Fra Varese, Val Ceresio e Valganna, ma anche fra il lago Maggiore e il lago di Lugano, c’è un’area naturale che in autunno dà il meglio di sé: il Parco Regionale delle 5 Vette, istituito da poco (2022) per valorizzare una delle zone collinari più affascinanti della provincia.
È un mosaico di boschi di castagni, faggete, vecchi pascoli, creste panoramiche, mulattiere storiche e piccoli borghi con chiese romaniche o resti medievali. Qui la stagione fredda arriva lenta: colori intensi, aria fresca, foglie che scricchiolano e pochissima gente.
Le “cinque vette” che danno il nome al parco sono:
-
Monte Chiusarella
-
Monte Martica
-
Monte Piambello
-
Monte San Bernardo
-
Monte Pravello
Non sono montagne alpine: sono rilievi morbidi, con dislivelli contenuti e sentieri adatti a tutti.
Si trova in una zona facile da raggiungere anche da Milano, Como e dal Canton Ticino.
Le passeggiate autunnali più belle nel Parco delle 5 Vette
L’autunno è senza dubbio il momento migliore per camminare nel parco.
I castagneti che circondano il sentiero cambiano colore e si accendono di arancione, creando quell’atmosfera morbida che rende la camminata ancora più piacevole.
Le temperature sono perfette per muoversi senza fatica e le giornate limpide regalano viste amplissime, soprattutto verso il Lago di Lugano e la dorsale del Campo dei Fiori.
È anche una stagione tranquilla: i sentieri sono silenziosi, quasi sospesi, e capita spesso di camminare da soli nel bosco. E, dettaglio non trascurabile, lungo il percorso può capitare di trovare castagne o funghi, nelle zone dove è consentita la raccolta.
Monte Chiusarella: la balconata più facile
È la vetta simbolo del parco: una cima tondeggiante con vista aperta sul Lago di Varese, la pianura e, nelle giornate limpide, il Monte Rosa.
Perché farlo in autunno: i castagneti cambiano colore e il sentiero è breve.
Percorso: da Brinzio o dalla Rasa di Varese
Dislivello: 250-300 m
Durata: 1h30’–2h
Adatto a: tutti
Monte Martica: il classico varesino
È il punto panoramico per eccellenza: una cresta lunga, spesso battuta dal vento, con vedute spettacolari verso il Lago di Lugano e tutta la Valganna.
Perché farlo in autunno: la luce radente del tardo pomeriggio è straordinaria.
Percorso: da Bregazzana o Brinzio
Dislivello: 500 m
Durata: 2h30’-3h
Monte Piambello: storia e panorami
Una salita tranquilla attraverso boschi di castagni, fino al grande cippo della vetta. In autunno il sentiero è colorato e sempre tranquillo.
Perché farlo in autunno: la faggeta sotto cima è splendida.
Percorso: da Besano o Viggiù
Dislivello: 450 m
Durata: 3h
Sentiero della Linea Cadorna: camminata storica
Trincee, fortificazioni, muretti a secco e panorami sul Ceresio: un itinerario che attraversa la memoria della Grande Guerra.
Perché farlo in autunno: atmosfere perfette, silenziose, colori intensi.
Percorso: Forte di Orino – Martica – Piambello (varianti più brevi disponibili)
Monte Pravello e Parco delle Marmitte dei Giganti
Un percorso poco frequentato, bellissimo in autunno: si cammina nei castagneti fino alla cresta che separa Italia e Svizzera, con vista sul Lago di Lugano.
Perché farlo in autunno: alternanza di boschi e radure, con colori intensi.
Percorso: da Besazio (CH) o Besano
Dislivello: 400 m
Durata: 3h
L’anello del Lago di Ganna
Un percorso quasi pianeggiante che costeggia torbiere, canneti e boschi umidi. Perfetto per famiglie.
Perché farlo in autunno: vapori mattutini, silenzio, atmosfera fiabesca.
Percorso: Grotte di Ganna – Lago – Monastero
Durata: 1h30’
Perché andarci in autunno
Il Parco delle 5 Vette dà davvero il meglio di sé in autunno. I castagneti e le faggete si colorano di sfumature calde e avvolgenti, trasformando ogni sentiero in un corridoio naturale dove le foglie scricchiolano sotto i passi. Le temperature sono ideali per camminare: fresche ma non fredde, perfette per salire fino alle cime morbide del parco senza affaticarsi.
Le giornate limpide regalano viste amplissime, soprattutto verso il Lago di Lugano, la Valganna e la dorsale del Campo dei Fiori, che con la luce radente del pomeriggio diventano quasi scenografiche. Anche la tranquillità della stagione aggiunge fascino: i sentieri sono silenziosi, poco frequentati, e si ha spesso la sensazione di avere il bosco tutto per sé.
E non manca quel tocco autunnale che sa di rituale: castagne, funghi, odore di terra umida, tutto in un ambiente che invita naturalmente a rallentare.
Cosa vedere nei dintorni
Tutto il territorio intorno al Parco delle 5 Vette è una piccola riserva di luoghi da scoprire.
I laghi della Valganna, Ghirla e Ganna, meritano una sosta: in autunno la loro superficie riflette i boschi rossi e arancio, creando un’atmosfera quasi alpina. Poco distante ci sono le Grotte di Cunardo, un complesso di cavità perfetto per chi ama infilarsi in un mondo sotterraneo, fresco e sorprendente.
Vale una deviazione anche il Monastero di Ganna, che compare all’improvviso tra i boschi: romanico puro, silenzioso e immerso nella natura. Sul versante più aperto, verso il confine svizzero, si alza il Monte San Giorgio, sito UNESCO celebre per i suoi ritrovamenti fossili e per i panorami sul Ceresio. Infine, nei piccoli centri sparsi attorno al parco – Brinzio, Rasa, Induno – si ritrova l’atmosfera dei paesi di montagna: case in pietra, fontane, vicoli stretti e una quiete che sembra uscita da un’altra epoca.
Foto 5vette.it
Leggi Anche
- I villaggi sui laghi più belli d’Europa
- I borghi italiani che si specchiano sui laghi: qui l’autunno trasforma le acque in puro incanto
- Questi sono i laghi di montagna fra i più belli d’Italia, da vedere adesso
- Quando l’autunno si specchia nei laghi: 7 mete imperdibili per il foliage
©RIPRODUZIONE RISERVATA




