9 regole per andare in bici in strada in città e evitare i pericoli

Dalla rotaia del tram all’automobilista che si immette senza guardare, passando per il grande classico della portiera aperta all’improvviso: per pedalare in città serve la massima attenzione, ma anche un po’ di furbizia.
Ecco 9 consigli per “sopravvivere” nella giungla urbana a bordo di una bici

bici in città

Esistono delle regole per andare in bici in città che aiutano a sopravvivere nella giungla urbana. Perché sì, muoversi in città in bicicletta può essere pericoloso.
Bisogna essere vigili e preparati, come un ranger nella foresta.
Nonostante l’incremento del numero di ciclabili e il boom dei mezzi green, un ciclista rimane e rimarrà sempre (purtroppo) l’elemento più vulnerabile della strada.

9 regole per andare in bici in strada in città e evitare i pericoli

In bici in città servono “mille occhi” per rendersi conto dei pericoli e degli ostacoli lungo il percorso: dalla rotaia del tram bagnata di pioggia all’automobilista che si tuffa nella rotonda senza dare la precedenza, passando per il grande classico della portiera aperta all’improvviso.
Sia chiaro: i benefici dell’utilizzo quotidiano della bicicletta in città superano i rischi, ma la prudenza non è mai troppa e bisogna farsi furbi. Ecco come.

1. Guardate sempre gli occhi dell’automobilista

Come il corteggiamento, anche il ciclismo urbano si basa spesso su un gioco di sguardi (decisamente meno romantico…). Oltre a controllare la posizione e la velocità dell’automobile che, per esempio, si sta immettendo sulla vostra strada, cercate di notare anche gli occhi di chi è al volante.
In questo modo capirete con maggior certezza se l’automobilista si è accorto di voi, oppure no.
Se chi guida il veicolo a motore non vi sta guardando, significa che non ha ben chiare le regole sulla precedenza e che vi sta completamente ignorando (volutamente o meno): in questo caso, frenate e lasciatelo passare. Se invece i vostri sguardi si incrociano e il mezzo a motore rallenta, procedete tranquilli.

2. Siate diffidenti

Un consiglio strettamente legato a quello precedente. Non pensate mai “ma sì, ho la precedenza e di sicuro mi ha visto”. Quando una macchina si sta immettendo sulla vostra strada o sta uscendo da un parcheggio/passo carrabile, comportatevi come se stesse per accadere il peggio. Nel dubbio, allargatevi verso l’esterno o rallentate.
È un dato di fatto: spesso i ciclisti sono invisibili agli occhi di chi guida un mezzo a motore, dunque è sempre meglio “pensare male” e agire di conseguenza. Anche quando vi trovate nel mezzo di un incrocio trafficato e state passando con il verde, date sempre un’occhiata sia a destra sia a sinistra.

3. Non abbiate timore ad allargarvi un po’ per evitare le portiere

Non pedalate mai incollati alle auto parcheggiate e tenetevi sempre a 40-60 centimetri da esse, perché il rischio di ricevere una portiera sugli incisivi non è affatto irrisorio. Per farlo bisogna allargarsi un po’ in strada? Sì, e gli automobilisti devono farsene una ragione.
C’è grande differenza tra pedalare in mezzo alla carreggiata e stare leggermente larghi per evitare di schiantarvi sulla portiera di chi è parcheggiato dall’altra parte. È molto più pericoloso – sia per il ciclista sia per l’automobilista che sfreccia alla vostra sinistra – guidare attaccati alle auto parcheggiate e schivare improvvisamente la portiera.
Un altro consiglio: nelle vie in cui non si può pedalare larghi a causa delle rotaie del tram (come ad esempio corso San Gottardo a Milano), tenete il braccio destro un po’ allargato per proteggervi da una eventuale portiera aperta di colpo. Prudenza eccessiva? Può darsi, ma per chi scrive ha funzionato per ben due volte.

4. Occhio alle rotaie dei tram

Se volete evitare di finire come Fabrizio Corona in via Torino a Milano, fate molta attenzione quando passate sulle rotaie dei tram (specialmente quando piove o ha appena piovuto).
Per non incastrarvi, girate il manubrio in modo tale che la ruota sia perpendicolare alla rotaia. E non fate questa manovra quando procedete a velocità sostenuta.

5. Quando legate la bici, controllate se i pali si sfilano

Prima di legare la bici a un palo, fate un gesto semplice: afferratelo con due mani e tirate con cautela verso l’alto. Si sfila? Allora cambiate palo, altrimenti rubare la vostra bici sarà un gioco da ragazzi. Qui vi diamo altri consigli per legare la bici come si deve.

6. Niente cuffie!

Con la musica nelle cuffie non potete sentire i rumori delle auto e dei motorini che sfrecciano: la percezione del pericolo è distorta e la distrazione è dietro l’angolo. Oltretutto, nelle città stanno iniziando a diffondersi gli scooter elettrici in sharing che sono molto, molto silenziosi: con le cuffie è impossibile accorgersi della loro presenza.

7. Segnalate le vostre manovre. Sempre

La differenza tra un ciclista urbano serio e un ciclista urbano poco serio sta nell’abitudine a segnalare le manovre esponendo il braccio. Così come gli automobilisti devono sempre mettere la freccia, un ciclista deve usare il braccio.
Come alternativa, potete acquistare un casco del genere. 

8. Non siate pigri: gonfiate le gomme

Solo chi usa la bici tutti i giorni sa quanto possa essere noioso e fastidioso gonfiare una ruota alle 8 del mattino, con gli occhi ancora semi-chiusi, prima di andare in ufficio.
Bisogna però fare uno sforzo: le cosiddette “pizzicature” sono spesso dovute a una pressione di gonfiaggio troppo bassa. In questo modo avrete meno probabilità di bucare dopo che passate sopra un sasso, una buca o un dosso.

9. Godetevela!

Alla fine, nonostante i pericoli e le difficoltà, usare la bici come mezzo di trasporto urbano non è solo la scelta più sostenibile, veloce ed economica a vostra disposizione, ma è anche il modo migliore per esplorare e conoscere minuziosamente una città. Una città che sentirete sempre più vostra e che non avrà più segreti.
Quando rientrate a casa, prendete quella strada mai percorsa o quella direzione apparentemente sbagliata. Insomma, sperimentate e guardatevi attorno.
Photo by John-Mark Smith / Pexels

 

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