Le Feste di Natale sono un periodo di convivialità ma anche di eccessi. Il testo propone un metodo pratico per vivere questo mese senza rigidità e senza sensi di colpa, alternando giorni più “liberi” e giorni più leggeri. L’obiettivo è mantenere un equilibrio realistico, non una dieta.
La regola dell’altalena: come organizzare dicembre
Tra il 1° dicembre e l’8 gennaio si applica il modello dell’“altalena delle Feste”:
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Caselle Rosse (giorni festivi),
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Caselle Blu (giorni prima e dopo),
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Giorni intermedi (la quotidianità ordinaria).
Un sistema semplice da gestire con un calendario cartaceo o digitale. Ogni colore suggerisce comportamenti diversi senza imposizioni.
I Giorni Festivi: gusto, atmosfera e ascolto del corpo
Nei giorni rossi il focus è sulla celebrazione. Si mangia ciò che si ama, mantenendo una forma di consapevolezza: riconoscere la sazietà, inserire verdure crude come antipasto e usare la “Tecnica del Gusto WOW”, cioè fermarsi quando il sapore smette di essere davvero piacevole.
I Giorni Prima e Dopo: recupero, non punizione
Nei giorni blu non serve “fare dieta”: il corpo ha bisogno di recuperare. Colazioni comfort come il pandoro avanzato sono ammesse. I pasti si basano sull’abbinamento verdure + piatti delle Feste: prima un piatto di verdure cotte, poi la lasagna avanzata.
I Giorni Intermedi: dare respiro all’organismo
Sono i giorni in cui si inseriscono pasti semplici. Colazione leggera (yogurt e frutta secca), pranzo e cena composti da un secondo piatto, verdura e frutta fresca. Un ritmo che stabilizza dopo gli eccessi e prima dei successivi.
Le regole generali per non sbagliare
Non bisogna mai saltare i pasti per “risparmiare calorie”, perché porta a mangiare troppo dopo. Se arriva un imprevisto come un aperitivo improvviso, lo si considera un giorno blu o addirittura un piccolo “giorno rosso”, senza sensi di colpa.
Consapevolezza, fame emotiva e stress
Durante le Feste il rischio è usare il cibo come ricompensa. Il consiglio è distinguere la fame vera dal bisogno di riposo, affetto o distrazione, cercando gratificazioni “che non si mangiano”. Mangiare con calma, senza distrazioni e masticando bene aiuta la consapevolezza.
Monia Farina è Biologa e nutrizionista. Già referente provinciale per l’ordine Nazionale dei Biologi, è ideatrice del metodo Mangiaperpiacere di educazione alimentare per il benessere della persona.
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