Approfitta di questi giorni per andare in bici con la neve, potrebbe essere uno dei pochi giorni in cui ti divertirai ad andare a lavorare e a sbrigare tutte le quotidiane incombenze. Nell’arte di arrangiarsi scegliere la bici per spostamenti “nevosi” è la soluzione migliore per affrontare il traffico, ma per muoversi in sicurezza occorrono alcuni accorgimenti per rendere la propria due ruote sicura e veloce.
7 consigli per andare in bici con la neve
1 – Ruote “cicce” e attenzione ai parafanghi
In condizioni di scarsa aderenza sono sempre preferibili sezioni generose, basse pressioni interne e battistrada molto scolpiti. Se avete la possibilità di scegliere con quale bicicletta uscire tra city bike con ruote coperte e mountain bike, scegliete quest’ultima, anche perché in caso di nevicata abbondante dopo poche pedalate le ruote faranno fatica ad avanzare a causa della neve accumulata tra parafango, telaio, freni e copertoni. In commercio per un uso più specifico, tutti i migliori produttori di pneumatici hanno a catalogo le ruote chiodate (in questo caso le pressioni interne devono essere più alte, anche 4/5 bar), ma se volete ottenere un risultato più soddisfacente conviene auto-produrle partendo da copertoni da fango e viti autofilettanti. Per le emergenze il metodo più rapido ed efficace, anche se non molto resistente nel tempo, è quello di utilizzare le fascette di plastica. Sì, proprio quelle da elettricista: monta una trentina di fascette sulle ruote come mostrato in questa figura. Prima di stringere la fascetta assicurati che si trovi in una posizione corretta: per la ruota posteriore la fascetta deve stare dietro al raggio, per la ruota anteriore meglio invece davanti al raggio. In questo modo, durante la trazione della ruota posteriore e durante le frenate di quella anteriore, le fascette non si muoveranno dalla loro sede perché bloccate dai raggi. L’aderenza è assicurata, almeno nei tratti rettilinei. Attenzione: questo sistema non può essere utilizzato con bicicletta senza freni a disco.
2 – Meglio i freni a disco
I freni di vecchia concezione come Cantilever e V-brake possono essere messi in crisi quando la neve, se non è bloccata dai parafanghi, tende ad accumularsi sui pattini. In tali condizioni il freno a disco è indiscutibilmente più efficace: la costanza nel rendimento e soprattutto la maggiore sensibilità sono caratteristiche fondamentali che trasferiscono una immediata sicurezza di guida. Consiglio: utilizza pastiglie organiche, perché quelle sinterizzate hanno temperature di esercizio superiori.
3 – Abbigliamento: fondamentali i guanti
Attento a non usare guantoni anni Ottanta in similpelle troppo ingombranti o guantini in lana non impermeabili: rischieresti di non aver presa sulle manopole e sui freni. Meglio guanti da bici con il palmo interno ricoperto di gomma antiscivolo, specifici per l’inverno. Continuiamo con la campagna anti-ombrello in bicicletta, aggiungendo un nuovo nemico: il doposci. Per le calzature scegli prodotti impermeabili come stivali o scarponcini alti, poco ingombranti, che non interferiscano con le pedivelle.
Non dimenticarti del casco. In generale molti caschi in commercio sono stati studiati per un utilizzo più estivo e presentano grandi finestre di areazione. Per evitare di congelare esistono diverse soluzioni:
a) sottocaschi in windstopper
b) sigillare le aperture di areazione del casco con del nastro adesivo telato
c) utilizzare i caschi da sci
d) utilizzare i caschetti da equitazione con il vantaggio, in termini di sicurezza, di avere le orecchie libere.
4 – Impara a riconoscere la neve
Sapere dove stai mettendo le ruote ti aiuta a ridurre gli imprevisti:
a) se asciutta e appena caduta: buttatici dentro
b) se bagnata: nessun problema fino a quando le temperature restano alte
c) se dura e ghiacciata: evitala
Segui sempre un percorso che conosci, eviterai di imbatterti in ostacoli a terra nascosti dalla neve, ma mantieni sempre la concentrazione. Ricordati che l’asfalto con la neve, il ghiaccio e l’azione degli spazzaneve tende a rompersi: potresti trovare il tuo solito percorso con nuove e inattese buche.
5 – Equilibrio e delicatezza durante la guida
L’atmosfera ovattata che si crea dopo una nevicata suggerisce lo stile di guida da utilizzare: dolce, morbido e delicato. Abbassare la sella ti aiuterà ad arretrare il peso spostando i carichi sulla ruota posteriore e ad essere meno impacciato nel caso in cui ti servisse l’appoggio del piede a terra per mantenerti in equilibrio. In curva trattieni la voglia di inclinare la ruota e riduci le velocità. La frenata è il momento più delicato, cerca sempre di farlo gradualmente utilizzando il freno posteriore e, spostandoti con il corpo, scarica il più possibile la ruota anteriore. Quando metti il piede a terra ricordati che sotto di te potrebbe trovarsi uno strato ben più scivoloso di quel che pensi, quindi non affrettarti a sollevarti dal sellino: un peso ben distribuito sulla bici si scarica correttamente sulla ruota anteriore e posteriore e su uno dei due piedi di appoggio. L’altro lascialo ben appoggiato sul pedale.
6 – Renditi visibile
A differenza della pioggia, la neve tende a depositarsi quindi assicurati che catarifrangenti e luci siano sempre ben visibili.
7 – E dopo la nevicata
Il sale industriale utilizzato per ridurre la formazione del ghiaccio sull’asfalto è veleno per la tua bicicletta: a ogni uscita, o almeno con cadenza settimanale, è bene lavare la bicicletta e lubrificare le parti più esposte come catena, guarnitura e pacco pignoni (raccomandiamo l’utilizzo di prodotti specifici o prodotti poco aggressivi, come detersivi per i piatti o il buon vecchio sapone di Marsiglia). Per la lubrificazione in queste condizioni i prodotti al teflon sono in grado di resistere maggiormente agli eventi atmosferici e allo sporco delle strade.
ParcoBici
Parliamo, respiriamo e viviamo di bici. Insieme alla Cooperativa Sociale Paso Lavoro, ParcoBici è una ciclofficina punto di incontro di un gruppo di persone che condividono gli stessi valori e la stessa passione, strumento per lo sviluppo di progetti incentrati sulla promozione della mobilità leggera e dei prodotti del territorio.
Credits photo: Theresa Croft da Pixabay
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