A Rjukan, in Norvegia, d’inverno non arriva il sole: ci pensano degli specchi giganti a rubarlo

L'inverno buio cala sulle montagne di Rjukan, ma tre specchi sorprendono la valle e portano la luce dove prima regnava l’ombra

Rjukan, Norvegia

Nascosta tra le montagne di Telemark, in Norvegia, Rjukan sembra un gioiello segreto tra valli scure e ripide. La città sorge a 170 chilometri da Oslo, ai piedi di Gaustatoppen, la vetta più imponente della regione e questo, per diversi anni, ha creato notevoli problemi. In inverno, infatti, per colpa delle pareti rocciose che impreziosiscono la valle il sole sparisce del tutto, trattenendo il piccolo villaggio all’ombra per quasi 6 lunghi mesi.

Per molti anni, quindi, la città è rimasta in un silenzio freddo e quasi irreale, fino a quando gli abitanti hanno trovato un modo per catturare la luce e restituirla alla loro vita quotidiana: hanno creato degli specchi giganti che “rubano” il sole.

La storia degli specchi di Rjukan

L’idea di portare la luce a Rjukan nasce nel 1913 dall’ingegnere Sam Eyde, fondatore di Norsk Hydro, che immaginava di far lavorare la cascata per produrre energia e, contemporaneamente, per illuminare la vita quotidiana dei cittadini. Un progetto geniale e ambiziosissimo, che però rimase irrealizzabile fino al 2005.

Rjukan, inverno con gli specchi

Foto d Bjørn Strander

Proprio 20 anni fa, infatti, l’artista locale Martin Andersen decise di riprendere questa idea tanto bizzarra quanto funzionale e di farla diventare realtà. Non a caso, dal 2013 ci sono ben 3 specchi computerizzati (posizionati a 450 metri sopra il paese) che riescono a catturare i raggi solari e rifletterli nella piazza principale.

Da 30 ottobre di quell’anno, quindi, le giornate invernali di Rjukan non sono più immerse nell’oscurità ma, anzi, sono una celebrazione colorata e gioiosa, con musica, giochi improvvisati e sorrisi tra gli abitanti. La dimostrazione è che il sole, anche se riflesso, è in grado di trasformare un’intera comunità.

Cosa vedere in inverno

Rjukan mette a disposizione una combinazione unica di paesaggi montani e architettura industriale. Tra le sue principali attrazioni ci sono la cascata Rjukanfossen e la montagna Gaustatoppen che dominano la valle, dove dalla alla cima (nelle giornate particolarmente limpide) si può osservare un sesto della Norvegia.

Per chi preferisce un accesso più agevole, la funicolare che attraversa la montagna conduce fino al rifugio turistico di Gaustatoppen, costruito nel 1893 con pietre locali e recentemente rinnovato.

La città custodisce anche il Vemork Museum, luogo in cui la storia della produzione dell’energia e del sabotaggio dell’acqua pesante durante la Seconda Guerra Mondiale è raccontata con precisione.

Rjukan, museo

Foto di Bjørn Eddy Bøhn

L’area intorno a Rjukan è parte del patrimonio UNESCO per l’industria idroelettrica e chimica, insieme a Notodden, e celebra lo sviluppo industriale norvegese all’inizio del XX secolo.

Le attività da fare durante la stagione fredda

Gli inverni di Rjukan, soprattutto ora che c’è anche il sole, sono un invito a sfidare il freddo e godere della maestosità delle montagne. Sciatori di ogni livello possono scegliere tra piste di discesa e tracciati di fondo, alcuni illuminati e pronti a ospitare escursioni notturne.

Spazio c’è anche per gli arrampicatori, che possono affrontare cascate ghiacciate tra centinaia di opportunità accessibili e spettacolari. Si possono fare anche passeggiate con racchette da neve attraverso vallate candide, così come pattinare su laghi ghiacciati sotto i riflessi degli specchi.

Per chi cerca un po’ di tepore, basta dirigersi vero le saune galleggianti sul lago Kvitåvatn, con Gaustatoppen a dominare l’orizzonte. Dog sledding, freeride e sci d’alpinismo completano un’offerta che rende l’inverno una stagione di emozioni forti e ricordi indelebili.

Gaustatoppen, Norvegia

Dove si trova e come arrivare

Il piccolo villaggio di Rjukan è accessibile in auto seguendo la strada RV37 da Oslo verso Tuddal, passando per Dale e poi imboccando FV651. Chi predilige i trasporti pubblici può utilizzare autobus locali o combinazioni con treni fino a Notodden, da cui proseguire verso la valle di Telemark.

La zona mette a disposizione numerose strutture ricettive, dalle camere e appartamenti nei pressi della città fino ai rifugi in alta quota (le prenotazioni nei periodi più freddi sono caldamente consigliate).

Le altre città del mondo con gli specchi

Oltre a Rjukan, in giro per il mondo ci sono altre città che tramite gli specchi cercano di “rubare” il sole o che pensano di iniziare a farlo. Ne è un esempio Viganella in Piemonte,  piccolo borgo alpino che ha installato nel 2006 un grande specchio su una parete della valle.

Dove non specificato Foto Canva.

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