Cambi della MTB a 1, 2 o 3 corone: cosa è meglio?

tra i cambi della mountain bike la tripla corona è la storia, le due corone sono l'attualità, e si vedono in giro sempre più monocorona. Ma quale è meglio dei 3 gruppi cambio? E quali vantaggi e svantaggi? Ed è vero che con il monocorona si hanno meno "marce"?

Cambio MTB: meglio 1 o 2 corone

Andando in giro in bici è facile notare che ci sono cambi della MTB a 1, 2 o 3 corone, ed è normale chiedersi cosa sia meglio. Il monocorona è ormai diffuso da qualche anno su molte MTB, non solo quelle per alcuni tipi di competizione. Alle guarniture con 1 sola corona si abbina tendenzialmente una casetta pignoni posteriore a 11 velocità. Una tendenza che, soprattutto in chi si trova a comprare la prima MTB, può destare qualche perplessità in termini di possibilità, facilità e agilità di pedalata. La maggior parte della MTB ha infatti ancora oggi una guarnitura anteriore a 2 se non 3 corone, ed è abbastanza normale che più corone, abbinate alla stessa cassetta pignoni posteriore, garantiscano più “marce” e quindi più possibilità d modulare lo sforzo e la velocità. Ma non è così vero, e allora vediamo vantaggi e svantaggi delle diverse guarniture e cosa è meglio tra i cambi della MTB a 1, 2 o 3 corone.

Cambi della MTB a 1, 2 o 3 corone: le differenze

Al momento esistono 3 tipi di guarniture nel mondo MTB: con 1, 2 o 3 corone anteriori. La guarnitura tradizionale, classica e più vecchia dal punto di vista dell’introduzione è quella con 3 corone anteriori, con quella esterna da 42 o 44 denti, quella intermedia da 32 o 34 e quella interna da 22 o 24 denti. C’è da dire che ormai le guarniture triple stanno scomparendo da tutti i modelli da competizione e dalla fascia alta del mercato MTB.  La tripla corona resiste invece imperitura nei modelli entry-level di mountain bike.

Il tipo attualmente più diffuso di guarnitura per MTB per praticamente ogni specialità è quello a doppia corona. Normalmente delle 2 corone l’interna va da 24 a 28 denti e quella esterna da 36 a 42 denti. Una variabilità ampia in fatto di numeri di denti che dipende essenzialmente dalla destinazione d’uso principale.

Infine, come detto, ultimamente si vedono sempre più spesso guarniture monocorona, che comportano anche la scomparsa del deragliatore e di conseguenza anche del cambio, o shifter, al manubrio.

Guarnitura a 1, 2 o 3 corone: vantaggi e svantaggi

Il calcolo dei vantaggi e svantaggi di una guarnitura monocorona invece che con 2 se non 3 corone si gioca sulle idee di semplicità, facilità, comodità, peso e capacità di stare sui pedali.

La MTB monocorona ha meno rapporti?

La risposta alla domanda se una MTB monocorona ha meno rapporti è: ni. Cioè: è vero che in teoria, data la stessa cassetta pignoni posteriore, una guarnitura con 2 o 3 corone permette di avere un maggior numero di rapporti. Ma questi rapporti sono in realtà solo nominali e non reali, perché dal punto di vista dello sviluppo metrico alcuni di questi rapporti sono ridondanti, cioè almeno doppi, mentre per altri rapporti ci sono alcuni incroci di catena che, per l’angolo che si viene a creare tra guarnitura e cassetta, in realtà non sono consentiti. Quindi sì, dal punto di vista nominale ci sono meno rapporti ma no, da quello effettivo non sono poi così meno. Per approfondire il tema dei rapporti effettivi puoi leggere l’articolo su come usare i cambi in MTB.

Cambi MTB con meno rapporti: cosa cambia?

Capire cosa cambia con un cambio per MTB con meno rapporti è abbastanza semplice. Se la cassetta posteriore è data (al momento lo standard è 11 velocità, anche se in giro si vedono anche le 12) è sulla dimensione della corona anteriore che si giocano le differenze: se è troppo piccola si andrà più piano in pianura, perché avrà uno sviluppo metrico inferiore, ma tuttavia sarà più agile in salita; viceversa con una corona anteriore più grande si potranno raggiungere velocità superiori in pianura ma serviranno più gambe per spingerla in salita.

Quindi se vi trovate davanti a un modello di MTB monocorona che vi accende la fantasia, la cosa più intelligente che si può fare è chiedere al negoziante se quella corona è più adatta alla salita o a percorsi pianeggianti e fare i conti con l’uso che se ne vuole fare, oltre che con le proprie gambe.

Cambio della MTB: la monocorona è più leggera e facile

Per quanto detto in precedenza, il fatto che la monocorona è più leggera e facile da usare dovrebbe essere intuitivo. La monocorona è più leggera perché non mancano solo la seconda e la terza corona ma tutta la parte di collegamento al manubrio, quindi cavi e shifter, e il deragliatore. Con la conseguenza di avere anche un manubrio più libero. Il che, francamente, per chi è alle prime uscite con una MTB rende tutto più semplice: ci si concentra solo sui rapporti posteriori (la cassetta pignoni) senza dover ragionare su troppe combinazioni. Volendo fare un paragone: è come andare in macchina per cui o si sale o si scala di marcia.

Cambi della MTB: con il monocorona ci sono meno rotture di componenti

Oddio, poi dipende dall’uso più o meno intenso e “spericolato” che si fa della MTB, ma mettiamola così: meno cose ci sono sulla bici, meno possibilità si hanno di romperle; oppure che quello che non c’è non si rompe. Il che, dovendo ragionare su tutte le componenti di un gruppo può semplificare di molto la manutenzione della MTB e ridurne anche i costi.

C’è un altro aspetto relativo alle rotture da tenere in considerazione, e sono i passaggi tecnici: immaginando di superare tratti con tronchi, pietre o qualsiasi altro tipo di ostacolo naturale, con una monocorona si ha più luce sotto la bici, cioè più spazio tra il terreno e la corona. Una corona da 42 denti, come può essere quella di una tripla o doppia, ha un diametro maggiore di una monocorona, e quindi è più facile che si incastri o tocchi qualche ostacolo. Quindi, ancora una volta, vantaggi e svantaggi dipendono dall’uso che se ne vuole fare.

Il cambio monocorona ha meno sviluppi metrici

Be’, è inevitabile: con la monocorona tendenzialmente si perdono alcuni sviluppi metrici tra i più duri e alcuni tra i più agili, ovvero qualche rapporto di quelli per andare più veloce in piano e qualcuno di quelli più leggeri per andare in salita. Poi dipende dalla dentatura della corona anteriore ma diciamo che per quelle intermedie che si trovano sulle MTB di fascia media è più o meno così. E a questo punto si tratta di decidere, in coscienza propria, se questo “prezzo” vale la pena pagarlo rispetto a vantaggi e svantaggi elencati sopra, oppure no.

Se ti stai interessando alla mountain bike potrebbe tornarti utile questo articolo su quale diametro tra 26, 27,5 e 29 pollici sia meglio per la MTB.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità

Potrebbe interessarti anche...