ma con cure adeguate e attenzione alle malattie ereditarie, alcuni individui possono comunque raggiungere età notevoli.
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Ragdoll
C’è poi il Ragdoll, dolce, paziente e famoso per rilassarsi completamente tra le braccia del proprietario. La sua media di vita calcolata nello studio è 10,31 anni, più bassa rispetto ai Burmese e Birmani, ma molti Ragdoll sani e ben curati possono superare i 15 anni, dimostrando che il potenziale massimo supera la media statistica.
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Gatto delle foreste norvegesi
Con una vita media di 9,95 anni (più bassa rispetto alle prime razze), il Gatto delle foreste norvegesi si distingue per essere robusto e attivo, un animale che ama esplorare e arrampicarsi. Tuttavia, come per molte altre razze, il potenziale di vita può essere superiore, con individui che raggiungono tranquillamente i 15–18 anni.
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