Lo sappiamo, i canederli, altrimenti detti knodel in lingua tedesca, sono uno dei sapori più autentici dell’Alto Adige. Piatto povero delle valli ladine, oggi sono diventati un’icona della cucina alpina: morbidi, profumati di erbe, serviti nel brodo bollente o con burro fuso. D’inverno sono la scelta naturale dopo una camminata sulla neve, una giornata sugli sci o una visita ai piccoli borghi della Val Pusteria, della Val Gardena o della Val Badia.
È una ricetta che racconta la montagna: pane avanzato, speck, formaggi d’alpeggio, spinaci, uova, latte. Ingredienti semplici trasformati in una polpetta enorme che scalda più di una stufa accesa.
Origini del piatto
I canederli nascono come ricetta di recupero: pane raffermo, un po’ di speck, latte, uova e qualche erba aromatica. Ingredienti disponibili tutto l’anno nelle case di montagna, dove nulla si sprecava e ogni avanzo diventava risorsa.
La tradizione si è poi diffusa in tutto l’arco alpino, soprattutto nelle zone di cultura austro-ladina, assumendo varianti locali legate a ciò che offrivano stalle, malghe e orti. 
Sono un piatto che appartiene al territorio: montagne verticali, inverni lunghi, neve abbondante e stagioni lente. L’alimentazione dei pastori e delle famiglie contadine doveva essere calorica, semplice e fatta con ciò che c’era. Gli ingredienti si trovano tra pascoli e masi hanno definito la loro identità. Ancora oggi, mangiare un canederlo in una stube calda, con le finestre appannate e la neve fuori, è un gesto che racconta esattamente quel paesaggio.
Dove mangiare i migliori canederli in Alto Adige
Alcuni posti li fanno ancora “come una volta”, rispettando la tradizione dei knödel morbidi ma compatti, mai gommosi. Ecco qualche indirizzo affidabile.
Val Pusteria
– Gasthof Neunhäusern – Rasun di Sotto: canederli allo speck e agli spinaci, brodo eccellente.
– Rifugio Malga Fanes – San Vigilio di Marebbe: atmosfera perfetta d’inverno, canederli al formaggio top.
– Ristorante Pizzeria Hans – Anterselva: ottima versione tradizionale, ambiente semplice.
Val Gardena
– Baita Daniel – Seceda: canederli allo speck serviti in terrazza panoramica.
– Rifugio Fermeda – Santa Cristina: brodo caldo e knödel morbidi, perfetto dopo una salita.
Val Badia
– Ütia Nagler – La Val: piatto robusto, ingredienti d’alpeggio.
– Rifugio Santa Croce – Badia: canederli al formaggio e agli spinaci, vista sulle Dolomiti.
Sono luoghi che fanno parte del viaggio: baite in legno, stube, neve fuori e una scodella che fuma.
Come preparare i canederli a casa (ricetta semplice)
Ingredienti per 4 persone:
– 300 g pane raffermo tagliato a cubetti
– 150 g speck a dadini (per la versione classica)
– 2 uova
– 200 ml latte
– 1 cipolla piccola
– 1 cucchiaio di farina
– Erba cipollina o prezzemolo
– Sale e pepe
Procedimento:
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Rosola cipolla e speck in poco burro.
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Versa il pane in una ciotola e aggiungi uova, latte, speck e cipolla, erbe e farina.
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Mescola e lascia riposare 10 minuti finché il pane assorbe bene.
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Forma delle palle grandi come una pallina da tennis.
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Cuoci 12–15 minuti in acqua salata o nel brodo.
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Servi nel brodo caldo oppure con burro fuso ed erba cipollina.
Varianti: spinaci, formaggio d’alpeggio, Graukäse, oppure la versione dolce (Kaiserschmarrn style).
Con cosa abbinarli
I canederli danno il meglio con:
– Brodo di carne leggero ma aromatico
– Burro fuso e erba cipollina
– Crauti per la versione “piatto unico”
– Formaggi d’alpeggio sciolti sopra
Vini consigliati: Lagrein, Schiava, Kerner, un Müller-Thurgau fresco se serviti agli spinaci.
Cosa fare nei dintorni dopo averli mangiati
Dipende dalla valle. Qualche idea invernale:
– Val Pusteria: giro al Lago di Braies o malghe innevate sopra Valdaora
– Val Gardena: salita al Seceda, camminate al Col Raiser
– Val Badia: ciaspolate verso il Sas dla Crusc o la zona di Armentara
È uno dei piatti che più rappresenta l’inverno altoatesino: semplice, rassicurante, legato alla montagna.
Foto Canva
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